Nello scorso episodio di Orphan Black avevamo lasciato Sarah ad una potenziale svolta, mentre più o meno tutto il resto è rimasto statico, con qualche piccola rivelazione qua e là del progetto Castor e dei suoi difetti di fabbricazione. Sarà la volta buona per un bel passo avanti nella trama da qualcuno che non sia Sarah?
Il clone in fuga
Mark e Gracie restano nascosti dai Prolethians, nella loro fuga d’amore. L’idillio dura gusto il tempo di una ciulata, dato che Gracie non è scema quanto sembra e intuisce perché lui abbia scelto proprio quell’albergo per la notte: la missione di Mark, che confessa di essere un militare, consisteva sin dall’inizio del rubare materiale scientifico ad Heinrich. Lei giustamente è risentita della presa per i fondelli, ma un fondo di sentimento pare legarli, dato che Mark le promette che questa sarà l’ultima missione prima di lasciare la sua organizzazione (credegheaiufo).
Mark sembra essere l’unico clone del progetto Castor ad avere sentimenti sani per qualcuno al di fuori dei suoi fratelli, forse a causa della prolungata coesistenza con altri esseri umani tout-court, e questo aggiunge un minimo livello di profondità alla sua storia.
Il piano di Mark prosegue coinvolgendo Gracie, che in uno slancio di spavalderia decide di andare da Willard, vecchio amico di famiglia e custode di segreti, per recuperare ciò che Heinrich gli aveva lasciato. Inaspettatamente la sua incursione nel capannone del vecchio lercione porta buoni risultati, anche se non ci avrei scommesso un centesimo: non è credibile, diciamocelo, ma ottiene ciò che vuole grazie alla classica minaccia dei bulli di paese, che se non mi ascolti chiamo i miei amici e prendono a calci quel tuo grosso culone lardoso.
La scatola presa da Gracie, dopo tutto questo casino, non ha nulla di interessante; davvero sei una cretina, meglio se te ne stavi a casa a fare la maglia da brava Prolethian mezza Amish. Mark, a questo punto, prende in mano la situazione e decide di andare da Willard e di prendersi ciò che vuole, con le buone o con le cattive.
La scatola dei segreti
No, non sto parlando della scatola di Willard, ma della scatola cranica di Seth, il cui cadavere giace nella vasca da bagno a casa di Sarah. Mentre Sarah e Felix pensano a come disfarsi del corpo (con l’aiuto di un provvidenziale shottino, che un cadavere in casa non è cosa da tutti i giorni), irrompe Art con informazioni molto importanti: una pista su Mark e sui Prolethians. Per favore, potresti far finta di non aver visto il cadavere? Tanto ci pensa Cosima a fare qualche analisi interessante e lo porta via subito.
Cosima e Scott estraggono il cervello di Seth, ma ad una prima occhiata non trovano niente di strano. Quello che mi piace della scena dell’apertura della scatola cranica sono le espressioni di Scott e Felix: il primo che a momenti vomita pure il pranzo di Natale, il secondo schifato ma affascinato, con delle facce che farebbero invidia a Barbara d’Urso. Ah, non dimentichiamo la strana tensione sessuale (o forse no?) tra Scott e Felix, che non credo combineranno mai qualcosa, ma il modo curioso che hanno di interagire mi uccide ogni volta.
Con Cosima al lavoro la scoperta è sempre dietro l’angolo, e infatti…
Il progetto Castor
Virginia torna alla base dove è rinchiusa Helena, ed è incazzata nera, esordendo con uno sberlone stile Stephanie Forrester a Rudy, colpevole di aver ucciso il fratello Seth. Lui difende le sue intenzioni, sostenendo che, essendo Seth arrivato al quinto stadio, ormai non c’era più nulla da fare. Che siano finalmente nuove informazioni sul malfunzionamento dei cloni maschili? Ancora ci è dato sapere poco, purtroppo.
Una delle poche cose che capiamo, per quanto già intuibile, è che Helena è stata presa per alleviare in qualche modo i difetti dei cloni Castor, ma serve comunque il genoma originale, sempre più al centro delle vicende di tutti i personaggi. Il progetto è a rischio, visti i risultati infruttuosi e difettosi, e Paul è mandato dal megadirettore clamoroso a cercare di prendere tempo, dimodoché Virginia riesca a sistemare le cose prima che venga tutto mandato a monte.
Rudy si prende una bella sgridata da Virginia, ma viene mandato in missione a recuperare Mark, senza nemmeno un giorno di punizione in cameretta senza tv. Virginia pare assente durante l’inusuale manifestazione di affetto del clone, il che mi fa sospettare di un sentimento solamente unidirezionale. Tutto sembra voler dipingere Virginia come una dottoressa fredda e razionale, che vede i suoi “bambini” unicamente come macchine da combattimento. Il clone strafottente, come è ovvio che sia, non se ne sta buonino e va anche a trovare Helena, giusto per stuzzicarla un po’. Lei è meravigliosa, sia per come risponde al clone che per come risponde a Paul, venuto a rimetterlo in riga.
Tutto gradevole, ma finora il personaggio di Helena è stato poco sfruttato, ed è in stasi da tre episodi. Spero la sblocchino o la cosa inizierebbe a farsi noiosa.
In tema di personaggi poco sfruttati, Rachel è ancora in convalescenza, nonostante faccia grandi progressi. Il suo ruolo nella DYAD è terminato, con la scusa di un incidente aereo che l’avrebbe tolta di mezzo agli occhi del mondo, passando ufficialmente il controllo a Delphine. L’espediente è davvero terribile, dato che di aerei ne cadono pochissimi in generale nel mondo, storco un po’ il naso. La nota molto importante, che per inciso mi era sfuggita di primo acchito, è l’abilità di Rachel nel riconoscere al volo il logo del progetto Castor, con una strana luce negli occhi.
