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Marvel’s Runaways Season 3: un’occasione sprecata
Marvel's Runaways si conclude, ma il percorso che fa per giungere alla fine è parecchio accidentato.
Una resa quasi perfetta del fumetto originale, con un cast azzeccato e vicende interessanti. Peccato per gli sviluppi finali, che si perdono via lasciando un certo senso di incompiuto.
Sei adolescenti si alleano per combattere i loro genitori, membri di un’organizzazione criminale chiamata Orgoglio.
Marvel's Runaways si conclude, ma il percorso che fa per giungere alla fine è parecchio accidentato.
La seconda stagione di Runaways è sopratutto foriera di conferme sia dei pregi che dei difetti già mostrati in precedenza. Vi raccontiamo perché ci è piaciuta, ma non quanto avrebbe potuto.
Un season finale di certo carico di eventi ma che non riesce a soddisfarci appieno, con troppi punti lasciati in sospeso e scelte narrative non sempre all'altezza delle promesse.
Il season finale di Runaways è ormai vicino e gli autori, nei due episodi che lo precedono, si occupano di cominciare a dare risposte e tirare le fila con sviluppi interessanti ma anche qualche scelta di qualità altalenante
Con tre episodi rimasti prima del finale di stagione, Runaways accelera ma in modo graduale, cambiando alcune dinamiche e creando nuovi dissidi all'interno di Pride e del gruppo di protagonisti. Il tutto sotto l'ombra di Jonah, il misterioso personaggio che manovra una rete ancora ben lontana dall'essere definita.
Arrivata al giro di boa, Runaways continua a convincere mantenendo un ritmo narrativo non veloce ma costante e fornendo un adeguato spazio di approfondimento e crescita a tutti i personaggi principali.
Una season première composta da tre episodi che lentamente ci introducono alle vicende di sei adolescenti e all'improvvisa scoperta di un terribile segreto. Una nuova serie Marvel che promette bene e che speriamo sinceramente prosegua su questa strada.
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