Salem2×01 Cry Havoc – 2×02 Blood Kiss

Finalmente è tempo di parlare della seconda stagione di Salem, prima (e riuscitissima) serie prodotta da WGN America che narra dell’epocale caccia alle streghe avvenuta nell’omonima cittadina del Massachusetts. Iniziamo subito dicendo che le prime due puntate sono molto più “dense”, narrativamente parlando, rispetto a qualunque episodio della prima stagione. Dopo l’introduzione dei vari personaggi e […]

0.0

Finalmente è tempo di parlare della seconda stagione di Salem, prima (e riuscitissima) serie prodotta da WGN America che narra dell’epocale caccia alle streghe avvenuta nell’omonima cittadina del Massachusetts.

Iniziamo subito dicendo che le prime due puntate sono molto più “dense”, narrativamente parlando, rispetto a qualunque episodio della prima stagione. Dopo l’introduzione dei vari personaggi e il compimento del “Sommo Rito” da parte del gruppo di streghe guidato da Mary Sibley, finalmente abbiamo modo di vedere gli effetti dell’apertura del malum sulla città.

Questo avviene già dalla primissima scena del primo dei due episodi, nella quale veniamo condotti a Knocker’s Hole, praticamente un lazzaretto per i malati di peste. Il fine ultimo del Sommo Rito, per cui le nostre streghe si sono così tanto prodigate ma del quale sapevamo in effetti ben poco, è infatti uno solo: far morire i puritani uno a uno in un’epidemia di peste, alla quale solo le streghe e i loro discendenti saranno immuni. Il sangue di questi puritani verrà poi utilizzato per aprire un portale che consentirà il passaggio, nel mondo dei vivi, del Demonio in persona.

Paura, eh?

Little John

Avevamo lasciato i personaggi, al termine della scorsa stagione, immersi nell’incertezza più totale e fa un po’ strano, almeno inizialmente, ritrovarli tutti così apparentemente a loro agio nelle loro nuove condizioni, per quanto le stesse possano essere difficili.
Mary Sibley è, ad esempio, ancora a capo di Salem, con l’unico neo dato dal fatto che il suo inquietantissimo figlio è tenuto sotto controllo da quella stronza di Tituba e dalle vecchiastre a capo delle streghe. Il bambino senza nome, tra uno sguardo inquietante e l’altro, si diverte a torturare il povero George Sibley (che, diciamolo, è già abbastanza sfortunato di suo) con il solo utilizzo di uno spillo (non chiedetemi come sono riuscito a guardare l’intera scena senza chiudere gli occhi perchè non lo so). I rapporti tra Mary e Tituba si fanno sempre più tesi, e questo è ben evidente già dal momento in cui la negromante mette in guardia la sua vecchia amica dalle due nuove streghe nascenti in città: la prima è Mercy Lewis, sulla cui sanità mentale nutrivamo già dei seri dubbi da almeno una decina di puntate (cioè fin quasi dal pilot, praticamente), mentre la seconda, ben più pericolosa in quanto inconsapevole dell’entità dei suoi poteri, è la purosangue Anne Hale, quantomai instabile dopo essersi macchiata dell’omicidio dei suoi genitori.

Anne Hale

Ed è, infatti, proprio su quest’ultima che si concentrano gli sforzi, almeno iniziali, di Mary Sibley: intuendo le potenzialità della ragazza e facendo leva sulla sua incapacità di controllare tali poteri, il sindaco de facto della cittadina cerca di prendere Anne sotto la sua ala protettiva, fornendole – oltre alla promessa di insegnarle a controllare i suoi poteri – una scusa plausibile per l’omicidio, una che tutti gli abitanti si possano bere senza farsi venire il minimo dubbio: il magistrato e sua moglie sarebbero morti di peste. Del resto, però, gli abitanti di Salem non hanno mai brillato per intelligenza e capacità deduttive: non dimentichiamo che da mesi i processi alle streghe vengono condotti dalle streghe stesse senza che nessuno si accorga di niente.

Anne non sembra comunque ben disposta nei riguardi di Mary Sibley: deve per forza di cose accettare la copertura sull’omicidio dei suoi genitori, ma non perde occasione di scappare a Boston, dove troviamo Cotton esiliato a causa dell’esito fallimentare della caccia alle streghe e della sparizione di suo padre Increase. Come al solito, Cotton non fa altro che affondare i propri dispiaceri (stavolta, il senso di colpa per aver ucciso il padre) in due cose: l’alcool e le mignotte. O, come in questo caso, in entrambe le cose insieme. Per fortuna Anne, dopo un breve colloquio con una nuova conoscenza della serie, riesce a convincerlo a ritornare a Salem, nella speranza che il prete possa ritrovare uno scopo nella sua vita.

E a questo punto direi che vale proprio la pena di spendere qualche parola in più per la new entry più riuscita in assoluto di questi primi due episodi: una stratosferica Lucy Lawless nella parte della contessa Marburg, una strega di sangue nobile nonchè concentrato di pura malvagità. Emblematico il fatto che nonostante sia apparsa, finora, solo in un paio scene,  le sequenze in questione si siano rivelate tra le più riuscite di entrambe le puntate.

Tralasciando del tutto il rapporto incestuoso con il figlio (davvero raccapricciante), sto parlando ovviamente dell’omicidio del suo seguace, colpevole di non aver scoperto informazioni sull’autore del Grande Rito in quel di Salem e, per questo, condannato a sputare dai polmoni l’acqua di tutta la sua vasca da bagno. Senza dimenticare l’intera sequenza ambientata nell’oscura anima di Anne, alla quale riesce finalmente ad estorcere il nome dell’autrice del Grande Rito. Scopriamo, infatti, che questo interesse morboso è dovuto al fatto che lei stessa aveva provato a compiere il medesimo rituale in Europa, fallendo miseramente a causa di Increase Mather. Xena La Contessa Marburg porta ancora con sè i tragici segni della lotta con il cacciatore di streghe, e sembra più che mai intenzionata a trovare l’autrice del Sommo Rito.

