Scandal7×11 Army Of One

E alla fine è successo.

Alla fine tutto potrebbe essere ritornato alla normalità. Come nella più banale delle favole, Olivia Pope è riuscita a guardarsi dentro per capire di dover fare retromarcia.
Il ritorno sulla retta via è stato gestito in modo frettoloso, ma era ciò di cui la serie aveva bisogno per riprendersi e lasciarsi la confusione degli ultimi episodi alle spalle.
La redenzione di Olivia non sarà immediata e a nostro parere neanche totale, ma sarà senza dubbio interessante vedere come la donna verrà reintegrata all’interno di un gruppo che adesso la disprezza profondamente e non si fida di lei.

Non sono serviti a nulla i confronti con Fitz, Huck e gli altri e – paradossalmente – nemmeno la minaccia di perdere tutto quello per cui aveva lavorato nel tempo per frenare Olivia dalla cieca lotta per il potere assoluto. Gli incontri/scontri con Mellie hanno solo alimentato la furia della Pope, disposta ad allearsi con Cyrus e sacrificare anche la prima donna Presidente pur di essere ancora parte del gioco. Eppure il cambiamento avviene, nel più sdolcinato e quasi inverosimile dei modi. Rimasta ferita in seguito ad un “attacco” a sorpresa di Quinn, Olivia cerca infatti conforto nell’unica persona che non potrebbe mai allontanarla: suo padre.

L’abbraccio di Eli risveglia la gladiatrice dormiente, la donna pronta a sacrificare se stessa in nome della giustizia, il cappello bianco. Olivia rinsavisce, realizza in qualche modo che la sua eredità è adesso macchiata di sangue e fa un passo indietro presentando pubblicamente le sue dimissioni. Per quanto prevedibile, il momento in cui il suo sguardo cambia è ugualmente toccante e, per la prima volta dopo molto tempo, un episodio riesce a riavvicinare lo spettatore alla storia senza troppi colpi di scena o forti monologhi, ma semplicemente mostrando la fragilità della sua protagonista.

Non è chiaro quale sarà il percorso che Scandal deciderà di intraprendere nelle sue ultime battute, ma sembra evidente che il “ritorno” di Olivia verrà diluito gradualmente nei prossimi episodi (si spera). Il crossover con How To Get Away With Murder è probabilmente l’occasione perfetta per redimere in parte un personaggio che dell’eroe ha ormai ben poco, anche se noi continuiamo a credere che la svolta villain di Olivia fosse una scelta vincente, ma gestita in modo deludente.

Il quadro dei personaggi e gli schieramenti che si sono venuti a creare sono ormai palesi, ma chi spicca più degli altri è senza ombra di dubbio Mellie, ormai lontana dall’ombra di Olivia e pronta a governare il Paese attraverso i suoi sogni e le sue forze. Percorso totalmente inverso è quello di Jake, ancora una volta pronto a farsi sottomettere e seguire gli ordini di una figura in cui probabilmente non crede. La serie sta ormai volgendo al termine, abbandonati i tira e molla con Olivia (ugualmente evitabili fra l’altro) e i suoi brutali omicidi, non resta molto di un personaggio divenuto piano piano anonimo e senza uno scopo ben preciso. Nel finale ideale e che probabilmente Shonda non metterà in scena, la giustizia dovrebbe trionfare e l’uomo dovrebbe pagare per i crimini commessi in tutti questi anni, ma a Washington non è mai possibile prevedere cosa ci riserverà il futuro.

Nel complesso Army Of One è un po’ il punto di svolta dell’intera stagione, ma preferiamo aspettare prima di trarre conclusioni affrettate. Ci auguriamo che gli episodi rimasti possano migliorare il nostro giudizio.

Ciao Mellie, gradirei se tu facessi uccider Olivia, Jack, Cyrus è il padre di Olivia tutti in una volta. Grazie. Fine. #Scandal

— Pero (@perochan) February 10, 2018

Finalmente un episodio di #Scandal veramente BELLO. Spero continuino così fino alla fine della stagione per compensare l'Olivia disumana della 7A e soprattutto dare una fine degna a questo grande show. pic.twitter.com/4yoZW4lMsX

— Davide (@DavideScarde) February 10, 2018

https://twitter.com/paolae21/status/963148255621210113

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