Outlander3×05 Freedom & Whisky

Tornate a Boston dopo la parentesi scozzese, le tensioni tra Brianna e Claire si fanno palpabili a causa della mancanza di un dialogo rispetto agli eventi e alle scoperte dei mesi precedenti. Ad alimentare il tutto si mette Roger, fresco scopritore della verità sulla sopravvivenza di Jamie.

8.2

Claire e Bree sono tornate a casa; l’una al lavoro, l’altra all’università, nel loro bell’appartamento, alla loro vecchia vita. Ma è così solo all’apparenza. Il singolare percorso intrapreso in Scozia ha lasciato un segno dentro di loro, talmente profondo da non poter essere accantonato in un angolino buio come se nulla fosse. Cercare di nascondere problemi e preoccupazioni sotto il tappeto insieme alla polvere, in un dimenticatoio, non è certo una buona soluzione a lungo termine.

Ed è per questo che i pensieri, nascosti appena sotto la superficie, filtrano copiosamente nella vita delle due, dilagando come un fiume in piena nella loro quotidianità. Per Bree le lezioni all’università non sono più uno stimolo ma un peso, tanto da ridurla a trascinarsi dentro e fuori dall’istituto con sguardo assente, perso nel vuoto a rimuginare su quanto accaduto nei mesi precedenti. Claire, benché immersa nel suo lavoro, non riesce a nascondere a chi veramente la conosce nel profondo i turbamenti che la assalgono fin nelle viscere. Questo freno malsano a pensieri e sentimenti porta inevitabilmente ad una folle esplosione di tensioni e liti tra madre e figlia.

Le incomprensioni sono evidentemente dettate dalla mancanza di dialogo e dall’omissione della verità, ed è giusto ammettere che, anche in questo caso, la colpa vada imputata quasi esclusivamente a Claire. E’ lei che ha messo in moto tutta questa pantomima di eventi rivelando finalmente la verità alla figlia sulla vera origine della sua paternità, stimolando così tanto l’ardente curiosità di Bree che, in maniera tutt’altro che casuale, ci viene mostrata spesso e volentieri con indosso tessuti Tartan, quasi a voler sottolineare il legame profondo che ora anche lei sembra sentire con la Scozia.

Ad incrementare questo focolaio di tensioni, ci si mette anche un inconsapevole Roger. Con il suo buffo visetto barbuto e i dolci occhioni acquosi, vispi come non mai per l’emozione della scoperta, il ragazzo rivela di aver finalmente trovato Jamie grazie ad un articolo firmato dal tipografo “Alexander Malcolm”.

Nonostante le precedenti maldicenze nei suoi riguardi, è tuttavia comprensibile vedere Claire scombussolata, con il viso vestito da mille maschere differenti; curiosità, emozione, ma anche una profonda sofferenza nel dover rivivere lo stesso supplizio da capo. Perché la speranza è un’amica tanto dolce quanto infida, capace di riaprire la stessa ferita ancora e ancora, ogni volta più dolorosamente. Spalancare una porta chiusa ormai vent’anni prima è già stato penoso una volta, la seconda sarebbe addirittura straziante.

Lasciando per un attimo questa spinosa questione ma rimanendo comunque centrati sugli stessi binari, è affascinante analizzare un concetto che, pur correndo il rischio di suonare qualunquistico, crea un eccellente parallelismo lungo tutto l’episodio. Evidentemente turbata per lo stato attuale in cui versano le cose, Brianna tira fuori dai denti una frase che nasconde in sé un’impressionante universalità, tanto da permetterci di contestualizzarla perfettamente all’interno di questo episodio.

Brianna:“What is history? It’s just a story. It changes depending who is telling it.”

Se prendiamo questo concetto e lo inseriamo nel contesto dell’infelice matrimonio di Claire e Frank, capiamo quanto in realtà sia facilmente ascrivibile anche a questioni che non riguardano propriamente la Storia come disciplina, abbracciando anzi uno spettro denso di possibilità.

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Prendiamo come esempio le parole dell’amante di Frank e quelle di Joe, l’amico fraterno di Claire; la prima, durante la commemorazione del defunto all’università, tra le lacrime e il dolore, accusa Claire di essersi sempre comportata da egoista sia con lui che con la figlia, facendoli vivere nelle sua stessa menzogna, quella finta storiella del “matrimonio felice” che in realtà non ha mai avuto credibilità agli occhi di nessuno.

