Dalla mente che ha partorito il crudo The Handmaid’s Tale, Alias Grace si inserisce nel circuito delle miniserie come un piccolo gioiello, a cui non manca suspense, mistero, caratterizzazione narrativa e un’ottima recitazione. Adatto a chi ama le serie in costume, ma prive di ottimi esiti e sentimentalismi.
Tratta da una storia vera, la miniserie racconta le vicende di Grace Marks, una domestica immigrata dall’Irlanda in Canada che fu imprigionata nel 1843, forse ingiustamente, per l’omicidio del suo datore di lavoro Thomas Kinnear. Grace sostenne di non aver compiuto il delitto, ma i fatti furono irrefutabili. Un decennio dopo, il dottor Simon Jordan cercò di aiutare Grace a sistemare il suo oscuro passato.
Nel tentativo di venire definitivamente a capo della vicenda di Grace Marks, si intraprende una nuova strada che, seppur conducendo i personaggi a risoluzioni più o meno piacevoli, non permette di afferrare del tutto la cruda verità.
Giunto al punto cruciale della narrazione di Grace Marks, il dottor Simon Jordan, in preda a debolezze e circondato da pressioni, si ritrova a dubitare di se stesso e della sua indagine, alla quale manca ancora il tassello finale.
E’ ancora un’indagine incerta e poco chiara quella che ci accompagna nel quarto appuntamento con Alias Grace, che senza sbilanciarsi si addentra nell’apparente dualismo di personalità della protagonista. Si può davvero essere colpevoli e innocenti allo stesso tempo?
Spinto dal bisogno di arrivare una volta per tutte alla verità sull'oscuro omicidio, il dottor Jordan cerca di fare più chiarezza in un episodio che, con cautela, introduce nella narrazione il luogo del misfatto e i suoi abitanti.
Un tumulto di emozioni continua a definire i contorni della storia di Grace Marks, in cui finzione ed eventi reali sono abilmente mescolati. Il mondo vittoriano che fa da sfondo al prosieguo del racconto al dottore affascinato ci mostra gli eventi quotidiani di una ricca tenuta, attraverso gli occhi di una protagonista ancora “innocente”, che si perde piacevolmente nei primi sentimenti di amicizia e appartenenza, e alla quale il dolore non è mai risparmiato.
Un racconto crudo e realistico di una presunta assassina che ripercorre con lo spettatore la sua storia, nella speranza di dar luce alla verità sul suo oscuro passato. Ispirata al romanzo bestseller di Margaret Atwood, una nuova miniserie in sei episodi, che promette forti, ma dure, emozioni.
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