Outlander3×08 First Wife

Questo ottavo episodio ci presenta un repentino cambio di scenario nel quale Lallybroch sembra quasi assumere un ruolo di silente protagonista assieme a tutti gli altri personaggi. L’amata casa natia del nostro protagonista pare fungere da crocevia tra il vecchio e il nuovo, tra un passato carico di ricordi e un futuro fatto di incertezze alimentate da dubbi, tradimenti e menzogne.

L’arrivo di Claire a Lallybroch è sintomatico di tutto questo. Il suo ritorno in quel luogo che tanto aveva amato e che aveva imparato a chiamare casa, è risultato essere molto più burrascoso di quanto avesse sperato. Evidentemente Claire ha vissuto nella fervida, e abbastanza infantile, convinzione di poter riabbracciare come se nulla fosse la sua vecchia e serena vita, riprendendo le fila di quella felice esistenza lasciata in ghiacciaia ormai vent’anni prima.

E’ sufficiente un’estemporanea frecciatina di Jenny per farle comprendere che la sua fulminea apparizione dopo tutto questo tempo comporterà delle grosse e sincere spiegazioni perché chi, come la cognata, ha imparato a conoscerla bene, ha il vago sentore che la donna non abbia in effetti vuotato per intero il sacco delle menzogne.

La Jenny che ci viene mostrata in questo nuovo episodio appare come l’esatta fotocopia di quella conosciuta ormai molti episodi fa: una donna forte, caparbia, risoluta, capace di dare anche l’anima per le persone più care ma anche di inviperirsi come una serpe riversando copiosi travasi di bile nei confronti di chiunque osi toccare il tasto sbagliato.

Gli sguardi truci e le asserzioni sull’ironico andante di cui “delizia” Claire dal momento del suo arrivo, fanno capire tanto a noi quanto alla nostra protagonista, che non ha nessuna intenzione di passare sopra a questa faccenda: aver abbandonato la famiglia, perché di questo ormai si tratta, senza spiegazioni di nessun tipo, senza aver spedito uno straccio di lettera in venti lunghissimi anni, porta inevitabilmente a delle conseguenze.

Le accuse volano pesanti nell’aria: Jenny vuole premere sul tasto del senso di colpa, puntando il dito verso Claire con tono accusatorio e colpevolizzandola di aver danneggiato Jamie dopo una sola settimana dal suo ritorno. L’uomo morto e la tipografia bruciata sono solo la punta dell’iceberg dei guai.

Non c’è tuttavia bisogno di essere degli abili conoscitori della mente umana per capire che appena sotto il velo di queste accuse così pesanti e diffamatorie, si celi un animo ferito. Ferito dalla mancanza di una persona che Jenny aveva imparato a trattare come una sorella. Scoprire che era salpata per “le colonie” senza lasciare traccia di sé per tutto questo tempo, l’ha fatta sentire tradita.

Affermare che siamo tutti diversi sarebbe un banalissimo omaggio a Lapalisse, ma in questo episodio è quanto mai evidente che ognuno ha il proprio modo, magari anche contorto, di dimostrare affetto. Ian Senior, a differenza della moglie, non sembra covare alcun tipo di risentimento verso Claire, abbandonandosi senza tanti preamboli alla gioia di aver ritrovato dopo tanto tempo una persona cara.

Jenny dal canto suo si rende protagonista di una vigliaccata colossale, avvertendo la rabbiosa e vendicativa Leoghaire della presenza di Claire.

Un’interpretazione tanto breve quanto d’effetto quella dell’attrice che veste i panni della seconda moglie di Jamie, abilissima nel mostrare odio e disprezzo nei confronti della sua eterna rivale: il volto quasi sfigurato dalla maschera di follia che la pervade una volta varcata la soglia della stanza in cui si trova quella “english cunt” che lei tanto detesta.

Claire è una minaccia che pensava di aver cancellato per sempre ormai e, a dispetto della nostra scarsa simpatia nei suoi confronti, possiamo cercare quantomeno di comprendere il suo punto di vista, non così contorto come può apparire in un primo momento. Quando si ha finalmente tra le mani, in un modo o nell’altro, la cosa che più si desidera a questo mondo, vederla scivolare via improvvisamente come una saponetta è probabilmente la paura più grande che si possa provare.

Sta di fatto che, per noi spettatori somari che ancora non abbiamo avuto il privilegio di deliziarci dei romanzi della Gabaldon, scoprire che in realtà la seconda moglie di Jamie fosse proprio Leoghaire è stato un vero e proprio shock.

Com’è possibile che tra tutte le donne disponibili su piazza, Jamie abbia ripiegato proprio sulla persona che più di una volta ha messo volontariamente e con premeditazione a repentaglio la vita di Claire? Com’è possibile che Jamie abbia tenuto un segreto del genere?

Queste sono le domande che tormentano Claire, che la fanno uscire di testa a tal punto da voler abbandonare l’amore della sua vita dopo averci messo così tanto tempo per ritrovarlo, a tal punto da domandarsi a gran voce se non fosse stato solo un grande sbaglio quello di lasciarsi tutto alle spalle, una vita ormai consolidata, una casa, degli amici, una figlia per essere catapultata in un pandemonio simile, in un posto che ormai non le è più familiare e per una persona della quale inizia a dubitare seriamente.

Ma Jamie anche di fronte a tutto questo riesce comunque a tirare fuori il meglio di sé; senza la sfacciataggine di voler accampare a tutti i costi scuse ridicole e plateali, ammette di aver avuto paura.

Confessa di aver agito da vile codardo, di aver vissuto nel timore di essere abbandonato da Claire una volta avesse scoperto la verità e l’idea di perderla di nuovo era a dir poco insopportabile.

Ammette di aver visto, nel dolce sorriso delle bambine di Leoghaire, un bagliore di speranza in quel grigiore che ormai era diventata la sua vita. Esporsi in questa maniera non è un segno di debolezza come si potrebbe pensare, ma un raro esempio di uomo con i fiocchi, un uomo “con le palle”, se così la vogliamo mettere.

Jamie:”Do you know what it is to live 20 years without a heart? To live half a man and accustom yourself to exist in a bit that’s left?”

Se i segreti tra Jamie e Claire sembrano ormai appartenere al passato, non altrettanto si può dire di Leoghaire che, in una manciata di minuti, è riuscita a creare grane sufficienti per una vita intera. Grane che però danno il via a quella che sembra essere una nuova entusiasmante avventura, visti i presupposti alla fine dell’episodio: recuperare Ian Jr. assieme al prezioso tesoro saranno di certo gli elementi portanti del futuro più prossimo. E’ esaltante rivedere finalmente un cast più corale rispetto ai primi episodi, un cast d’eccellenza dove i personaggi secondari riescono ad incrementare ancora di più il carattere dello show, ognuno a suo modo e con le proprie caratteristiche.

Io sconvolta come Claire. #Outlander #3×08 pic.twitter.com/X4GuqAzmaW

— Debs (@DebsB_91) November 5, 2017

i cambi che hanno fatto dal libro sono azzeccatissimi, hanno tagliato l'eccesso e cambiato in buono, meglio di così non potevano#Outlander

— drama lama (@pondgitsune) November 6, 2017

https://twitter.com/LaCapaRouja/status/927182020505145344

Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

0

Mi è piaciuto

0

Tutto!

0

Divertente

0

Porcamiseria!

0

Meh...

0

Che schifo

Commenta l'articolo