Quantico

A sorpresa, Epicshelter chiude, in modo frettoloso e non del tutto chiaro, tutte le storyline precedenti, dando vita ad un nuovo plot building che pone le sue basi sulla trama appena conclusa. Ci ha sorpreso il modo repentino in cui tutto è stato archiviato, però ammettiamolo ci sentiamo anche un po’ sollevati. Tra CIA, AIC, Fronte di Liberazione Cittadino e altri vari gruppi sovversivi, non si riusciva più a individuare chi fosse il ribelle e soprattutto contro cosa o chi diveniva sovversivo. Le frontiere canoniche dei buoni e dei cattivi erano confuse, attraverso una serie di plot twist non ben definiti, come accade anche in questo episodio. Se negli ultimi due episodi, avevamo colto un principio più maturo e coerente di scrittura, ora siamo abbastanza delusi. O forse più che delusi, di nuovo disorientati.

La storyline di Jeremy Miller risulta funzionale per l’indagine federale che porterà Owen Hall in prigione, salvando sua figlia. L’accanimento, ora un po’ eccessivo, di Sebastian verso Harry sarà la causa dell’uscita dalla Farm di quest’ultimo e vengono, così, archiviati sia il ruolo pubblico, sia la sfera privata di un personaggio come Harry Doyle, con un grande potenziale. La sua stessa storyline personale, che appariva così interessante e con un background promettente, si è risolta in un nulla di fatto. Alex viene anche lei espulsa dalla Farm da Lydia, e così velocemente e con molti sottintesi, si conclude la timeline del passato.

2x13 quantico

Arriviamo al presente. Tutti gli ostaggi si trovano fuori dall’edificio, ma Dayana e Will sono ancora nel perimetro d’azione, in quanto hanno eseguito l’ordine di Lydia di andare in biblioteca e distruggere i dischi rigidi contenenti tutti gli schemi di spionaggio e il modus operandi di ogni operazione segreta. Lydia, celando ancora una volta i suoi intenti, confonderà Harry,Leon, Ryan e Alex e darà vita ad un piano di azione per rintracciare Will e Dayana. Come era abbastanza intuibile, visto la natura ambigua di un personaggio come Lydia Hall, nel momento in cui Alex ha un confronto con Dayana, avviene il plot twist dell’episodio: Lydia non vuole distruggere i dischi, ma divulgarli, ponendo fine alla corruzione degli Stati Uniti e cambiando, a suo parere, lo status quo. Cosa voglia significare tutto questo non è chiaro, come non è dimostrabile con assoluta certezza che lei faccia parte dell’AIC. Nonostante uno scontro aperto con Alex e la maestria informatica di Will, il contenuto di un disco rigido viene divulgato.

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Intanto, Nimah e Miranda, totalmente out of character, vengono interrogate da Shelby. Il lungo monologo di Miranda, volto a spiegare il movente del Fronte di Liberazione Cittadino, è tutto tranne che chiarificatore. Un personaggio come Miranda che si è sempre distinta per la sua imparzialità e senso civico, anche quando era in gioco la vita del suo stesso figlio, si trova affiliata a questo gruppo di dissidenti, il cui manifesto programmatico si basa su una carrellata di clichè e retorica vuota, del tipo “agiamo per un bene superiore”. Anche in questo caso, la soluzione arriva subito. L’FBI per evitare scandali decide di insabbiare tutto ed attribuire la colpa al Fronte Islamico, e anche su questa risoluzione approssimativa e superficiale le perplessità sono molte.

Si conclude così, senza nessuna spiegazione soddisfacente un quadro narrativo che presuppone una scrittura scenica, dispiace dirlo, da principiante. L’intento era quello di costruire una trama intrigante, sorprendente e con tematiche interessanti, ma il risultato non è stato quello sperato. Un prodotto televisivo diviene di qualità quando lo spettatore può apprezzare la genialità delle scelte, l’astuzia e l’intuito che si cela dietro il plot, quando si scopre quale logica e quale dinamiche ci sono nelle varie storyline e si applaude al lavoro autoriale. Ma tutto questo manca in Quantico, dove si punta all’effetto sorpresa, contraddicendo i principi più importanti della scrittura: logica, coerenza e consequenzialità.

Negli ultimi minuti dell’episodio, scopriamo quali saranno i protagonisti della seconda metà della stagione e quale sarà la loro missione. Shelby, Alex, Ryan, Dayana e Nimah sono convocati alla Casa Bianca da Claire Haas e dal presidente della CIA Keyes, il mai dimenticato Conrad Grayson di Revenge. Il loro compito sarà quello di porre rimedio alla divulgazione degli schemi comportamentali segreti che ha reso l’America vulnerabile ed esposta ad ogni tipo di attacco. Ma la vera sorpresa è questa: Caleb Haas ritorna sulla scena e dirigerà lui questo nuovo progetto.
Che dire? Rinnoviamo le nostre speranze per i prossimi episodi e per questo futuro plot building, anche se rimane la consapevolezza che, per risollevare le sorti di Quantico, forse, è troppo tardi.