Inutile girarci attorno: la grande delusione di Lnwilt è il mancato ritorno di Caleb Haas. Nella precedente puntata di Quantico, Claire aveva annunciato che la guida di questo nuovo progetto sarebbe stata affidata a suo figlio. Nessuno sapeva o poteva immaginare che si trattava del figlio sbagliato. Così, annullando l’hype creata da questo equivoco, ci ritroviamo con un altro membro della famiglia Haas, Clay, profondamente delusi ed amareggiati. Il ritorno di Caleb, infatti, poteva essere determinante, come avevamo detto nell’ultima recensione, per risollevare le sorti della seconda stagione di Quantico che sembra aver esaurito ogni forza concettuale, trasmettendo un senso perpetuo di stanchezza. Dopo esserci rassegnati, proseguiamo con la visione di un episodio godibile che ha le caratteristiche proprie di una premiere, in quanto illustra il nuovo plot building e lo sviluppo delle relazioni interpersonali.
La nuova task force, selezionata da Claire Haas e Keyes, ha il compito di esaminare le conseguenze circa la fuga di informazioni segrete e deve ricostruire lo schema d’azione di coloro che beneficiano di queste risorse. Interessante e sicuramente vincente è la composizione del team, in relazione al quale si ricrea la stessa dinamica comunicativa di Quantico, con il nuovo protagonismo di Shelby e di Nimah. Introdurre Clay è, poi, un escamotage narrativo per riproporre il passato di Shelby, visto da una nuova prospettiva. Ritroviamo, quindi, sulla scena l’amicizia tra Nimah, Shelby e Alex, la storia d’amore con Ryan e la controversa famiglia Haas. Questi elementi della prima stagione trovano una nuova rappresentazione negli scenari della seconda, attraverso una crasi funzionale a ridare sì visibilità ai personaggi storici, ma a presentarli anche in modo diverso. La sede del team, infatti, è la Farm e il loro supervisore è, a sorpresa, Owen Hall.
Chiariti la nuova cornice pragmatica e il diverso schema dei personaggi, viene messa in scena la prima missione under cover. In seguito alla caduta di un aereo commerciale, la task force deve individuare chi ha tratto benefici da ciò. La prima pista seguita porta gli agenti ad un party molto elegante, organizzato dai dirigenti di un fondo di investimenti. Ma questa indagine è destinata a fallire miseramente, in quanto l’obiettivo sotto sorveglianza non è legato alla fuga di notizie, ma è soltanto un criminale che cerca di realizzare uno schema di Ponzi. L’arcano sarà svelato da Harry Doyle, espulso dall’M16 e in cerca di una nuova identità lavorativa che potrebbe trovare proprio nel nostro team.
Le indagini della task force, tuttavia, non sono le uniche linee narrative, in quanto Leon diviene il protagonista di una nuova storyline, atta, come sempre, a complicare lo sviluppo degli eventi. Leon ritiene che Keyes stia cospirando, non si sa il motivo, contro le ex reclute della Farm, innescando così il solito meccanismo vizioso del sospetto. Dopo aver chiesto invano aiuto a Dayana e Alex, che lo ritengono affetto da uno stress post-traumatico, Leon si ritroverà di fronte alla realizzazione concreta delle sue teorie. In questo modo ci troviamo di fronte a due scenari d’azione: da una parte l’azione investigativa della task force che, nell’equilibrio narrativo, svolge la stessa funzione dell’addestramento a Quantico e alla Farm, dall’altra una cospirazione in cui vi è l’ennesimo sospettato. L’unico elemento nuovo, in Lnwilt, è l’assenza di uno schema temporale bipartito.
Per quanto riguarda le storyline personali, il rapporto tra Clay e Shelby ha un forte potenziale. Il personaggio di Clay, pur essendo diametralmente opposto a Caleb, è originale, complesso e con una dinamicità tale da conferire all’intera storia una patina più originale. Il suo confronto con Shelby permette di riprendere una storia che era stata vincente e di dare un nuovo focus sulla famiglia Haas. Purtroppo non possiamo dire lo stesso del rapporto tra Alex e Ryan che sfocia sempre più nel patetico, risultando forzato e non trasmettendo nessuna emozione. È una storia che ha esaurito ogni sviluppo possibile e che presenta una rappresentazione superficiale, che non dà ai personaggi nessun background. Sembra che si scambino delle battute, secondo una retorica sentimentale da romanzo d’appendice, piena di ti amo e di anelli di fidanzamento rifiutati. Interessante la giornalista Sasha, che oltre ad aver svelato la copertura di Ryan, mostra un’attenzione particolare nei suoi confronti…
Tra elementi vecchi e nuovi, Lnwilt è un episodio senza pretese e che adempie semplicemente alla sua funzione di illustrare le nuove tematiche. Appreso il nuovo schema d’azione, ci auguriamo che Quantico non ricada nello stesso circolo vizioso fatto di incoerenza e confusione.
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L'amicizia tra Alex e Harry è una delle cose più belle di questa stagione 💕 #Quantico
— 𝒜𝓃𝓃𝒶🌻 (@_walkingthewire) March 22, 2017
QUEL MOMENTO IN CUI SEI FELICE COME UNA PASQUA BC SEI CONVINTA CHE NELLA 2×14 TORNA CALEB MA IN REALTÀ PARLAVANO DI CLAYTON HASS #Quantico pic.twitter.com/iKyUOCuRSp
— vals; missing H (@sonodistyles) March 21, 2017
Non c'è Caleb ma il fratello. #Quantico #2×14 pic.twitter.com/XKiW7N1pt2
— Alberto (@Alb_ds) March 22, 2017
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