Quantico2×20 GlobalReach – 2×21 Rainbow – 2×22 Resistance

Season Finale Negli ultimi episodi di Quantico, una nuova task force riesce finalmente a sconfiggere i collaboratori e il Presidente degli Stati Uniti Roarke. Purtroppo, il successo ha un suo prezzo e Alex e Ryan pagheranno il più alto, con un provvisorio isolamento dal gruppo che immaginiamo sia soltanto un espediente narrativo per la continuazione della storia. La seconda stagione di Quantico ha una conclusione sapientemente costruita ed elaborata attraverso componenti sceniche diverse, così da occultare l’altalenante e contraddittoria prima parte. Ma noi di SerialFreaks non dimentichiamo facilmente…

5.7

GlobalReach

GlobalReach si configura come un episodio di transizione e preparatorio per la missione finale, in quanto tutti gli espedienti e i piani progettati falliscono miseramente al fine di unire, definitivamente, i due gruppi di lavoro. L’asse narrativo, infatti, presenta una struttura bipartita: da una parte il piano di Clay, Shelby, Ryan e Raina per infangare, politicamente, Roarke, e dall’altra Owen e Alex che hanno deciso di abbandonare il bunker e dedicarsi ad una missione under cover, pratica ed efficace. Alex Parrish, sotto mentite spoglie, diviene infatti il nuovo membro dei collaboratori e in questo ruolo, per mantenere la propria credibilità, deve costringere il suo mentore Matthew, vicedirettore della CIA, a dimettersi. Ciò sarà soltanto l’inizio di spiacevoli situazioni, in cui deve essere coinvolta. Al fine di accelerare le dimissioni di Claire Haas, il piano di Roarke consiste, infatti, nell’avvelenare gli agenti dell’FBI che indagano sulla Presidente e far apparire tale tragedia come un delitto di Stato. Ovviamente sarà usata Alex, per inserire nella sede dell’FBI il gas omicida. A questo punto, arriviamo al nucleo tematico dell’episodio: agire per il bene comune, considerare il quadro generale oppure scegliere in base ad un senso esclusivo del presente? Salvare gli agenti avvelenati o mantenere la propria copertura per garantire la libertà a tutto il popolo americano? Il particolare o il generale? L’etica o un cinico (anche se necessario) pragmatismo?

quantico2x20

Tale dilemma scandisce anche il piano elaborato da Clay e Shelby che trasforma Raina in una pedina involontaria e Felix in una vittima sacrificale che, per colpa di un errore di valutazione, perderà la green card, il suo lavoro e un futuro negli Stati Uniti d’America. Falliti miseramente entrambi i piani delle ormai due task force, Claire è costretta a dimettersi. Negli ultimi minuti dell’episodio, il ritmo narrativo è rallentato dal discorso dell’ormai ex-Presidente degli Stati Uniti che, se da un lato, si configura come una dichiarazione amara di sconfitta, dall’altro appare un invito ai personaggi principali a non arrendersi, ma ad unire le proprie forze, a condividere un unico disegno generale e a sfruttare ogni risorsa necessaria, per il bene della democrazia. Pur essendo, come già detto, un episodio meramente di transizione, non si configura totalmente come un riempitivo, in quanto, in GlobalReach, si ha un focus sul background personale dei personaggi, utile per delineare le nuove dinamiche di gruppo (con Owen come leader della task force), e lo sviluppo di alcune storyline lasciate in sospeso, in primis quella tra Alex e Ryan.

Rainbow

Rainbow è un episodio fondamentale per lo sviluppo del plot building, in misura maggiore rispetto al season finale, che appare come una naturale e prevedibile conseguenza di quanto è accaduto in precedenza. Divenuto Presidente degli Stati Uniti d’America, Roarke firma nel giro di pochissimo tempo un numero considerevole di decreti esecutivi. In particolare, propone di approvare un registro di mussulmani, in aperta violazione dei diritti umani e della libertà dei cittadini. Per accelerare l’approvazione di un atto non del tutto popolare, insieme ai collaboratori, organizza un attentato terroristico che coinvolge ben sei aerei, e che ha il proposito di attribuire la colpa proprio a passeggeri mussulmani, in modo da manipolare abilmente l’opinione pubblica. Attraverso un’app, alcuni passeggeri, inconsapevoli di quanto sta per accadere, saranno disegnati come i terroristi responsabili della strage. Un complotto che dà voce a quella dietrologia politica che ha sempre ispirato il plot dei thriller politici, (si pensi al B613 di Scandal).

quantico 2x21

L’originalità e, di conseguenza, la riuscita di Rainbow consiste nella collaborazione tra gli agenti, nella loro vittoria e nell’inserimento nella task force di nuovi elementi: Will, Miranda e Matthew. La leadership di Owen Hall risulta vincente, in quanto è in grado di potenziare le abilità di ciascun agente, al fine di ottenere il miglior risultato possibile. Raina, infatti, trasformerà il suo punto debole in una mossa vincente per il team, distraendo l’FBI e consentendo a Shelby e ad Alex di uscire dal bunker. Will, grazie alle sue capacità analitiche, sarà in grado di render sicura ed isolata la comunicazione con i piloti. Shelby, attraverso un discorso esortativo e patriottico, riuscirà ad ottenere da Clay il codice di emergenza remoto per far atterrare gli aerei e Alex, grazie alla sua copertura, identificherà i bersagli di Roarke.

