Quello del contrasto tra sacro e profano è uno dei temi più sfruttati dall’industria televisiva e cinematografica dei giorni nostri, fondamentalmente perché permette di impostare un tono e una identità più o meno colte ed impegnate affiancando facili e sempre efficaci riferimenti biblici alle classiche scene piene di ogni genere di azione, violenza e sesso, tipiche di un intrattenimento dalla fruizione più immediata e alla portata di tutti. Peaky Blinders, che fino ad ora si era mantenuto decisamente più sul profano che sul sacro, compie un deciso passo in questa direzione, che solo ora, con Episode 4 e Episode 5 riusciamo ad apprezzare appieno.
Sarà forse un caso che il villain di questa stagione, se proprio dobbiamo sceglierne uno, sia un prete? E che all’inizio del quarto episodio si uccida un cervo, con tutto il simbolismo che si porta dietro, proprio di venerdì santo? La confessione di Polly, il cambiamento di Arthur – o almeno il tentativo – indirizzato dalla pia Linda, sono tutti elementi legati ad una spiritualità dall’impostazione tradizionale, ancorata ad una cristianità incoerente e valida ad intermittenza; c’è però qualcosa di più nel “sacro” di Peaky Blinders, c’è quella natura gipsy fatta di superstizioni e misticismo che costantemente riaffiora. Zaffiro maledetto a parte, ogni volta che l’enigmatica Tatiana Petrovna fa la sua comparsa in scena si respira un’aria di pericolo latente, un’oscurità tanto affascinante quanto disturbante.
In questo senso la sequenza della nottata di passione e follia in casa Shelby tra Thomas è Tatiana è una delle più riuscite del quarto episodio, e la scena dello “strangolamento” del quinto si pone in perfetta continuità: amore e morte si mescolano senza una logica, tra una improvvisa roulette russa e la più antica tecnica “Chlysty” del raggiungimento dell’estasi in punto di morte, con conseguente ricongiungimento sessuale con i defunti; insomma la bella Tatiana gioca con il fuoco, è il caso di dirlo, e Thomas inizia a lasciarsi andare con piacere a questa attrazione primordiale verso una sessualità mistica e mortale. Il romanticismo stile Disney che contraddistingueva la storia d’amore con Grace sembra ormai lontano, e noi non possiamo che applaudire questo slancio verso una relazione decisamente più matura e intrigante.
Oltre all’inaspettato spunto femminista – doveroso ma sterile nello sviluppo – e al bel dialogo con Linda – di cui iniziamo ad apprezzare il pragmatismo oltre che le buone intenzioni – la parte meglio riuscita dell’episodio è sicuramente il finale, che definire sofferente sarebbe riduttivo. Diciamolo, l’ingenuità di Thomas che va da solo ad uccidere padre Hughes per poi farsi beccare e fratturare il cranio schiacciato contro una parete, è alquanto ingiustificata conoscendo i modi di fare degli Shelby, ma basta l’interpretazione di Cillian Murphy, che con Peaky Blinders ha probabilmente raggiunto l’apice delle sue qualità attoriali, per farci dimenticare le piccole falle di sceneggiatura. Lo sforzo di mantenere la situazione sotto controllo anche con un’emorragia cerebrale è struggente, e il riferimento al defunto padre lo è altrettanto.
Alla luce di quanto detto precedentemente sul tema vita/morte, la guarigione di Thomas potrebbe benissimo essere interpretata come una resurrezione, e a darci prova di quest’interpretazione c’è la presenza nella colonna sonora di Lazarus, ultima fatica del compianto David Bowie, che, per inciso, pare fosse talmente fan della serie da inviare a Murphy delle sue foto vestito da Peaky Blinder e da richiedere a Steven Knight – creatore e autore di questo piccolo gioiellino – di utilizzare la sua musica nella serie. Suggestioni e aneddoti a parte, anche la guarigione appare un po’ forzata, quantomeno nei tempi, piuttosto ristretti per come si era messa. Le conseguenze dell’atroce pestaggio poi non sono del tutto chiare nella dinamica della vicenda, il Thomas del quinto episodio appare un po’ frenato, come è giusto che sia, e solo il finale ci chiarirà se qualcosa nei suoi piani è cambiato, speriamo solo non sia stata un’azione fine a se stessa.
Episode 5 ripete gli stessi schemi estetici che hanno fatto la forza della serie, i ralenti, la simmetria dei personaggi nell’inquadratura, le camminate minacciose nel quartiere operaio tra fumi e scintille, e per la prima volta accusiamo un po’ di stanchezza nelle soluzioni visive proposte. La stanchezza è anche quella di Arthur, che ormai dall’inizio di questa terza stagione vive con estremo disagio il conflitto interno tra la vecchia vita e la retta via. Il suo cedimento, alla serata a base di vodka e puttane preparata dai russi, è prevedibile e sacrosanto, anche perché dopo le tensioni trattenute, pur diverse, all’incontro con Alfie Solomons e durante l’ispezione molto ravvicinata di Tatiana, di più proprio non poteva resistere. Quello che non convince del tutto è anche la storia di Michael, che se ne esce con la storia dei traumi infantili quando proprio non se ne sente la necessità: Hughes lo odiamo già, caro Steven Knight.
Note positive? Ovviamente Tom Hardy, che col suo ritorno, in sole due scene, fa sembrare gli altri attori degli studentelli alle prime armi. Manca un solo episodio alla conclusione di questa stagione ricca di emozioni, che vede forse in Episode 5 il suo punto più fiacco. Ora però è tutto pronto per la rapina, non ci sono più scuse, già vediamo all’orizzonte accordi saltare, persone impazzire, mosse inaspettate e una certa dose di tensione, oltre che una fotografia e una colonna sonora ancora una volta perfette. Peaky Blinders sta dimostrando che bastano sei episodi per imporsi nel mondo delle serie TV: aspettiamo il finale per la conferma definitiva, per ora il giudizio risente necessariamente di certe piccole incertezze, ma la fiducia non è mai stata così tanta.
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Mi domando con che coraggio si può doppiare attori come Tom Hardy #PeakyBlinders
— Vané (@vanevanx) June 3, 2016
Credo che d'ora in poi Misurerò il mio mal di testa in una scala da 1 a Thomas Shelby #PeakyBlinders
— AlessiaCarmicino (@AlesyaCarmicino) June 2, 2016
Collasso dal ridere per la scena dei tatuaggi #peakyblinders #SerialUpdate
— Ιουλία ♀️🇬🇷 (@JuliaGoldmine) June 3, 2016
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