Countess Marburg

Ma veniamo all’altra cattiva di questa seconda stagione: come già accennavo prima, Mercy ha completamente perso la bussola e ha iniziato ad evirare ubriaconi impiantando delle teste di corvi vivi proprio laddove non batte il sole, al fine di prenderne il controllo; dopodichè, si avvia saltellando tutta contenta dalle streghe anziane, convinta del fatto che questo basti a convincerle che lei (e non Mary Sibley) è la più adatta a prendere il controllo della grande missione in atto.

Nulla di più sbagliato, tutto quello che Mercy riceve in cambio è uno sputo in faccia.

Ovviamente, sapete tutti come va a finire: Mercy come da abitudine chiama a sè le amichette della congrega, che uccidono le anziane a coltellate. Ovviamente, in pieno stile Salem, in queste scene non viene mai lasciato molto spazio all’immaginazione e il tutto viene mostrato in modo molto crudo ed esplicito, compreso il momento in cui le due vengono appese nella piazza centrale di Salem – davanti a casa di Mary – e una scritta infuocata appare esattamente sotto il suo balcone:

WAR.

Mercy, ma pensavi davvero di cavartela così? La controffensiva di Mary non si è fatta attendere: ha bruciato completamente il dirupo pieno di cadaveri, in cui la nuova congrega di streghette è solita passare le notti. Mercy, tuttavia, è riuscita miracolosamente a scamparla, pur ritrovandosi ora bruciacchiata, sola e in completa battuta d’arresto nella sua scalata al potere. La ritroviamo, infatti, fare una visitina in notturna al padre, al grido di

Father, your baby’s home

Mercy's home

Non è assolutamente chiaro cosa Mercy abbia in mente, ma non mi stupirebbe affatto un’alleanza con la contessa Malburg, una volta che questa sarà arrivata in città (e quindi, spero ben presto).

Mary ha comunque ben altro a cui pensare, dato che l’arrivo di un dottore, venuto in città per curare la peste, sembra poter mettere (involontariamente) i bastoni tra le ruote alle streghe, intralciandole nell’esecuzione del loro piano altrimenti perfetto. Il medico è perfino già riuscito, tra le altre cose, a scoprire qual è il centro dell’epidemia di peste, ossia Isaac, che nel finale della scorsa stagione si era avvicinato troppo al malum ed è stato colpito dalla peste in modo particolarmente violento. Sembra che il nostro Isaac, tuttavia, se la cavi molto bene, mostrando una resistenza al virus fuori dal comune, tanto da indurre Tituba a consigliare a Mary di ucciderlo onde evitare che spifferi a tutto il mondo quello che è stato costretto a fare. Isaac, di contro, è talmente buono che non solo non sembra minimamente intenzionato a parlare, ma si sente in colpa per non aver seguito le istruzioni alla lettera (Mary gli aveva consigliato di scappare immediatamente dopo aver posizionato il malum).
Nell’unico accenno di umanità mostrato in questi due episodi, ad eccezione dei brevi momenti di tenerezza con il figlio, Mary risparmia la vita ad Isaac proprio all’ultimo, tormentata dai sensi di colpa per aver indotto l’unica persona di cui può davvero fidarsi a rischiare la vita per i suoi piani.

Questo ovviamente non fermerà l’imminente guerra tra streghe, che, ad ogni modo, non è l’unica in procinto di consumarsi in quel di Salem. Anche John Alden, infatti, sta per arrivare in città dopo il rituale a cui si è sottoposto per poter avere la possibilità di contrastare le streghe. Non mi è ben chiaro, comunque, questo odio improvviso da parte di John nei confronti di tutte le streghe, dopo che proprio nel finale della prima stagione Mary Sibley gli aveva confessato tutto. La storyline di John, nonostante le scene indubbiamente ad effetto del rituale tra gli indiani (e una capigliatura completamente nuova), continua a non convincermi: mi sembra leggermente campata per aria e – per ora – molto meno interessante rispetto a quanto sta accadendo in città. Probabilmente, queste prime due puntate sono servite solo per introdurre il “nuovo” John Alden, e spero che le scintille vere e proprie scoppieranno con l’arrivo del nuovo cacciatore di streghe a Salem.

Le prime due puntate di quest’anno si assestano comunque su livelli altissimi. Sono ormai lontani i tempi dei primi episodi della scorsa stagione, che spesso soffrivano di una caratterizzazione dei personaggi un po’ trascurata, e di un ritmo della narrazione più lento e meno incisivo. Il nuovo Salem è pronto a fare davvero il botto, e considerando anche l’aumento della popolarità dello show sono pronto a scommettere che ne vedremo delle belle, e che nessuno rimarrà deluso. Il mio voto ad entrambe le puntate è di quattro PorcaMiseria su cinque!

4

 


 

TWITTER FREAKS

As usual, abbiamo selezionato per voi alcuni dei tweet migliori sui primi due episodi:

Le sorti del dottore, venuto in città per curare la peste e entrato subito in confidenza con Mary, sembra aver preoccupato più di qualcuno. Per fortuna Mary gli ha dato un sonoro due di picche:

Come sempre, la performance di Elise Eberle nella parte di Mercy lascia il segno:

Molti tweet sembrano però concentrarsi sulla performance di Lucy Lawless (estremamente convincente) e sulla noia insita nella storyline di John. Non posso che essere d’accordo:

 

Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo