Scandal6×10 The Decision

Un viaggio all'interno di una realtà parallela a quella di Scandal ci offre una serie di situazioni paradossali che strappano qualche sorriso. Il destino di Olivia e gli altri personaggi è però segnato e, nonostante punti di partenza differenti, è destinato a concludersi allo stesso modo.

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Sapevamo sarebbe arrivato: il centesimo episodio di Scandal è stato girato qualche mese fa e da allora i membri del cast non hanno parlato d’altro. L’hype attorno alla famigerata realtà alternativa è salito alle stelle e quest’ultima ha preso forma la scorsa notte, catapultandoci in un turbine di emozioni, decisioni giuste e sbagliate e situazioni paradossali. La verità è che The Decision non è un vero e proprio episodio ma una celebrazione della serie nella sua interezza; un esperimento nostalgico che ci rimanda inevitabilmente alle atmosfere iniziali, dove la sete di giustizia regnava incontrastata.

Avevamo davvero bisogno di un episodio del genere? La risposta è no. Per quanto la serie avesse probabilmente bisogno di una boccata d’aria fresca, la posta in gioco è davvero troppo alta per mettere in pausa un’intera stagione. La qualità degli episodi fino ad ora proposti ha contribuito alla creazione di una storyline ben precisa, dai contorni definiti e che, in un modo o nell’altro, ha ridato a Scandal la magia che aveva gradualmente perso nel corso delle ultime stagioni. Trasportare lo spettatore in una realtà alternativa dove Olivia e Fitz sono sposati e Cyrus nasconde la propria omosessualità strappa qualche sorriso, ma non è sufficiente per convincerci. Vi confessiamo che scrivere una recensione di questo episodio è particolarmente difficile, poiché questo lungo e improbabile scenario che prende vita nella mente di Olivia serve a ben poco. I secondi finali dell’episodio sono un brusco ritorno alla realtà e ci sembra di capire che Olivia abbia in qualche modo ritrovato la passione che guidava le sue scelte fino a qualche anno fa, prima che il potere avesse la meglio sulle sue emozioni e prendesse il sopravvento. Il suo “I’m in!” sembrerebbe essere un piccolo passo in avanti che la donna fa con la speranza di poter riavere la sua anima, lottando per la giustizia e indossando nuovamente il cappello bianco.

La realtà alternativa ci presenta situazioni ai limiti del comico, con Quinn/Lindsey protagonista di un reality e Fitz come un fallito conduttore televisivo. In questa dimensione parallela, l’insieme delle scelte dei protagonisti e il susseguirsi degli eventi danno vita al più classico dei cliché. Per quanto ciascuno dei personaggi sia immerso in una realtà profondamente diversa da quella a cui siamo abituati, diventa chiaro fin dai primissimi minuti che il destino deve fare inevitabilmente il suo corso. Non passa molto prima che Mellie decida di candidarsi alle presidenziali e Olivia diventi ugualmente uno degli avvocati più importanti di Washington. La verità è che The Decision scorre senza pretese, non ha l’obiettivo di sconvolgere lo spettatore, ma di accompagnarlo a una visione diversa della serie, allontanandosi per un momento dalla brutalità di cui ormai è impregnata. L’episodio riesce nel suo intento ed è ben strutturato, nonostante scada nella banalità più assoluta in più di un frammento.

Decidere di cambiare rotta durante il centesimo episodio di una serie che ci ha istruito fin da subito a dubitare degli stessi protagonisti è una scelta che condividiamo a metà. La celebrazione di Scandal sarebbe potuta avvenire in modo diverso, con eclatanti colpi di scena e pallottole a destra e sinistra, ma Shonda Rhimes ha deciso di sorprendere tutti e scegliere la strada meno ovvia. Il ritorno di personaggi storici come James Novak ha dopo tutto un suo perché, ma non salva The Decision dalla monotonia più assoluta. Vi confessiamo che, uno sbadiglio dopo l’altro, abbiamo fatto veramente fatica ad arrivare alla fine dell’episodio, conclusosi con il più prevedibile degli scenari. Scena dopo scena, sembra quasi che Shonda Rhimes e i suoi collaboratori avessero bisogno di dare ai propri spettatori delle spiegazioni plausibili per le scelte fatte nel corso degli anni, mostrandoci come andare contro tendenza fosse una sorta di evoluzione spontanea della serie.

Che Olivia e Fitz non siano destinati a stare insieme è chiaro a tutti fin dall’inizio dell’episodio, ma è probabilmente ciò che li circonda a impedire che la loro storia d’amore diventi reale. Non sappiamo cosa riserverà loro il futuro, ma l’atmosfera che si crea attorno ai due personaggi (anche in una realtà parallela) è innegabile. Forse è proprio questa l’elemento più reale, l’amore che li lega è contrastato dalla vita vera, dall’insieme di realtà che li divide, dai desideri di entrambi di una vita diversa. Fin quando il potere sarà una componente imprescindibile del loro rapporto, nulla di concreto potrà mai avvenire; lasciarci con l’amaro in bocca anche all’interno di un mondo immaginario e sostanzialmente più felice è particolarmente significativo: Scandal non è mai stata la storia di Olivia e Fitz, ma la storia di Olivia.

Ci auguriamo che questa parentesi non influisca sulla seconda parte di stagione e che il complesso quadro di relazioni che si è venuto a creare trovi una sua degna risoluzione.

P.s. David Rosen è inutile/inesistente anche in un’altra vita.

2.5

 

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