Scandal è la serie perfetta per chi vuole essere costantemente sbalordito. Tra lotte per il potere, problemi di cuore e scandali politici, non ci si annoia mai.
Olivia Pope, donna di grande determinazione ed entrature politiche, dedica la sua vita a proteggere l’immagine pubblica dell’élite della nazione e i suoi segreti. Ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca per il presidente repubblicano, decide di lasciare il posto di lavoro per l’Olivia Pope and Associates, società di gestione delle crisi che ha come motto “gladiators in suit”. Sperando di iniziare un nuovo capitolo della sua vita (bloccata dall’impossibile relazione col presidente), scopre tuttavia che non può lasciarsi il passato alle spalle.
Scandal giunge al termine e ci lascia dignitosamente fra morti inaspettate e imperdibili monologhi. Olivia Pope è pronta a lasciarsi tutto alle spalle attraverso un pericoloso atto di coraggio che potrebbe costarle la libertà.
La Presidenza di Mellie è in pericolo e non esistono più scorciatoie o sotterfugi per risolvere i problemi della Casa Bianca. La verità è l'unico strumento a disposizione di Olivia e dei gladiatori per chiudere definitivamente il circolo vizioso in cui è decaduta la politica americana.
Tutti i tasselli vengono messi al loro posto prima del gran finale: i ruoli sono ormai ben definiti e non resta altro da fare che combattere l'ultima guerra. Molti gli omaggi ai fan e un monologo da togliere il fiato.
Le carte in tavola vengono mischiate e le alleanze cambiano. Mellie viene attaccata da un Cyrus Beene più deciso che mai a sottrarle lo Studio Ovale, mentre Olivia cerca di ritornare la vecchia Liv che tanto abbiamo amato. Quinn si trova di fronte ad un dilemma morale: sceglierà la sua famiglia oppure la Repubblica?
Cyrus dirotta l'Air Force Two su cui si trova, ma elabora un escamotage che gli permette di essere celebrato come salvatore. Olivia ed Abby si alleano per smascherarlo, ma il resto dei QPA non ha intenzione di collaborare. Nel frattempo, la Pope si occupa di una ragazza spinta al suicidio dopo esser stata vittima di molestie sessuali.
Olivia Pope si è finalmente allontanata dalle pericolose dinamiche della Casa Bianca, ma l'incontro con Annalise Keating potrebbe rimetterla in gioco, stavolta dalla parte della giustizia. Mellie, Jake e Quinn collaborano per impedirle di riappropriarsi del potere perduto, ma la donna è disposta a tutto pur di pulire finalmente la sua immagine.
Scandal ritorna su suoi passi, ma la redenzione di Olivia Pope è davvero alle porte? La fragilità del personaggio ritorna finalmente a galla, ma sembra tutto estremamente frettoloso e banale.
Olivia confronta finalmente i suoi amici e si ritrova faccia a faccia con i suoi peccati. Basterà questo a farla tornare sulla retta via?
Dopo il winter finale e un episodio totalmente filler, finalmente scopriamo la reale condizione di Quinn. Tra la redenzione di Rowan e il coraggio di Quinn, l'unica intrappolata nel ruolo - troppo standardizzato - di villain è proprio la nostra Olivia.
Impegnata a trasformarsi nella peggiore versione di se stessa, Olivia Pope, nel tentativo di salvare la Repubblica, è pronta a sacrificare tutto e tutti, non comprendendo che l'unico danno al bene collettivo è il suo cieco delirio di onnipotenza. Attraverso scenari già visti, Scandal delude con un mid-season finale dalla suspense al grado zero.
Mentre Olivia continua, in modo perentorio, ad affermare il suo potere con Cyrus, Fitz e Papà Pope, Mellie si scoprirà indulgente e clemente, quando verrà a conoscenza dell'esistenza del B613. Nonostante la dietrologia politica effettuata da Olivia e Mellie, la situazione in Bashran diventa critica e la prospettiva di salvezza per il Presidente Rashad è vanificata sotto gli occhi increduli di Quinn e Charlie, aprendo in tal modo una vasta gamma di possibilità per le azioni future.
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