Se gli episodi precedenti di questa seconda stagione di Quantico avevano avuto una sfumatura riempitiva, Aquiline si presenta in modo totalmente diverso. Sorprendente fino all’ultimo minuto, tra vecchi ricordi e sviluppi inattesi, ci lascia letteralmente a bocca aperta davanti allo schermo.
Nello scenario del passato, vi è un unico focal point che, come un fil rouge, collega tutte le storyline. È l’anniversario di Quantico e, di conseguenza, del sacrificio del compianto Simon, che rivediamo in uno struggente flashback. Alex, Ryan, Nimah e Shelby affrontano in maniera diversa questo triste giorno. Alex, coerentemente al suo carattere, affronta il dolore e lo vive. Il suo turbamento si coglie in ogni suo gesto ed influenza anche le sue scelte, nel momento in cui la Farm chiede alle reclute di scegliere se salvare la vita o negarla. In questa situazione di forte tensione, Alex subisce tutto lo stress post traumatico possibile, causato dalla sua esperienza. Ryan, invece, si tiene occupato, per evitare qualsiasi momento di riflessione. Infatti, cerca di risolvere la situazione con Harry Doyle, proponendogli una cover story da principiante. Fallendo miseramente, sarà lo stesso Doyle a stabilire una tregua.
Shelby inaugura, intanto, una liaison molto rischiosa con Leon. Nel momento in cui sarà scoperta da Nimah, entrambe parleranno dei loro traumi e delle molteplici conseguenze di Quantico. Shelby è attratta da Leon, perché solo con lui può reinventarsi. Solo con lui può essere, per citare Meredith Grey, solo una ragazza in un bar: senza un passato travagliato, senza il dramma dei genitori e della pseudo sorella, solo una donna ordinaria con un lavoro ordinario. Ed è per lo stesso motivo che evita Caleb e rinuncia alla cerimonia di commemorazione. Dall’altra parte Nimah, con la morte di Simon, ha perso anche quel rapporto simbiotico con sua sorella. Dopo un così tragico evento, finalmente vengono espresse le conseguenze di quanto vissuto. E dopo aver affrontato questo anniversario, ognuno a proprio modo, tutti e quattro insieme vivono un momento catartico davanti la tomba di Simon, perché è giusto affrontare il dolore e ricordare anche se questo vuol dire soffrire in modo indicibile, ed è giusto farlo insieme. Per la prima volta in una serie in cui l’azione spesso predomina sull’introspezione, Aquiline presenta una commistione vincente di entrambi gli elementi, in grado di sorprendere ma anche di far riflettere.
Nello scenario del presente, Alex viene ingannata da Lydia la quale, attraverso una messinscena abilmente costruita, conquista la fiducia di Alex e riesce a impossessarsi degli hard disk. Intanto, da una loro conversazione, apprendiamo che Owen Hall è nella prigione federale – probabilmente a causa di Alex – e Ryan è stato favorito a lei nella CIA, proprio per volere di Lydia. Nel momento in cui Alex tenta di distruggere il database, Lydia se ne impossessa, in quanto funzionario della CIA. E questo non è neanche il più eclatante dei colpi di scena.
Infatti, il focal point nel piano del presente è caratterizzato dal “meeting” tra Raina, Leigh, Dayana, Ryan, Leon e Sebastian nella sala conferenze. Raina propone di dire, in questo particolare e insolito cerchio della fiducia, i motivi per cui si è presenti e dare un resoconto dei movimenti dell’ultimo anno, dopo una sequenza di dialoghi in cui affiora in modo prevalente il contrasto tra Sebastian e Harry. Nel momento in cui tutti sospettano di tutti e si innesca la macchina del fango, ecco il colpo di scena che ci fa saltare dalla sedia. Leigh, dopo aver dichiarato di essere andata in Subaraya, viene presa dai terroristi e poi brutalmente uccisa, attraverso il collare elettronico. In una scena con un espressionismo visivo macabro e ad effetto, Leigh perde la vita e dissanguata cade sul pavimento, tra l’orrore dei presenti. E mentre ancora non ci riprendiamo da questa morte tragica e crudele, Dayana e Raina vengono prese dai terroristi e portate in stanza separate. Ma a questo punto, Raina si toglie il velo e dal suo sguardo capiamo immediatamente che è Nimah! Complice con i terroristi, è riuscita a conoscere gli spostamenti degli altri e con una battuta lapidaria parla di un ipotetico coinvolgimento di Dayana, non si sa per cosa né con chi. Di certo, dopo tutti questi sviluppi sconcertanti, ciò che ci viene da dire è un grande porcamiseria, anzi cinque! Un episodio con una struttura assolutamente perfetta, basata su una sapiente alternanza tra introspezione e azione, sentimentalismo e suspense, catarsi e dramma, in un gioco ingannevole in cui ogni personaggio si sdoppia nel suo contrario.Un episodio con una struttura assolutamente perfetta, basata su una sapiente alternanza tra introspezione e azione
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ho visto i primi minuti della 2×06 di #Quantico e non sono pronta psicologicamente
— ire💜 (@perrieshines) November 7, 2016
Non potete farmi questo, ci ho messo settimane a superare la morte di Simon 😭😭😭😭😭😭 #Quantico #2×06
— B•||fromtheblock|| (@BennyAusiello) November 7, 2016
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