Orange Is The New Black4×08 Friends In Low Places – 4×09 Turn Table Turn

Nell'ottavo e nel nono episodio di Orange Is The New Black, l'abuso e la sofferenza connotano le dinamiche interpersonali nella prigione. C'è chi combatte per i propri diritti come Blanca, chi soccombe all'ignavia come Nicky, chi vuole reagire ma è ostacolata dai propri sentimenti. In questo vortice emotivo e problematico, le uniche che trovano un po' di serenità sono Alex e Piper. Almeno per ora...

0.0

Friends In Low Places

All’indomani della punizione corporale nazista, che ha trasformato la tracotanza di Piper in un mix di lacrime e sangue, la pseudo gangster di Litchfield avverte il bisogno di ascoltare una voce familiare: Cal. In una stagione in cui il contesto esterno è totalmente assente e la realtà di Piper non supera i confini della prigione, questa telefonata fraterna è inaspettata e molto funzionale. Infatti rappresenta, in un momento di disorientamento estremo, l’uscita di Piper dal labirinto oscuro del suo Io. La telefonata a casa diviene, così, un collante con il suo passato, con ciò che era, nonché il primo passo verso il suo mea culpa. Piper ha ritrovato se stessa, proprio nel momento in cui il dolore e la solitudine l’hanno maggiormente colpita.

oitnb 4x08

La consapevolezza dei suoi sbagli giunge nell’attimo di maggiore evasione. Con Alex e Nicky, in un alternativo cerchio dell’amicizia, Piper si droga per alienarsi dal proprio senso di colpa. E in uno stato di semi-coscienza, in cui la distanza si annulla e le incomprensioni si dissolvono, Alex e Piper si confidano. Tutto viene svelato, in quanto il crack permette di sospendere la razionalità e fa prevalere l’Es, l’istinto, la propria sfera emotiva, senza nessun freno inibitorio. Quasi alla stregua di un flusso di coscienza, entrambe riflettono sulla spirale degenerativa in cui sono intrappolate. Le loro confessioni hanno come sfondo sonoro le risate e l’incredulità di Nicky, la quale conferisce a questa scena cult di Orange Is The New Black la giusta sfumatura tragicomica.

Il mea culpa di Piper è suddiviso in varie tappe. In primis, cerca il conforto del proprio nido, chiamando Cal, poi ritrova le proprie amiche e infine trova la consolazione e la protezione di una madre, l’unica madre possibile a Litchfield: la nostra Red. In una scena fortemente empatica, in cui alla durezza si alterna la comprensione, Red riunisce la propria famiglia. La svastica dell’errore diviene una finestra sul mondo, una nuova chance per riabilitare se stessi.

Quando Dio ti dà una svastica in realtà apre una finestra, e poi ti ricordi che non c’è nessun Dio.

Con il suo canonico stile altero e lapidario, Red chiude così la parabola discendente di Piper, non più boss delle mutandine, bensì donna capace di affrontare i propri demoni, con consapevolezza e umiltà.

4x08 oitnb
Intanto a Litchfield è iniziato il corso di formazione Costruzioni 1-01, in cui le detenute sono sfruttate all’ennesima potenza, Judy King ha raggiunto un’intesa con le black girls in nome del dio denaro e Doggett, dopo molto tempo, ha finalmente ricevuto le scuse di Coates. Consapevole che nessun I’m sorry potrà cancellare ciò che è stato, Tiffany, comunque, lo ringrazia. Infatti, alla sua indifferenza iniziale preferisce questa nuova consapevolezza, seppur giunta troppo tardi. La mimica di Taryn Manning, in questa stagione di Orange Is The New Black, è davvero emblematica e cifra di una performance di un certo livello.

