Scandal7×13 Allow Me To Reintroduce Myself

Olivia Pope si è finalmente allontanata dalle pericolose dinamiche della Casa Bianca, ma l'incontro con Annalise Keating potrebbe rimetterla in gioco, stavolta dalla parte della giustizia. Mellie, Jake e Quinn collaborano per impedirle di riappropriarsi del potere perduto, ma la donna è disposta a tutto pur di pulire finalmente la sua immagine.

8.3

Allow Me To Reintroduce Myself, titolo d’impatto per la prima parte del tanto atteso crossover fra Scandal e How to Get Away with Murder. L’episodio si apre infatti a distanza di qualche mese da quello precedente, dando modo alla storia di evolversi e cambiare le carte in tavola. Il salto temporale è infatti cruciale per il “nuovo inizio” di Olivia, adesso dalla parte della giustizia e pronta a lottare per poter ancora indossare il cappello bianco da tempo perduto.

Olivia apre l’episodio nell’insolita veste di docente, finalmente lontana dalle pericolose dinamiche della Casa Bianca. La semplicità che contraddistingue il personaggio nei primi minuti stona completamente con il resto della stagione, ma questo non è un male. Abbiamo ribadito più volte le nostre perplessità circa la scelta di rendere la Pope la crudele antagonista della serie e, per quanto l’espediente risultasse vincente sulla carta, il risultato non è stato quello sperato. Senza dubbio questo pseudo-ritorno alle origini può spiazzare parecchio, ma l’effetto nostalgia ad esso collegato ci potrebbe far chiudere un occhio su alcune dinamiche che sarebbero potute essere gestite in modo diverso.

L’occasione per una rivincita arriva quando Olivia incontra Annalise Keating, avvocato dal passato burrascoso e a sua volta alla ricerca di una personale redenzione. La class action promossa dalla Keating si pone come principale obiettivo quello di difendere alcuni detenuti di colore abbandonati o sconfitti ingiustamente dal sistema giudiziario americano. L’azione legale deve però avere una risonanza di un certo tipo perché le falle del sistema possano essere riconosciute come tali dalla società e riparate, ed è proprio qui che diventa fondamentale l’aiuto di Olivia, l’unica ad avere i mezzi per portare il caso alla Corte Suprema. Ciò che Annalise e l’America però non sanno è che l’esilio di Olivia non è stato poi così volontario e tra lei e Washington non scorre più buon sangue. La forza del crossover è racchiusa nei suoi primi minuti, in cui la solitudine delle due donne emerge senza filtri, mettendo a nudo le vulnerabilità di entrambe e non scadendo nella banalità.

Nessuno crede più in Olivia, la sua sete di potere ha allontanato qualsiasi persona della sua vita : Mellie e Jake governano il Paese in completa autonomia, Fitz sembrerebbe aver rinunciato ai suoi sentimenti e i QPA hanno dei nuovi clienti su cui fare affidamento. Marcus è insolitamente l’unico alleato della donna: egli infatti continua a rimanerle accanto nonostante tutto ed è il primo a credere che la class action possa in qualche modo riportarla sulla retta via. Se l’aiuto di Fitz non tarda ad arrivare, la Casa Bianca è pronta ad ergere un muro per difendersi. Mellie infatti non è più disposta ad accogliere Olivia a braccia aperte e non esita ad entrare in guerra con un nemico che non le fa più paura. L’insolita alleanza che si viene a formare fra Jake e Quinn ne è la testimonianza, l’obiettivo comune diventa distruggere Olivia e impedirle di potersi riappropriare della sua “dignità”.

La presa di posizione dei QPA è totalmente fuori luogo poiché lavorare perché la class action possa essere rifiutata dalla Corte Suprema va contro gli ideali di cui il gruppo si fa portatore, ma è necessaria per ribadire ancora una volta la distanza venutasi a creare fra le due parti. Sia Quinn che Abby avvertono paradossalmente la mancanza di Olivia, ma l’orgoglio non permette loro di ragionare lucidamente e fa sì che si schierino dalla parte sbagliata. La Pope è però disposta a giocarsi tutto pur di rimettersi in gioco e fa affidamento esclusivamente su se stessa e sulla sua verità per raggiungere un nuovo traguardo.

Allow Me To Reintroduce Myself è un episodio molto particolare, in un certo senso decontestualizzato dagli ultimi avvenimenti della serie. L’incontro/scontro con Annalise è per forza di cose la chiave di lettura dell’intero crossover, nonché un espediente che permette ad Olivia di fronteggiare finalmente il suo lato oscuro e lasciarlo andare una volta per tutte. Momento che ha suscitato particolarmente il nostro interesse è lo scambio di battute fra Olivia e i suoi studenti, quando l’intera conversazione si sposta sulla capacità di gestire una crisi, spesso minata dall’inconsapevolezza di ritrovarsi nel bel mezzo di essa, perfetta metafora per il percorso in discesa compiuto da Olivia. Ciò che però dovrebbe far riflettere è il passaggio sulle diseguaglianze della società americana e i pregiudizi razziali che da sempre la contraddistinguono, passaggio che racchiude un po’ il messaggio lanciato dai due show, seppur in modo profondamente differente. La vittoria – praticamente certa – di Olivia e Annalise è una simbolica pagina bianca nelle loro vite, una seconda importante possibilità di riscatto e il nuovo inizio che tutti stavamo aspettando.

C’è chi sostiene che il crossover sarebbe dovuto accadere molto prima, ma forse era davvero necessario avere i due personaggi più forti dell’ universo Shondaland nel loro momento più fragile e sfruttare la complessità delle loro storie per dar vita a due episodi così ben riusciti. C’è senza dubbio qualche passaggio che ci lascia abbastanza perplessi, dall’attrazione fra Marcus e Michaela all’incredibile ingenuità di Fitz, ma siamo sicuri i prossimi episodi approfondiranno meglio ciascuna storyline, per preparare Scandal ad un degno finale di serie.

Porcamiseria
  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
8.3/10

In breve

L’incontro con Annalise Keating è la perfetta occasione di riscatto per Olivia Pope. La strada per la redenzione della donna è ancora lunga, ma la solitudine che contraddistingue le sue giornate rende il personaggio estremamente vulnerabile. Questa inedita veste è solo l’inizio di un percorso che si prospetta in salita e fa in qualche modo riflettere sui nuovi inizi che la storia è pronta a raccontarci.

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8.3

L'incontro con Annalise Keating è la perfetta occasione di riscatto per Olivia Pope. La strada per la redenzione della donna è ancora lunga, ma la solitudine che contraddistingue le sue giornate rende il personaggio estremamente vulnerabile. Questa inedita veste è solo l'inizio di un percorso che si prospetta in salita e fa in qualche modo riflettere sui nuovi inizi che la storia è pronta a raccontarci.

Storia 8 Tecnica 8 Emozione 9
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