Il nuovo episodio di Quantico ci lascia assolutamente disorientati. Se durante l’episodio avete preso carta e penna per fare schemi e appunti, non vi preoccupate, non siete i soli! Se nel presente si è almeno delineata un’unica linea d’azione, nel passato, invece, la trama orizzontale subisce modifiche tangenti che creano confusione e caos, in quanto si passa da una storyline all’altra, da un registro narrativo ad uno diametralmente opposto nel giro di sessanta secondi. Il risultato? Un grande mal di testa. Ora, non penso che tutto il fandom di Quantico sia impedito a livello cognitivo a comprendere il plot di una serie tv che, diciamolo, non è Westworld, quindi la spiegazione è una sola: la trama è stata rappresentata in modo troppo implicito ed ermetico, dando per scontati alcuni passaggi e adducendo motivazioni non valide ad alcune scelte narrative.
Partiamo dal passato e cerchiamo di dissolvere l’enorme ginepraio narrativo creatosi. Farm, imminente festa del Ringraziamento. Le reclute devono escogitare una cover story convincente, per poter tornare a casa dai propri familiari e, allo stesso tempo, congedarli. Infatti, un agente della CIA deve, in modo irreversibile, tagliare i ponti con le persone della propria vita privata, in modo tale da non aver interferenze e imprevisti spiacevoli. Questo “tagliare i ponti”, punta i riflettori, inevitabilmente su Ryan e Alex.
Dal precedente episodio, abbiamo appreso che Ryan è stato reclutato nell’AIC e tale evento eclatante e la conseguente esclusione di Alex dalla missione sono tenuti nascosti alla Parrish. Tutti ci chiediamo, allora, in questo clima di bugie e addii irreversibili, se la relazione tra i due sia giunta, di nuovo, ad un punto di non ritorno. Ma questa volta restiamo sorpresi. Ryan, dovendo affrontare nella sfera pubblica piani segreti e missioni sotto copertura, ha bisogno di tornare a casa e trovare la verità. E la sua verità è Alex e per far sì che il loro rapporto non crolli sotto il peso delle bugie a cui è costretto, è necessario costruire qualcosa insieme: un matrimonio. Ecco la proposta ed il sì di Alex che però, già sappiamo, non porterà a nessuna unione. Possiamo, però, sicuramente affermare che l’elemento patetico che soggiaceva alla storia tra Alex e Ryan è stato pian piano annullato, per approdare ad una dialettica interpersonale più matura e consona ai personaggi.
Intanto, Ryan inizia a seguire le direttive dell’AIC, ma non è il solo. Scopriamo, infatti, che anche Dayana e Leon sono stati reclutati e ora tutti e tre sono ricattabili con un video che mostra l’uccisione di un uomo. Ryan non è l’unico dell’ex-squadra di Quantico ad essersi avvicinato così tanto all’AIC. Shelby, infatti, sfruttando in modo astuto la propria influenza su Leon, riesce a far sì che quest’ultimo trovi in lei una confidente. Lo scenario del passato si chiude con la Parrish che, rifiutando ogni prospettiva di fallimento, decide di continuare la propria missione, in modo individualistico. Intanto, abbiamo avuto anche una rappresentazione ambigua e allo stesso tempo interessante del background londinese di Harry Doyle, che fomenta numerosi dubbi circa tutta la storyline criptica di Elliot.
Nel presente, vi è un confronto molto suggestivo tra Nimah e Raina. Nimah spiega il perché si sia unita al Fronte di Liberazione Civile. Come già era successo con Liam O’ Connor, le motivazioni espresse sono banali ed inconcludenti e sicuramente non dotate di quello spessore ideologico così forte da essere la base di una svolta estrema. Lei si oppone all’ipocrisia americana, all’inganno di una presunta libertà che ci cela e non è mai applicabile alla quotidianità. Nimah ha deciso di uccidere migliaia di persone, perché è stanca del sistema americano che si vende come democratico, quando in realtà nasconde derive totalitaristiche. Seriously? È un discorso fin troppo debole per essere il movente di un gruppo di dissidenti. La delusione e la sofferenza di Raina si esplica, poi, in un discorso accorato, alieno da ogni banalità e convenzione e che trova il suo culmine in:
Sei la mia ombra, sei l’oscurità che mi lascio alle spalle.
In tal mondo, Raina delinea il confine, ormai invalicabile, che la separa dalla sorella e che la distingue dalla sua rabbia, dal suo livore e dal suo risentimento. Ma poi lo scenario cambia e l’alterità che avevamo scorto sul viso di Nimah scompare, per lasciare il posto ad un pianto, pieno di rimorsi. Dice ai suoi colleghi che Raina non è una di loro. Che significa tutto ciò? Nimah è sotto ricatto? Lo è anche Miranda? D’altronde la loro statura morale non è mai stata ambigua, ora se sono passate all’oscurità, ciò può essere plausibile o per una causa davvero convincente o perché in trappola. E l’omicidio di Leigh? L’impicazione del Subaraya? Sono quesiti che, per ora, sono stati tralasciati, in modo troppo superficiale.
Super Alex, insieme ad Harry e Sebastian, cerca di recuperare e disinnescare l’arma biologica, ma viene addirittura incastrata e fermata da Ryan. Cioè, Ryan è un terrorista? Probabilmente, come abbiamo visto nel passato, il ricatto a cui è sottoposto dall’AIC lo induce ad agire in un determinato modo. Oppure, visto il coinvolgimento di Nimah, Miranda e Ryan, possiamo ipotizzare che la causa d’azione non sia negativa, ora che sappiamo che l’arma è indirizzata non all’esterno, ma all’interno dell’edificio. Non lo sappiamo. È chiaro, però, che ci ritroviamo al punto della precedente stagione. Tutti sono potenziali terroristi, il movente risulta inconcludente ed inadeguato ed Alex e Ryan, di nuovo l’uno contro l’altra, sono intrappolati in un vortice claustrofobico di bugie facilmente evitabili. Ci aspettavamo di più.
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cerco di trovare un senso alla 2stagione di #Quantico,ma mi sento come la Parrish quando è stata esclusa da Ryan,Shelby e Nimah!#sendhelp🙈🙊😰
— betta'94 (@betta941) November 29, 2016
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