Scandal6×07 A Traitor Among Us

Olivia è determinata ad uccidere suo padre, a suo parere l'unico vero ostacolo che la separa dallo Studio Ovale. Huck è però convinto che dietro le azioni di Eli si celi qualcosa di molto più grande. La sua storia d'amore con Meg sarà fondamentale per la rivelazione del traditore che, fin dall'inizio, ha giocato più di un ruolo.

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L’intero universo di Scandal subisce una battuta d’arresto, un colpo al cuore anche per il fan più scettico riguardo l’evoluzione della serie. Il finale mozzafiato e totalmente inaspettato di A Traitor Among Us, che eviteremo di spoilerare per tutti quei curiosi che leggono la recensione senza aver visto l’episodio, ribalta qualsiasi carta in tavola: non esistono più regole e lo spettatore acquista finalmente consapevolezza di non avere la più pallida idea di quello che sta succedendo.
L’identità del famigerato traditore è un fulmine a ciel sereno che dà una valenza diversa a tutto quello che abbiamo visto fino ad ora.

L’episodio segue la scia dei suoi predecessori raccontandoci la storia dal punto di vista di un solo personaggio, ma anziché ripercorrere nuovamente gli avvenimenti della campagna elettorale si sofferma sul presente, nei minuti immediatamente successivi all’incontro fra Jennifer e Olivia.
Quest’ultima è determinata a porre fine alle regole del gioco che crede di aver decifrato e chiede a Huck di uccidere suo padre. Eli è, agli occhi di Olivia, il nemico nell’accezione più classica del termine, l’unico vero ostacolo alla sua libertà. Il potere a cui aspira è a un passo da lei e il giuramento di Mellie è l’unica cosa a separarla dallo Studio Ovale. La donna crede di aver risolto una volta per tutte il mistero che si cela dietro l’omicidio di Frankie Vargas, ma è talmente accecata dall’odio da non rendersi conto di essere solo uno dei tanti burattini.

A Traitor Among Us si struttura interamente attorno al personaggio di Huck, trasportandoci in un viaggio fra i suoi dubbi e i suoi tormenti. In un episodio che diventa una sorta di redenzione per il personaggio viene messa in scena la complessità del suo animo. La voglia di cambiare e il bisogno di essere amato circoscrivono l’evoluzione di Huck, il cattivo che cattivo non è mai stato. Ancora una volta, Scandal mette alla prova i propri telespettatori raccontando la storia di persone mal ridotte e colpevoli dei peggiori crimini, ma non per questo meno umane. Tifare perché Huck riesca a trovare finalmente l’amore che merita (?) viene quasi spontaneo, ma ciò significa dover dimenticare le brutalità da lui commesse fino ad ora. Olivia si impone ancora una volta come l’ancora di salvezza del personaggio, quell’amore che va oltre ogni confine e che diventa rifugio dalle proprie paure. Il drammatico confronto fra i due circa i dubbi di Huck sull’effettiva colpevolezza di Eli è il momento più forte dell’episodio (se decidiamo di non considerare i secondi finali).

A giocare un ruolo chiave è anche Meg, l’amica di Jennifer che avevamo conosciuto qualche episodio fa e ipotetico interesse amoroso di Huck. I sospetti sulla donna sono più che giustificabili, specialmente dopo il suo incontro-non incontro con la misteriosa bionda dietro l’organizzazione che minaccia Eli. I grossolani metodi di Huck, che arriva a minacciarla con una siringa al collo, sono in realtà l’espediente di Shonda per farci credere che Meg sia realmente innocente, ma in un incredibile stravolgimento di eventi è proprio lei a porre fine alla vita di Jennifer. La morte di quest’ultima è solo il primo di una serie di avvenimenti che prendono vita alla fine dell’episodio sradicando tutto quello che questa sesta stagione ci aveva raccontato. La rivelazione del traditore e il ferimento di un altro importante personaggio ci mostrano come il disegno degli autori sia in realtà ben più grande di quello che avevamo immaginato e riesce nell’intento di stordire anche i più attenti fra di noi.

La decisione di comprimere questa sesta stagione in una sorta di miniserie (siano lodate Kerry Washington e le sue gravidanze) ha giovato alla strutturazione della trama, riproponendoci episodio dopo episodio quel mondo di cui ci eravamo perdutamente innamorati, dove la totale assenza di episodi di passaggio è estremamente importante per la coerenza narrativa che si era sgretolata nel corso del tempo. Nonostante ciò, il peggioramento del personaggio di Olivia rimane una grande incognita poiché non avere più un maestoso punto di riferimento ha totalmente eliminato ciò che separa i buoni dai cattivi. Il cappello bianco non c’è più da un pezzo e non esiste un sistema di valori a cui attingere una volta immersi nell’universo narrativo della serie. L’esperimento di Shonda Rhimes è estremamente coraggioso, soprattutto considerando che Scandal va in onda sulla ABC, ma dall’equilibrio instabile che si è venuto a creare potrebbe non esserci più possibilità di ritorno. Come si gestisce una serie in cui ciascun personaggio è disposto a tutto pur di conquistare il potere più grande?

 

4.5

 

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