Scandal7×13 Air Force Two – 7×14 The List

Cyrus dirotta l'Air Force Two su cui si trova, ma elabora un escamotage che gli permette di essere celebrato come salvatore. Olivia ed Abby si alleano per smascherarlo, ma il resto dei QPA non ha intenzione di collaborare. Nel frattempo, la Pope si occupa di una ragazza spinta al suicidio dopo esser stata vittima di molestie sessuali.

7.0

Scandal ci regala finalmente una doppietta di episodi che iniziano a preparare il terreno per un degno finale di serie, in grado, nei limiti ormai concessi da una trama maltrattata sotto molteplici punti di vista, di porre rimedio ad alcune scelte stilistiche che non hanno particolarmente giovato all’evoluzione dei personaggi. Con Air Force Two e The List viene finalmente inquadrato il vero antagonista, la “reale” minaccia che incombe su Washington e che si allontana fortunatamente dalla parentesi Olivia/B613: Cyrus Beene. Una mossa azzeccata, un cerchio che si chiude e che rimanda inevitabilmente alla prima stagione della serie, dove i sospetti sulla figura di Cyrus hanno iniziato a farsi strada. Ricorderete senza dubbio che fu proprio Cyrus il mandante dell’omicidio di Amanda Tanner, momento in cui la sua ossessiva lotta potere ha avuto inizio e, fra alti e bassi, non si è mai arrestata.

L’ Air Force Two con a bordo Cyrus e David Rosen viene misteriosamente dirottato ed è pronto a precipitare su Washington. I QPA tentano di neutralizzare il virus con cui viene controllato il velivolo, ma l’America è ufficialmente sotto attacco e la Casa Bianca potrebbe decidere di abbattere l’aereo.
Lo stratega è tornato. Finalmente Cyrus torna protagonista di un episodio in una settima stagione in cui forse era stato messo fin troppo da parte, rendendo quindi il Vice Presidente pressoché ininfluente negli affari della Casa Bianca e sottomettendolo prima a Olivia ed ora a Jake Ballard. Accantonata la scena politica, gli sceneggiatori hanno tentato altre strade portandolo ad intraprendere una relazione senza né capo né coda con un inusuale Dean Norris, nei panni di un ricco conservatore di mezz’età, ma era chiaro fin da subito che la loro storia non avrebbe mai attirato il pubblico nel modo sperato. Cyrus Beene è da sempre un animale politico e quello è il suo terreno di caccia, e del resto dopo la morte di James le sue vicende amorose non sono più state all’altezza di quel matrimonio, seppur turbolento.

L’episodio si apre con un Cyrus quasi ridicolo, a cui ormai il pubblico si è abituato, contento per aver scritto un discorso geniale da declamare ad una cena con cui spera di riacquistare popolarità a suon di meme e inviti a show semi-sconosciuti. La sua vera natura, però, non tarda a mostrarsi e non appena l’ Air Force Two viene dirottato è proprio lui a prendere il controllo della situazione, informando gli altri passeggeri sulle procedure seguite dalla Casa Bianca in circostanze d’allerta e cercando un contatto con la terraferma. Provvidenziale è l’intervento di un David Rosen che, seppur spaventato e impreparato, riesce a chiedere aiuto ad Abby e alla sua squadra, che all’ultimo momento riusciranno ad evitare la tragedia.

Abbiamo tutti cose per cui vivere, ma questa è una cosa per cui morire. Sono orgoglioso di farlo con tutti voi, miei concittadini americani.

Sono queste le parole con cui Cyrus chiude il discorso che tiene sull’aereo, poco prima che questo, secondo procedura governativa, venga abbattuto. È il momento più toccante dell’intero episodio, quello in cui temiamo davvero per la sua incolumità e buona parte di noi inizia dunque a dubitare dell’happy ending sperato. Alla Casa Bianca Mellie è dilaniata dal dubbio e non sa se sacrificare o meno l’Air Force Two. Chiama persino Fitz, a cui, però, chiede solo conforto e comprensione e da cui rifiuta qualsiasi consiglio, dimostrando così che le questioni governative ora sono solo affar suo. Il lieto fine però non tarda ad arrivare, tutto fa pensare che sia stato proprio merito di Huck e dei suoi numerosi tentativi di disinnescare il virus che controlla il velivolo, ma nel confronto finale fra Olivia e Cyrus scopriamo che è proprio quest’ultimo l’artefice della vicenda, ancora una volta desideroso di redimersi agli occhi del popolo americano e alla ricerca di un potere più grande di cui vuole da troppo tempo appropriarsi.

Olivia è a sua volta una figura chiave all’interno dei due episodi. Se in Air Force Two le sue lunghe conversazioni con la madre le permettono di guardare dentro se stessa e realizzare che tutto ciò di cui ha bisogno è un equilibrio che possa aiutarla a perdonarsi, in The List assistiamo al suo vero e proprio ritorno sul campo, già preannunciato durante il crossover con How To Get Away With Murder. L’episodio è liberamente ispirato al movimento #MeToo, raccontando la storia di una giovane donna costretta al suicidio dopo aver respinto le avance del proprio capo e aver compromesso di conseguenza la sua intera carriera. The List offre un quadro piuttosto dettagliato della sexual harassment culture americana, denunciando il potere detenuto dal patriarcato all’interno di ogni contesto lavorativo. Lo scenario in cui Olivia opera è profondamente cambiato, Fitz e Marcus sono adesso i suoi due unici alleati e non è più facile come una volta farsi strada all’interno di un mondo che la trova sempre più scomoda. I QPA le hanno voltato le spalle, ma a noi spettatori viene rivelata la verità: la donna sta indossando nuovamente il cappello bianco.

La ritrovata amicizia (?) con Abby è forse ciò che ci colpisce di più di questo secondo episodio. La Wheelan si trova nuovamente fra due fuochi: da un lato la rabbia di Quinn e Charlie per ciò che Olivia ha fatto loro, dall’altra il desiderio di perdonare l’amica e accoglierla nuovamente nella propria vita. La rivelazione che Olivia fa ad Abby sul coinvolgimento di Cyrus nel dirottamento dell’Air Force Two gioca un ruolo chiave nel riavvicinamento fra le due e, sebbene Quinn non sia disposta a collaborare con la donna responsabile della sua quasi morte, quando Charlie viene incastrato da Cyrus è costretta a fare retromarcia e ricostituire il vecchio team.

Le premesse per un finale che possa soddisfare almeno in parte i fan della serie ci sono tutte, ma ci toccherà aspettare ancora un mese prima di trarre le nostre conclusioni. Le riprese della serie sono ufficialmente terminate e mancano solo quattro episodi prima del gran finale. Siete pronti?


https://twitter.com/Memi_Mel_/status/974985982197059584

https://twitter.com/Esp1993/status/974946372007972864

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7/10

In breve

Accantonata finalmente la parentesi villain di Olivia, Scandal sembra esser tornato sulla retta via, delineando un preciso antagonista contro cui lottare e preparando il terreno per il gran finale.

Sending
User Review
5 (1 vote)

Porcamiseria

7

Accantonata finalmente la parentesi villain di Olivia, Scandal sembra esser tornato sulla retta via, delineando un preciso antagonista contro cui lottare e preparando il terreno per il gran finale.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 7
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo