Quantico2×11 Zrtorch – 2×12 Fallenoracle

Gli ultimi episodi di Quantico presentano una struttura narrativa più matura e profonda. Infatti la sequenza repentina e celere delle azioni si arresta, lasciando ampio spazio alla componente introspettiva. Le dinamiche interpersonali presentano sfumature interessanti e peculiari e i passaggi dell'azione, sia nel presente che nel passato, non sono più un arcano. Attraverso un equilibrio magistralmente gestito, Quantico ci mostra le sue potenzialità, uscendo dalla sua proverbiale confusione narrativa.

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Zrtorch

Il nuovo episodio di Quantico presenta un quadro d’azione e di introspezione molto convincente, sia nel piano del passato, sia nella prospettiva del presente. L’azione adrenalinica cede il posto, in più occasioni, a sequenze dialogiche esplicative del plot, in grado di emozionare e conferire coerenza narrativa alla storia.

Nel passato, il personaggio di Owen Hall e il suo relativo trascorso rappresentano il centro dell’azione. Obiettivo di Alex è rendere Owen un suo alleato, per sconfiggere l’AIC e, di conseguenza, Lydia. Questo piano, però, è colmo di implicazioni emotive: si tratta, infatti, di uno scontro tra padre e figlia, di una lotta interna alla propria famiglia, che, inevitabilmente, fa resuscitare i demoni del passato. Owen, dopo anni di servizio nella CIA, non solo deve ammettere l’esistenza di un’organizzazione sovversiva, ma deve anche accettare che la reale responsabile è sua figlia. E allora cosa ha costruito nella sua vita? Sul lato professionale, ha fallito, ha ucciso la sua recluta Helene Sharp ed è stato relegato alla Farm, sul lato sentimentale non è stato in grado di trasmettere i giusti valori a sua figlia. Una sequenza di errori, una miriade di rimorsi e la consapevolezza di non poter più tornare indietro; ed è proprio questo bagaglio emotivo di Owen a dare il via all’azione.

2x11 quantico

Convinto di non aver più nessun futuro, Owen decide di restare intrappolato nel proprio passato e, coinvolgendo le reclute, dà inizio ad una missione di salvataggio a Monaco. Le reclute devono estrarre una risorsa della CIA dalla Germania. La risorsa è proprio Owen, il quale, però, non ha nessuna intenzione di essere salvato. Entra a Monaco con il proprio nome, avverte i propri nemici di essere lì e aspetta, emotivamente ormai spento, la conclusione della propria esistenza. I tentativi di Alex di salvarlo, la missione dell’AIC che si interseca con i piani della CIA, e la commozione del figlio di Helene Sharp conferiscono alla cornice di Monaco un carico emotivo e adrenalinico di eccellenza. Ritornati negli Stati Uniti, quando si trova di fronte all’evidenza della colpevolezza di Lydia, Owen decide di aiutare Alex. In questo modo, il caso contro l’AIC prende forma e trova in Owen una base e un supporto più che valido.

Forse per la prima volta Quantico offre uno scenario che presenta come corollario dell’azione una matrice riflessiva di primo livello

Alex non è l’unica a voler debellare l’AIC. Condivide, infatti, questo obiettivo con i terroristi, i quali agiscono ovviamente in maniera diversa e sovversiva. Ma la crisi introspettiva che nel passato avevamo colto in Owen e in Leon, sempre più riluttante verso il cinismo di Dayana e dell’AIC, dilaga anche nel Fronte di Liberazione. Will Olsen, per la prima volta in questa stagione, ci fornirà una spiegazione cristallina del sostrato ideologico dei terroristi. Il Fronte di Liberazione vuole debellare l’AIC ed uccidere tutti coloro che hanno realizzato azioni segrete. Prende avvio un vero e proprio interrogatorio con una futuristica macchina della verità. Il primo interrogato viene ucciso, il secondo è Harry, il quale sfrutterà tutto il suo potenziale retorico per salvarsi. Quando però inizia l’interrogatorio di Leon, la situazione cambia in modo vertiginoso. La macchina della verità conferma la sua colpevolezza in alcune missioni, ma senza nessun riscontro nella realtà. Infatti le azioni di cui Leon si dichiara colpevole sono collegate ad una donna. Ma per la macchina è colpevole ed è proprio in questo istante che si insinua il dubbio, che prende forma la riflessione e che si capovolge l’azione. La logica degli algoritmi non può seguire la dialettica dei sentimenti. Una sequenza numerica può distinguere il vero dal falso, ma non può cogliere le sfumature decisionali. Posso aver commesso un delitto, sotto ricatto o per proteggere chi amo. E allora come agire? Will, con l’acume e la retorica repentina che lo contraddistingue, esplica tutte queste implicazioni e sottolinea la debolezza e l’arroganza del Fronte di Liberazione, salvando la vita sia a Ryan che a Leon. A questo punto tutti gli ostaggi si dirigono verso l’uscita, ma tra loro si celano anche altri…

Forse per la prima volta Quantico offre uno scenario che presenta come corollario dell’azione una matrice riflessiva di primo livello. Ciò che ci resta, dopo quaranta minuti, non è più una caotica confusione circa gli eventi, ma una serie di interrogativi atti a conferire ad ogni personaggio un dinamismo poliedrico necessario. Ciò si coglie particolarmente nella storyline di Sebastian e Harry, che, affranto dall’ottusità del suo amico, offeso da teorie denigratorie circa il suo orientamento sessuale, si allontana carico di delusione e sofferenza.

Non sei mio amico Sebastian. Non mi accetti. Preghi davvero, affiché cambi ciò che sono. Non ci credevo. Pensavo stessi blaterando e ripetendo qualcosa che ti avevano insegnato, ma no. Tu…ci credi.

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Fallenoracle

Harry Doyle è la rivelazione della seconda stagione di Quantico. Con una personalità interessante e un background criptico e profondo, di episodio in episodio, è diventato il punto di forza della storia. Infatti la sua storyline con Sebastian e l’M16, pur sembrando sempre collaterale, con il tempo è diventata assolutamente centrale nel plot building. Ne è una prova questo episodio.

In una sorta di mise en abyme controversa, nel passato, il piano di azione della Farm si sovrappone a quello dell’AIC. La cornice dell’azione è la sede dell’NSA, sfruttata da Owen per un’esercitazione a più livelli. Infatti, le reclute dovranno introdursi nell’NSA senza farsi scoprire, ma la reale missione di Owen è sovvertire il progetto di intercettazione di Lydia. Oltre a ciò si aggiungono altri dati. L’AIC intercetta la NSA, Alex intercetta l’AIC: questa è la linea di azione orizzontale. Si intersecano su questa retta pragmatica due tangenti: Alex che deve prelevare informazione su Bishop per Harry e Dayana che compromette il futuro di Leon nella CIA. Quindi, abbiamo un unico scenario in cui si sviluppano tutte le storyline, in un multilevel narrativo centripeto e ben gestito.

2x11 quantico

Veniamo, finalmente, a conoscenza del passato di Harry. Con un grande sforzo emotivo, Harry racconta a Sebastian la sua tragica storia d’amore con il figlio del magnate dell’economia inglese Lemon Bishop. Tale storia risulta funzionale per comprendere il grande plot twist avvenuto nel presente. Sebastian infatti, dopo aver appreso della drammatica morte di Elliot, invece di instaurare un transfert empatico con Harry, si chiuderà nella torre d’avorio dei propri pregiudizi e delle proprie paure, trovando rifugio nell’amore convenzionale offertogli da Carly. Arriverà, nel passato, addirittura a tentare di uccidere Harry, proiettando su di lui quella parte di sé che ancora non è pronto ad accettare. Ma nel presente, quando scoprirà che Carly fa parte della CIA e quando vedrà concretizzarsi l’aut-aut di cui è protagonista, l’amore annullerà ogni convenzione ed ogni perbenismo, riuscendo a prevalere in modo estremo e ancestrale.

2x11 quantico

La sparatoria che si verifica nel bunker tra Sebastian e Carly è, però, solo un diversivo per agevolare il rapimento di Will. Quando Alex e Ryan si accorgeranno della sua scomparsa, sarà troppo tardi. L’FBI si introduce nell’edificio, libera gli ostaggi e l’episodio si conclude con un discorso di fiducia unilaterale che Lydia Hall fa ad Alex. Sì, proprio Lydia. Infatti il grande plot twist dell’episodio riguarda proprio la figlia di Owen. Dopo l’operazione alla NSA, Alex e Owen seguono la traccia delle intercettazioni per arrivare a quella che considerano essere la sede dell’AIC, ma subito risulta evidente che si trovano di fronte non all’opera di un agente specializzato, ma ad uno scenario inquietante ed ossessivo. Ryan, infatti, scopre che non c’è nessuna AIC, nessuna organizzazione sovversiva all’interno della Farm. Il progetto diretto da Lydia è autorizzato dalla CIA. E ora?

L’episodio presenta una struttura narrativa sì complessa, ma anche intrigante. Se, infatti, gli ambiti in cui agiscono i personaggi appaiono molteplici, l’azione risulta comprensibile attraverso l’individuazione di più parallelismi. Il retroscena sentimentale di Harry nel passato trova un corrispettivo nella scelta di Sebastian nel presente, così come la scoperta di Ryan rende comprensibile il discorso di Lydia ad Alex, e così via. Il tutto rappresentato attraverso un ritmo serrato ma equilibrato, dandoci la possibilità di comprendere i vari passaggi. Se prima, infatti, le sequenze di Quantico facevano fede solo ad un principio di azione repentino e sfuggente, ora hanno come base la psicologia poliedrica dei personaggi, conferendo alla serie una sfumatura più intensa e sottraendola al mero effetto sorpresa.

4.5

 

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