Scandal7×06 Vampires and Bloodsuckers – 7×07 Something Borrowed

Impegnata a trasformarsi nella peggiore versione di se stessa, Olivia Pope, nel tentativo di salvare la Repubblica, è pronta a sacrificare tutto e tutti, non comprendendo che l'unico danno al bene collettivo è il suo cieco delirio di onnipotenza. Attraverso scenari già visti, Scandal delude con un mid-season finale dalla suspense al grado zero.

4.0

Vampires and Bloodsuckers

Il sesto episodio di Scandal si apre con una manifestazione sofferta e reticente del dolore di Mellie per la tragica morte del Presidente Rashad e della giovane nipote Yasmeen, organizzata proprio da Olivia Pope. Lo sconcerto e le perplessità che tale scelta narrativa scatena in noi spettatori sono espressi da Quinn Perkins che, non credendo alla versione ufficiale, affronta Olivia, in una requisitoria tanto necessaria quanto efficace per dimostrare le falle del suo modus agendi e del suo sistema ideologico. A questo punto Quinn diviene agli occhi di Commando una mina vagante, depositaria di una verità talmente pericolosa da distruggere l’intera macchina del potere. Ecco perché, all’indomani della scomparsa di Quinn nel giorno delle nozze, l’unica preoccupazione di Liv sarà quella di celare il proprio coinvolgimento nel caso Rashad e depistare i QPA dal vero target delle loro ricerche: lei.

scandal 7x06

In seguito alla scomparsa di Quinn si registra una vasta gamma di reazioni emotive, identificative del profilo dei personaggi: da una parte vi è la disperazione e l’impulsiva ferocia di Charlie, la meticolosa premura di Huck, il dolore affranto e puro di Abby e dall’altra il terrore, seguito dal panico, di un’Olivia Pope che si sente sollevata solo quando riesce ad allontanare gli altri dalla verità e dalla conseguente salvezza di Quinn. Un atteggiamento opportunistico che porta Olivia a creare falsi scenari con Jake ed a incolpare Fenton del rapimento di Quinn, con una mossa avventata che desterà iniziali sospetti in Cyrus.

Vampires and Bloodsuckers risente delle debolezze della trama di questa ultima stagione di Scandal, che delude ogni aspettativa e che presenta schemi troppe volte sperimentati, basati sull’oscurità di Olivia Pope e sul conflitto tra ragione di Stato e destino individuale, privato di uno spessore ideologico interessante e reso addirittura grottesco. Il giudizio non migliora per le storyline collaterali. Per quanto l’avvicinamento tra Abby e David potrebbe riportarci ai toni delle prime stagioni, il loro restaurato feeling appare frettoloso e motivato solo dalla conclusione della serie. Charlie e Huck non presentano nessun tipo di evoluzione, Fitz non ha alcun ruolo in questa season e Mellie appare una Presidente volubile, pronta a dichiarare guerra per vendetta ed eccessivamente suscettibile alle opinioni altrui. La banalità del plot impedisce una solida caratterizzazione dei personaggi, intrappolati in un circolo vizioso che esaspera e annoia.

 

Something Borrowed

Dopo una sesta stagione strutturata in modo impeccabile, con una creazione originale di tensione, non ci aspettavamo per gli ultimi episodi di Scandal una scrittura così semplicistica, contraddittoria ed evanescente. Riproporre per l’ennesima volta lo scontro tra Rowan e Olivia, gli stessi discorsi, le stesse scene con le pistole puntate è una scelta narrativa che poteva essere accettata solo nella parodia di Scandal in Dear White People. In effetti, Olivia e Rowan appaiono come delle caricature dei loro personaggi originari, i contenuti dei loro discorsi e le loro azioni non suscitano nessun interesse nello spettatore, né creano suspense, in quanto è stato contraddetto qualsiasi principio di coerenza. L’obiettivo di Olivia, per anni, è stato quello di debellare il B613 e sconfiggere il padre, per poter finalmente dare agli Stati Uniti d’America un governo libero da ogni tipo di dietrologia politica. Arrivati all’ultima stagione, Olivia non solo è a capo del B613, ma è un Commando persino peggiore di Rowan. Ciò significa che tutto il percorso narrativo precedente è stato invalidato, in quanto Olivia gestisce il B613 come il padre, compie quelle azioni efferate e prende quelle decisioni amorali contro le quali aveva sempre condotto la sua crociata giustiziera. Come se ciò non bastasse a far crollare l’intero plot building, Rowan interviene nuovamente nel macroscenario, rapendo Quinn per ottenere il controllo sulla figlia e sulla sua vita.

7x07 scandal

A questo punto si snoda il conflitto interiore di Olivia che diviene il focus di Something Borrowed: salvare una donna al nono mese di gravidanza o la Repubblica? Agire da Commando o da Liv? Bene collettivo o affetti personali? Ma il bene collettivo non si decreta uccidendo un giornalista, Curtis, e una giovane donna che vogliono diffondere la verità. Il conflitto che vive Olivia, in realtà, presenta una sovversione dei termini: la Repubblica sarà preservata solo se Olivia smette di essere Commando. Il confronto finale con il padre, l’affermazione patetica del suo potere, la sua passività di fronte alla “morte” di Quinn, l’insensata visita alla madre sono elementi narrativi delle precedenti stagioni assemblati in un unico episodio, senza nessun tipo di argomentazione e connessione valida. La suspense che, a livello teorico, doveva essere percepita durante l’episodio è vanificata dalla prevedibile successione degli eventi e dalla poca credibilità che ha la morte di Quinn. Piuttosto, potrebbe essere un’ipotesi non del tutto azzardata la possibilità di un accordo tra Rowan e Quinn per far rinsavire Olivia, dal momento che non solo lo stesso Rowan aveva chiesto aiuto a Fitz per lo stesso motivo, ma anche perché è ormai lontano dal profilo di villain della serie.

Something Borrowed si configura così come il peggior mid-season finale del TGIT, impallidendo di fronte a Grey’s AnatomyHow to Get Away with Murder , creando un non-plot twist che non genera attesa nello spettatore, ma solo disappunto.

 

Porcamiseria
  • 4/10
    Storia - 4/10
  • 4/10
    Tecnica - 4/10
  • 4/10
    Emozione - 4/10
4/10

In Breve

Gli ultimi due episodi di Scandal presentano una trama inconsistente e contraddittoria, con una galleria di personaggi divenuti quasi caricaturali. Il giudizio non può che essere negativo su tutta la linea.

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Porcamiseria

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Gli ultimi due episodi di Scandal presentano una trama inconsistente e contraddittoria, con una galleria di personaggi divenuti quasi caricaturali. Il giudizio non può che essere negativo su tutta la linea.

Storia 4 Tecnica 4 Emozione 4
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