Lo spaccio di Alison![Schermata 2015-05-06 alle 02.30.17]()
Nel suo ruolo da casalinga di Voghera, Alison smercia medicinali che è un piacere, nascondendoli sotto saponette colorate. Lo scontro con Marci non tarda ad arrivare, era questione di tempo prima che la rivale si accorgesse dell’abilità politica di Alison. Si sente lo shade nell’aria durante la visita di Marci nel laboratorio della famiglia Hendrix, con un blando tentativo di dissuasione proponendo una casa in vendita in un altro distretto. Alison rifiuta – ormai è dentro la competizione fino al collo – e a momenti volano ciocche di capelli. Meravigliosa la frase di Alison alla fine della sequenza:
Rendo nuovamente grazie agli sceneggiatori per fornirci questi momenti di leggerezza nella trama, sono un vero toccasana a contribuiscono a cadenzare il ritmo degli eventi della storia principale.
Il ritorno dei Prolethians![Schermata 2015-05-06 alle 02.47.10]()
L’obiettivo di Sarah è abbastanza chiaro, visti gli ultimi sviluppi: vuole ottere il campione originale per scambiarlo con Helena. La prima pista porta all’incontro con Alexis, l’ostetrica bandita dai Prolethians, da cui Sarah scopre che Helena è incinta, così come Gracie, dei suoi stessi ovuli. La seconda tappa è nel capannone di Willard, ma Sarah e Art non riescono a ottenere grosse informazioni, se non la notizia del passaggio di Gracie poco prima.
I due si fermano a una tavola calda e Art decide di andarsene per non perdere il lavoro, rassicurato da Sarah. Il poliziotto confessa di essere stato innamorato di Beth, sua fidata spalla, e che parte del motivo che lo spinge ad aiutare Sarah più del necessario risiede proprio nella nostalgia del rapporto di “coppia” che aveva con lei.
Onestamente trovo questa uscita sentimentale in un certo senso inappropriata, soprattutto così tardi rispetto al corso degli eventi vissuti finora: un layer emozionale aggiuntivo tendenzialmente fa bene a una serie tv dinamica (e a tratti schizofrenica) come Orphan Black, ma il problema in questo caso risiede nello scarso tempismo di una rivelazione che in un’altra occasione sarebbe stata apprezzata maggiormente.
Appena prima di andarsene Sarah incontra Gracie e le rivela una cosa che ancora non sapeva: ha sposato un clone. La povera ragazza timorata di Dio è sconvolta, perché crede che ciò che sono Sarah e le sue sorelle sia un abominio, ma questo la spinge finalmente a rivelare a Sarah dove trovare Mark.
La fiducia di Gracie è stata nuovamente tradita, e immagino i mal di testa a dover pensare al divorzio. Tuttalpiù può chiedere aiuto a mamma, che la sgama appena tornata in motel. Il trauma della scoperta è l’effetto leva che la Prolethian usa a suo vantaggio, riuscendo forse a portare la figlia sulla retta via.
Mark nel frattempo è intento a minacciare Willard per farsi rivelare dove si trovi il resto del materiale raccolto da Heinrich. Di chiedere le cose gentilmente non se ne parla, peccato che al primo segno di tortura il vecchio puzzone venga colto da infarto e ci lasci le penne. Applausi! Una cosa dovevi fare…
Sarah arriva nel capannone di Willard e ha una grossa rivelazione da Cosima, proprio al momento meno opportuno: analizzando le sequenze genetiche ottenute dal cervello di Seth si scopre che i cloni maschili e i cloni femminili sono a tutti gli effetti fratelli, avvalorando la tesi di due donatori originali consanguinei. Successivamente incontra Mark e l’atmosfera si scalda, ma la priorità per lui è Gracie. Prima che possa anche solo salire sul furgone, tuttavia, accade l’irreparabile: la madre di Gracie lo uccide a sangue freddo, con Sarah inerme dentro al capannone, che non può fare altro che assistere alla scena.
La puntata in sé non mi è dispiaciuta, ma si evidenzia un po’ di mancanza di mordente e una stagione fin troppo incentrata su Sarah, almeno per ora. I cloni maschili inoltre sono caratterizzati in maniera abbastanza mediocre, senza parlare del fatto che ne sta morendo uno a episodio, quando penso si possa puntare maggiormente sulla componente emozionale; essendo personaggi appena introdotti e di importanza sostanziale per la trama, trattarli in maniera così superficiale rischia di farli percepire come inessenziali (o peggio, inutili) all’occhio dello spettatore. I bei momenti ce li riservano Helena (si vede troppo poco!) e Alison, ineccepibili e su cui continuo a puntare molto.
Tre porcamiseria su cinque, fiducioso di una ripresa nei prossimi episodi.
Ecco i tweet della settimana:
I Prolethians giustamente non piacciono a nessuno!
la mia piccola Helena<3 Ammetto che un po’ mi è dispiaciuto per Mark, la mamma di Gracie è sempre stata una schifosa. #orphanblack
— Castles. (@SimonaFalco_) 4 Maggio 2015
Non ci avevo pensato!
Sto invecchiando aspettando una scena tra Sarah e Paul. #OrphanBlack
— jess.✿ -9 (@jess_garavaglia) 4 Maggio 2015
Speriamo faccia un po’ di casino, ne abbiamo bisogno!
comunque Helena che one day kills them all tranne le sue amate sestras é il mio finale ideale di Orphan Black da due stagioni a questa parte
— Jessica Fedeli (@JeAVRIL93) 4 Maggio 2015
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