Nicky, non accettando il rifiuto di Morello, esprime un giudizio dissacrante e lucido sul suo matrimonio, definendo i novelli sposi due estranei che vivono in un mondo di fantasia. Sappiamo bene quanto la definizione di Nicky sia veritiera, quanto Lorna viva in una realtà filtrata dalla propria immaginazione. Ma le parole di Nicky innescano in lei un meccanismo di paranoia, causa di tutte le sue sciagure e del suo soggiorno in prigione. Il suo raziocinio è sconvolto totalmente dal dialogo con l’ex amante e così, come in un film già visto, prende avvio la sua operazione di stalking.
Il tempo passa e la condizione di Sophia Burset non subisce nessuna modifica. Dimenticata in un isolamento ingiustificato, in cui ogni suo diritto civile è violato, la moglie Cristal combatte per farla uscire, ma con estreme difficoltà. Tant’è vero che per parlare con Caputo rischia di essere sparata da quella vipera senza umanità che è Lidia. A questo punto ci aspetteremmo una reazione indignata da parte di Caputo, ma non accade nulla. Sempre in bilico, come già detto, tra ciò che è giusto e ciò che comodo, Caputo preferisce trascorrere una notte di passione piuttosto che adempiere ai propri imperativi categorici.
Quattro porcamiseria per questo episodio profondo ed introspettivo, dove Piper finalmente ritrova la propria dimensione interpersonale. Friends In Low Places presenta sfumature didascaliche, mostrando come anche nell’abisso più profondo l’autoanalisi e l’amicizia possano condurre verso una nuova libertà.

4

 

Turn Table Turn

L’episodio Turn Table Turn presenta, almeno nell’incipit, un tono più leggero e conviviale. Dopo il dramma vissuto da Piper, sembra che il sole risplenda di nuovo in Orange Is The New Black. Alex e Piper, come se nessuna incomprensione ci fosse mai stata, si ritrovano nuovamente in un’atmosfera di condivisione serena. Causa del loro riavvicinamento è sicuramente il cambiamento caratteriale di Chapman, la quale ha abbandonato ogni pretesa di supremazia ed appare felice ed appagata nella grande famiglia di Red. Desiderose soltanto di mangiare un hamburger, per la prima volta in questa quarta stagione di Orange Is The New Black, Alex e Piper sono al centro di una routine canonica, senza nessun melodramma.

oitnb 4x08

Peccato non si possa dire lo stesso sul fronte latino. Protagonista di questo episodio è Blanca, il cui profilo diviene più completo grazie ad un’analessi esplicativa. Blanca appare, sin da subito, intollerante alle regole, conscia dei propri diritti ed allergica alle ingiustizie. Ciò l’avevamo capito già all’inizio di questa stagione, quando proprio Blanca suggerì a Maria di realizzare un riscatto delle dominicane, in risposta ai soprusi subiti negli anni precedenti. Abbiamo conosciuto Blanca, che grida al telefono, di nascosto, il nome del suo amato Diablo. Il suo personaggio ha raggiunto un maggiore dinamismo, abbandonando la staticità iniziale che la rendeva prettamente grottesca. Ora Blanca combatte per la propria dignità. In un certo senso, la si può ben definire un’idealista autentica. Lei che, in nome dei propri ideali, agisce per realizzarli e per sovvertire un sistema corrotto e malsano, ora come allora. Se nel flashback Blanca trova un escamotage per farsi rispettare da una signora che non le riconosce nessun diritto, che la considera un oggetto e non una persona, ora a Litchfield non soccombe alle molteplici perquisizioni a cui è sottoposta, in nome solo del colore della propria pelle. E lo fa senza quella retorica perbenista tipica di Brooke, che invece incarna l’idealismo più vuoto ed ipocrita. Lo fa, salendo su un tavolo. Lo fa, combattendo. In ciò consiste l’originalità del suo personaggio, nel non poter essere definita in un unico schema, nello sfuggire alle categorizzazioni. Blanca, infatti, è nel clan di Maria, nella gang negativa che ha mutato le dinamiche interpersonali a Litchfield, eppure noi facciamo il tifo per lei. Anche noi saliremmo su quel tavolo, perché Blanca, senza finzione e senza retorica, ha scelto di essere la portavoce della dignità. Merita il nostro applauso e quello di tutte le altre detenute.

