Peaky Blinders3×06 Episode 6

Basta un colpo di scena a fare un finale? Peaky Blinders conclude una terza stagione solidissima con un finale decisamente sorprendente, in cui Thomas Shelby si rende protagonista di un tradimento dal sapore amaro e inaspettato.

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Se ci avessero detto, durante la prima stagione di Peaky Blinders, che Thomas Shelby avrebbe prima o poi tradito tutti i membri della propria famiglia, avremmo fatto fatica a crederci. Per fortuna di tutti, però, questa serie in soli tre anni ha compiuto passi da gigante, e li ha compiuti in direzione di una maturità a molti inaspettata. Il finale della terza stagione, Episode 6, ed in particolare il colpo di scena conclusivo, è il perfetto simbolo di questa maturità, e sancisce allo stesso tempo una svolta non da poco nelle dinamiche della vicenda generale della serie.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

Da sempre in Peaky Blinders la famiglia e la sua incondizionata unità sono state al centro della scena: dall’allontanamento di Ada all’inserimento del nuovo arrivato Michael, gli Shelby hanno sempre lottato per affrontare e risolvere i conflitti interni mantenendo l’un l’altro una fedeltà che a volte avrebbe potuto anche essere abbandonata. Ci siamo andati vicini durante questa stagione: il rapporto di Thomas con i fratelli, soprattutto con Arthur, si è complicato a causa degli alti impegni del secondogenito, i tentativi di espiazione del primo, e la manovalanza poco gratificante del terzo. Thomas ha poi messo in discussione senza pensarci due volte tutti i membri acquisiti, consorti e amanti vari, seminando un malumore poi risolto agilmente con lo svilupparsi della trama. Tutto sembrava passato insomma, fino alla scioccante scena finale che ha colto tutti, personaggi e spettatori, di sorpresa.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

Come siamo arrivati a questo punto? Lo svolgersi della vicenda portante, la pericolosa e intrigata relazione d’affari con i russi, era stato sviluppato durante la stagione in maniera talmente articolata che pensare ad un finale così lineare come è stato in Episode 6 sarebbe stato riduttivo. Per rendere dunque più succulento l’episodio Steven Knight decide di giocare la carta dei colpi di scena, una all’inizio per movimentare un po’ gli animi, e una alla fine, per concludere in bellezza tra lo stupore e l’attesa per la quarta stagione. Il rapimento del piccolo William è il primo espediente, a dir la verità credibile e per niente forzato; quello che invece convince poco è la morte di Padre Hughes, lasciata in mano all’inesperto Michael, quando invece sarebbe stato decisamente più interessante assistere alla vendetta personale da parte di Thomas. D’accordo, Thomas era un tantino impegnato a scavare tunnel sotterranei a mani nude per la riuscita cruciale dell’operazione, ma vedere Michael uccidere Hughes, con delle (mezze) motivazioni scoperte all’ultimo minuto, è stato come vedere la vittoria di un pugile subentrato ad un altro al dodicesimo round, non c’è la stessa soddisfazione.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

A proposito di duelli, quello tra Thomas Shelby e Alfie Solomons è uno degli scontri più riusciti dell’intera serie. La scrittura di Knight sembra molto più a suo agio quando si tratta di far parlare i personaggi piuttosto che di farli agire, e ancora di più lo è con un Cillian Murphy e un Tom Hardy in stato di grazia, il secondo in particolare lascia senza parole ogni volta che viene inquadrato, fenomenale come nessun altro attore in questo momento. Il dialogo tra i due parte calmo, si infiamma con la prova della fedeltà disattesa da Solomons, e viene infine completamente ribaltato da quest’ultimo, che riesce con passione e rabbia – molta rabbia – a convincere Thomas delle proprie ragioni. Le parole di Solomons potrebbero essere prese come emblema della serie, si staccano dalla realtà e partono verso dimensioni più filosofiche e (anti)morali. La vera natura di un criminale come Thomas Shelby sta nelle parole di Solomons, e anche lui per la prima volta se ne rende conto.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

Il climax dell’episodio raggiunge il suo apice con il montaggio parallelo delle tre situazioni chiave per la conclusione della trama: Thomas e il “recupero” dei gioielli russi, Arthur e la responsabilità etica dell’esplosione, e Michaeal con il suo già citato nemico da far fuori. Niente di indimenticabile, ma efficace. Affascinante è anche il dialogo tra Thomas e Tatiana, che di fatto chiude una volta per tutte la trattativa: lei lo bacia, e lui, distrutto dopo una nottata passata nel fango, le volta le spalle con uno sguardo che sembra sussurrare stancamente “ma fai un po’ come cazzo ti pare”. Sacrosanto.

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Tutto fila liscio dunque: Thomas riabbraccia il pargolo, gli affari sono conclusi, i cattivi morti, e le speranze per una vita migliore rinate. Tutto troppo bello per essere vero. Neanche il tempo per commuoversi per la partenza si Arthur verso terre più calme che arriva la confessione: Thomas ha consegnato i fratelli e Polly nelle mani della polizia; un accordo, certo, ma un accordo che per ora sembra una sentenza di morte. Gli sguardi increduli fanno posto alle urla di rabbia, mentre Thomas cerca di mantenere la calma e con uno sguardo rassegnato e sinceramente dispiaciuto. Un numero imprecisato di sensazioni in un’unica scena: rabbia, stupore, commozione, tristezza, paura; difficile fare di meglio.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

L’unità familiare è definitivamente andata a puttane, il tradimento è compiuto, un sacrificio necessario e – lo sappiamo già – a cui si può rimediare nella quarta stagione. La maturità conquistata da Peaky Blinders è anche quella di Thomas, che traditore non è e non sarà mai. Mentre la grande casa viene sgomberata e i suoi inquilini arrestati partono le note di Life in a Glasshouse dei Radiohead, e l’impero degli Shelby appare ora come una casa di vetro, bella e fragile per sua natura. Forse la casa di vetro è appena crollata come un castello di carte, forse Thomas riuscirà a ricostruirla con basi ancora più solide, ma l’improvviso silenzio che lo circonda non può che suonare come un fallimento alle suo orecchie.

Peaky Blinders 3x06 Episode 6 recensione

Rimane una casa vuota, ma questa stagione di Peaky Blinders non poteva essere più ricca: di colpi di scena, di ottime interpretazioni, di sviluppi imprevisti, di violenza e sensi di colpa, introspezione e azione senza tregua. Tim Mielants, nonostante i dubbi, si è dimostrato all’altezza delle nostre aspettative e delle richieste di Knight, che sta costruendo anno dopo anno un piccolo capolavoro, grazie ad una scrittura solida e sempre meno banale, un reparto tecnico organizzatissimo e una certa attitudine artistica che ogni tanto fa capolino tra le scene grazie alla colonna sonora e alla fotografia ogni volta sorprendenti. Arrivati a questo punto sarà difficile aspettarsi di meglio, e anzi sarà difficile anche solo aspettare, ma i Peaky Blinders hanno dimostrato di non deludere mai le attese, e non lo faranno di certo ora, nel momento più difficile che abbiano mai affrontato.

4.5

 

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