Prendendo invece in esame le parole di Joe, il punto di vista viene totalmente stravolto: in quanto amico, l’uomo prende ovviamente a cuore gli interessi di Claire, cercando di convincerla quanto in realtà meriti la possibilità di un nuovo amore, un amore finalmente felice ed appagante, dopo averle visto vivere per vent’anni un’esistenza a metà.

Questo è il perfetto esempio di come, analizzando due punti di vista diametralmente opposti, la verità possa sembrare diversa a seconda di chi sta raccontando la “storia. Ancora una volta, non è mai la nostra protagonista a fregiarsi del titolo di personaggio portante, forte e di carattere all’interno dell’episodio. Questa volta il compito ricade sulle spalle di Brianna che, a dispetto della sua giovane età, dà prova di maturità e nobiltà d’animo, contrariamente alla finta martire Claire, la quale piagnucola a destra e a manca con sguardo triste e supplichevole nei confronti di chicchessia.

 

La sua versione ormai ridicolmente stiracchiata della donna che ha rinunciato al suo amore e alla sua vera vita per la famiglia risulta davvero fastidiosa e ridondante; se fai gli occhioni lucidi da cagnolino bastonato a chiunque, è ovvio che instilli il senso di colpa, prima o poi. Senso di colpa che porta infatti Brianna a spingerla di nuovo verso la Scozia del diciottesimo secolo, tra le braccia di Jamie.

L’incoraggiamento che dimostra nei confronti della madre è lodevole, soprattutto perché il rischio di non rivederla mai più è davvero alto. La scena della notte di Natale, durante lo scambio dei regali, è di una dolcezza infinita: Brianna e Roger le donano degli utilissimi oggetti che le serviranno durante la sua nuova, grande avventura.

Addentrandoci sempre più in profondità, nel cuore di questa terza stagione, si comincia a percepire quanto il prodotto che ne deriva sia di eccellente qualità, quasi forse allo stesso livello della prima. Per quanto la seconda ci abbia lasciato un ricordo assolutamente positivo, alcune note carenti come la mancanza di spessore di alcuni personaggi, oltre ad alcune scene raffazzonate, hanno contribuito ad abbassarne leggermente il livello.

In questo episodio la cornice generale appare solida e centrata, con i dettagli levigati al punto giusto. Tutto il percorso dei personaggi segue una logica ben precisa, incastrandosi nella storia senza allungare né affrettare troppo i tempi. Bree e Roger danno sempre più l’impressione di essere l’aggiunta perfetta al main cast che serviva ad Outlander, orfano del un sempre eccelso Frank Randall. Spiccano fra tutte la già sopracitata scena della notte di Natale, talmente dolce da farci sciogliere come burro al microonde, e ovviamente quella dell’incontro tra Claire e Jamie nel finale, che risulta un perfetto mix di emozione ed ilarità. Unica nota dolente nel comparto tecnico è forse il trucco, che non sembra rendere in maniera credibile l’invecchiamento dei due protagonisti, praticamente identici a vent’anni prima.

Porcamiseria
  • 8.5/10
    Storia - 8.5/10
  • 7.5/10
    Tecnica - 7.5/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
8.2/10

In breve

La terza stagione prosegue con il suo livello di eccellenza anche in questo episodio, mostrandoci un percorso pulito e coerente dei personaggi, iscritti in un contesto solido e centrato. Brianna e Roger sono ben caratterizzati e per tanto utilissimi a sopperire almeno un po’ la mancanza di un membro fondamentale del main cast come Frank Randall. Il concetto sulla storia espresso da Brianna da vita ad un eccellente analisi che durerà per gran parte dell’episodio.

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Porcamiseria

8.2

La terza stagione prosegue con il suo livello di eccellenza anche in questo episodio, mostrandoci un percorso pulito e coerente dei personaggi, iscritti in un contesto solido e centrato. Brianna e Roger sono ben caratterizzati e per tanto utilissimi a sopperire almeno un po' la mancanza di un membro fondamentale del main cast come Frank Randall. Il concetto sulla storia espresso da Brianna da vita ad un eccellente analisi che durerà per gran parte dell'episodio.

Storia 8.5 Tecnica 7.5 Emozione 8.5
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