L’abuso di potere che Blanca tanto vuole contrastare è lo stesso che caratterizza un altro personaggio: Humphrey. Questa nuova guarda carceraria, apparsa sempre sinistra, tortura Maritza in modo sadico e violento. Il suo gesto è talmente crudele e perverso che fa intuire, in modo abbastanza esplicito, quanto lo scontro con le guardie sia un nuovo asse portante del plot building. Se pensiamo all’incompetenza e al poco spessore di Piscatella, alla depravazione di Humphrey, all’ipocrisia di Coates, capiamo quanto Orange Is The New Black abbia voluto mettere in scena un tema profondamente attuale: il mancato rispetto dei diritti civili da parte di certi elementi delle forze dell’ordine. Di nuovo, Orange Is The New Black, in modo mai banale e apertamente didascalico, denuncia una piaga sociale, particolarmente allarmante.

oitnb 4x08

A proposito di Coates, Doggett, dopo aver ricevuto le sue scuse, si sente libera di archiviare il passato. Il suo atteggiamento è quello comune, purtroppo, a molte altre donne che, vittime di un abuso, sono disposte a dimenticare tutto in nome dell’amore. Un amore che, di fatto, non esiste. È vero, Tiffany è giovane e forte, perché ha conosciuto l’amaro della vita e nonostante ciò si è aperta alla speranza. Ma in lei, come in nessuna altra donna, ci deve essere spazio per l’accettazione di qualcosa che è terribile e morboso, ingiusto e violento. Questo è il parere di Big Boo che, spaventata dall’accondiscendenza dell’amica, diventa il Grillo Parlante post-moderno di Orange Is The New Black.

Un’altra amicizia è al centro di Turn Table Turn: Jane e Sophia. Attivista, da sempre, in nome dei diritti civili e dei più deboli, Jane si adopera per fornire prove inconfutabili della presenza di Sophia in isolamento. Con l’aiuto di Mendoza, raggiunge con grande coraggio il proprio obiettivo. Divertente e commovente il suo affetto per l’amica e i suoi numerosi tentativi di annullare l’ennesima ingiustizia a Litchfield.

Momento cult dell’episodio è il confronto dialettico tra Nicky e Red. Nicky, lo sapevamo già, si sta distruggendo nuovamente, ma ciò a cui abbiamo assistito non è una predica di chi è lucido verso chi non lo è più. È la disperazione di chi non riesce a salvare chi ama. È quel sentimento di impotenza che corrode ogni iniziativa. Da una parte abbiamo il pianto di Red e dall’altra la rassegnazione di chi si reputa senza speranza. Una scena fortemente emotiva, chiave interpretativa del rapporto viscerale tra le due donne.

Quattro porcamiseria anche per questo episodio, che si configura come una battaglia contro ogni tipo di abuso, dalla vergogna dello stupro alla debolezza di una violenza psicologica, dalla disperazione provocata da una dipendenza alla ribellione verso un’autorità che dovrebbe proteggere ma invece distrugge.

Una panoramica del dolore catartica ed emblematica che ha come protagoniste loro: donne in carne e ossa, come dice Luisa Bossa. Donne istintive, sanguigne, raccontate senza sfumature, in presa diretta, perché quelle di Orange Is The New Black, ricordiamocelo sempre, anche se trasfigurate dalla penna di Piper Kerman, sono storie vere.

4

 

Vota l'episodio!

Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!

1 Porcamiseria2 Porcamiseria3 Porcamiseria4 Porcamiseria5 Porcamiseria
Hanno votato questo episodio 7 lettori, con una media di 4,57 porcamiseria su 5.
Loading...

 


 

https://twitter.com/SaraLulliaBudro/status/750674721281306624

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a Orange Is The New Black