Fin qui, sembrerebbe di trovarci di fronte al più tradizionale degli schemi narrativi: buoni contro cattivi, sviluppo dell’intreccio, lieto fine, proclamazione di eroismo. Ma, in via eccezionale, Quantico stavolta non viaggia sui binari della prevedibilità e inserisce un colpo di scena sorprendente. Sul finire dell’episodio, tutti i membri della task force diventano i protagonisti di una conferenza stampa organizzata dal Presidente, in cui non saranno svelate soltanto le identità degli agenti, ma anche il piano dei collaboratori. L’intento di Roarke, infatti, consiste nello smantellare l’FBI e la CIA e creare una nuova agenzia di sicurezza: la DISA. Ciò significa modificare la Costituzione, compromettendo il fondamento civile e liberale degli USA.

L’episodio appare sapientemente costruito e presenta una struttura narrativa eterogenea, resa possibile dalla commistione di tonalità differenti. All’azione adrenalinica si alternano momenti introspettivi e dialoghi rivelatori dell’essenza delle storyline più importanti, come il confronto tra Matthew e Ryan. Infatti Matthew consiglia a Ryan di non entrare in competizione con chi ama, di non innescare una gara autodistruttiva, ma limitarsi a riconoscere il valore altrui e, in quanto partner, ad enfatizzare il potenziale dell’altro, ammettendo, con serenità, che la propria diversità non equivale necessariamente ad inferiorità.  Questa nuova consapevolezza di Ryan rappresenta lo stato iniziale del prossimo avvicinamento con Alex, in vista del season finale. Una delle note positive dell’episodio è aver ridato ad ogni personaggio la propria caratura originaria, senza forzature ed eccessi, offrendo agli spettatori un quadro dinamico dalla forte verosimiglianza psicologica. L’equilibrio compositivo, la coerenza narrativa ed una felice combinazione delle diverse storyline ci permette, almeno in questa parte finale, di risollevare il nostro giudizio completamente negativo su questa seconda stagione.

Resistance

Come preannunciato negli ultimi minuti di Resistance, l’obiettivo della task force è condurre una missione under cover nella nuova agenzia DISA e sconfiggere, definitivamente, i collaboratori durante l’Assemblea Costituente a Philadelphia. Il loro piano sviluppato e analizzato per ben cento giorni in un quartier generale atipico (il pub The Gold Leaf) è scoperto dai collaboratori.  Con una sensibile accelerazione degli eventi, una repentina alleanza con l’Intelligence russa, Roarke viene sconfitto ed umiliato, durante una dimostrazione plateale e teatrale della sua ambiguità e corruzione fatta da Alex, che inscena, in modo inaspettato, la sua morte. Ancora una volta Alex incarna il ruolo dell’eroina che si sacrifica per il suo popolo, in nome della Libertà, che ha come corollario quella patina di vittimismo, troppe volte messa in scena e che conferisce al personaggio una staticità caratteriale quasi irritante.

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Tuttavia, bisogna riconoscere che l’intera trama orizzontale è stata conclusa con coerenza, con nessuna incongruenza e soluzioni rocambolesche (e sappiamo quanto questo sia raro in Quantico!). Ogni storyline è stata approfondita e ha avuto uno sviluppo considerevole, grazie ad un’ottima partizione dello screen time. La storyline di Clay e Shelby, con un inedito ed originale finale, è stata rappresentata in modo così completo ed intrigante, da renderla migliore della storica relazione tra Alex e Ryan. In modo implicito, attraverso sottintesi e reticenze, la complicità tra Clay e Shelby non è stata trasformata in una veloce relazione d’amore, con i prevedibili problemi d’ordine morale, visti i trascorsi di Shelby con la famiglia Haas, in modo tale da assicurare alla coppia una dinamica relazionale più profonda rispetto, per esempio, a quella con Caleb. Il riferimento al pilot, con la scena di Ryan e Alex sull’aereo, crea un collegamento con l’unico momento d’oro della serie, in cui l’intrigo, il meccanismo del sospetto e l’azione erano i motivi principali di Quantico e le ragioni del suo successo iniziale.

quantico 2x22

Il giudizio complessivo sulla seconda stagione, nonostante una ripresa parziale negli ultimi episodi grazie ad un notevole plot twist, non può essere totalmente positivo, a causa delle numerose incoerenze narrative e uno sviluppo confusionario e contraddittorio della trama orizzontale. Quantico, inoltre, come già detto nelle precedenti recensioni, ha perso un proprio statuto identificativo e nonostante gli ultimi sforzi e una scrittura più sapiente, bisogna ammettere che non è incentivato l’interesse degli spettatori verso la storia. Speriamo che la terza stagione, grazie anche ad un numero minore di episodi, riesca a dare a Quantico un’unica linea narrativa da seguire ed elaborare in modo coerente. Restiamo fiduciosi e che il sole della Toscana (le riprese delle terza stagione sono state fatte in Italia) possa portar fortuna!

 

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 5/10
    Tecnica - 5/10
  • 5/10
    Emozione - 5/10
5.7/10

In breve

Pur presentando una maggiore coerenza narrativa e un plot building più verosimile, il coinvolgimento dello spettatore è minimo. La storia è ben organizzata, ma in una forma standardizzata, che non emoziona e non suscita un forte interesse. Arrivare alla fine di questa seconda stagione è stato faticoso e questi ultimi tre episodi sono soltanto dei modesti palliativi che non risolvono, in toto, la debolezza scenica di Quantico.

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8/10 (2 votes)

Porcamiseria

5.7

Pur presentando una maggiore coerenza narrativa e un plot building più verosimile, il coinvolgimento dello spettatore è minimo. La storia è ben organizzata, ma in una forma standardizzata, che non emoziona e non suscita un forte interesse. Arrivare alla fine di questa seconda stagione è stato faticoso e questi ultimi tre episodi sono soltanto dei modesti palliativi che non risolvono, in toto, la debolezza scenica di Quantico.

Storia 7 Tecnica 5 Emozione 5
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