La serie regina dei guilty pleasure, quella da guardare sottobanco senza raccontarlo a nessuno per la quantità di trash che sa scodellare in quaranta minuti di episodio. Eppure, il reboot della serie originale vanta una pletora di colpi di scena e una struttura narrativa che stupirà anche i più scettici. Puro, delizioso, semplice entertainment. Bonus per le velenose battute di Fallon Carrington: fatti in là, Blair Waldorf. Abbiamo una nuova regina.
Fallon Carrington torna a casa dalla sua famiglia, al fine di essere scelta come il nuovo amministratore delegato della società del padre. Ma una volta arrivata, rimane scioccata nello scoprire che suo padre è impegnato con Cristal Flores, una giovane donna che lavora come segretaria per la società. Accusandola di interesse per il patrimonio di famiglia, Fallon farà ogni sforzo per scoprire i segreti di Cristal. Questo creerà rapidamente tensione tra le due giovani donne che cercheranno di rendere l’una all’altra la vita un incubo.
La premiere della seconda stagione di Dynasty risolve l’arcano del season finale e con un colpo di scena chiude tutte le storyline in sospeso, dando spazio agli sviluppi futuri.
La famiglia Carrington, nei ventidue episodi della prima stagione, vivrà una serie innumerevole di eventi, sorprese, intrighi e giochi di potere. Con una storia che non annoia mai e molti plot-twist, Dynasty è la serie tv perfetta per rilassarsi e non prendersi troppo sul serio.
La series première del reboot di Dynasty non convince fino in fondo: personaggi stereotipati e una generale sensazione di "già visto" in salsa trash. A chi manca Gossip Girl, purtroppo, non arriveranno grandi soddisfazioni. Ma potete sempre scoprire perché nella nostra recensione. Niente spoiler, almeno la soddisfazione di scoprire cosa succede in questi quaranta minuti.
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