Once Upon a Time7×04 Beauty – 7×05 Greenbacks

Un'avventura intrisa di romanticismo e l'esplorazione di una fiaba inedita sono il fulcro dei nuovi episodi di Once Upon A Time, molto diversi tra loro ma accomunati da una trama orizzontale che inizia a muoversi con maggiore decisione verso esiti più misteriosi e inaspettati.

6.7

Se dovessimo ricercare le fonti del successo riscosso da Once Upon A Time al suo esordio, ormai ben sette anni fa, la prima a venirci in mente è senza dubbio la particolare prospettiva assunta nel reinterpretare le favole più note e care al pubblico, modernizzandole e inserendole in una trama ben più vasta e complicata. Mentre quest’ultima si è gradualmente rafforzata, tanto da riuscire a tenersi ancora in piedi nonostante i momenti di vacillamento, il racconto delle singole storie è diventato più contorto e confuso, assumendo un ruolo secondario e ridotto al far combaciare i tasselli all’interno del dipinto d’insieme, andando spesso a discapito della credibilità.

Beauty

Non ci sorprende, dunque, che tra gli episodi delle ultime due settimane il più riuscito sia quello che, pur non rinunciando ai riferimenti al mondo fiabesco e cartoonistico, vuole concentrarsi su quella storia originale e sempre in evoluzione che gli autori hanno costruito nel corso degli anni e sui personaggi che vi hanno preso parte, anch’essi sempre più distanti dai propri corrispettivi popolari e talvolta addirittura frutto dell’unione di più figure.

Tra i personaggi di vecchia conoscenza, Beauty mette al centro, ovviamente, i coniugi Gold, spiegandoci attraverso i flashback l’antefatto alla settima stagione e i motivi dell’assenza della donna e avviando la loro storia, forse la più travagliata di Once Upon A Time, ad una sana e necessaria conclusione – senza cadere negli errori commessi con il ritorno di Emma, per fortuna. Dopo essersi riavvicinati nel finale della scorsa stagione, Belle e Tremotino hanno trovato un apparente equilibrio nel viaggiare per il mondo e per i reami, liberi di vivere con serenità il loro nuovo inizio insieme al figlio Gideon.

Mentre Belle ha modo di soddisfare la propria curiosità e la propria sete di avventura, l’Oscuro ha ormai appeso il pugnale al chiodo, senza però riuscire a liberarsene e restando dunque vincolato alla vita immortale. Come nel classico cliché fantasy, tale condizione rappresenta un peso non da poco, ossia la condanna a sopravvivere per sempre alla morte della persona amata, e Tremotino, sempre più indipendente dal proprio potere, non ha alcuna intenzione di accettarlo: sospeso tra la paura di una vita eterna senza colei che gli ha dato forza e permesso di riscattarsi e il desiderio di un’esistenza normale, l’uomo è finalmente pronto a rinunciare al potere una volta per tutte.

La ricerca di una “cura” all’immortalità di Tremotino si va ad affiancare all’avventura che la coppia sta vivendo, portandoli a stabilirsi in un luogo idilliaco in cui attendere l’avverarsi di una profezia, mentre gli anni passano ineluttabilmente sul volto della donna. Al netto della solita CGI di bassa fattura, le sequenze che ritraggono i due amanti si caricano di un’emotività pazzesca, senza che il romanticismo risulti mai eccessivo o noioso: sarà per la scrittura magistrale e, per una volta, lineare e coerente con i loro personaggi, o per il montaggio pedissequamente ispirato al film Up che rincara la dose già molto elevata di feels, che arriviamo alle ultime scene con il fiato sospeso e gli occhi lucidi, grazie ad un coinvolgimento emotivo tanto viscerale quanto inaspettato. Il pathos degli ultimi attimi di Belle, con lei che, priva di rimpianti ed entusiasta di aver ottenuto la vita che desiderava, racconta la loro storia mentre sullo schermo si susseguono immagini delle stagioni passate, ci affascina e commuove nel modo più classico, riscattando la loro relazione e facendo passare in secondo piano alcune increspature nella scrittura, come la fin troppo provvidenziale introduzione della figura del Guardiano, l’ennesimo personaggio tirato fuori dal cilindro senza troppi problemi, o l’apparizione in vesti mariane di Belle nei sogni del detective.

Quella ritrovata maestria nella scrittura che notiamo nei flashback mostra i suoi frutti anche nelle scene ambientate a Hyperion Heights, esplorando finalmente la nuova identità di Tremotino e, soprattutto, una delle novità più interessanti di questa stagione: il personaggio di Alice/Tilly. Momentaneamente risvegliatasi dagli effetti del Sortilegio, la ragazza tenta in tutti i modi di aiutare Weaver a fare altrettanto e ricordare la sua vera identità. La giovane informatrice conferma le impressioni che avevamo avuto durante il primo episodio, mostrando un’indole sfrontata e difficilmente inquadrabile in degli schemi fissi, grazie anche a quella buona dose di pazzia – ben resa da una bravissima Rose Reynolds – che ci aspetteremo dal personaggio e che, contrapponendosi alla razionalità di Weaver, permette al nuovo duo di funzionare alla perfezione. La speranza è dunque quella di vedere, adesso che i ruoli si sono invertiti e Tremotino ha recuperato i ricordi – quel “dearie” non può significare altro – mentre la ragazza è tornata sotto l’effetto del Sortilegio, sempre più scene che sfruttino il potenziale offerto dai due personaggi e dalla loro collaborazione o che vadano ad approfondire ulteriormente la caratterizzazione della nuova arrivata.

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Greenbacks

Se Beauty avvicina Once Upon A Time, per la prima volta negli ultimi anni, all’eccellenza, l’episodio successivo smorza l’euforia e riporta lo spettatore con i piedi per terra. Ad allontanare Greenbacks dalle vette toccate dalla puntata precedente non è tanto la mancanza di una solida base emotiva, che d’altronde non può e non deve essere presente in ogni episodio, quanto la forzata rivisitazione di una fiaba tradizionale che, come accennato all’inizio, di certo colpisce meno rispetto all’approfondimento della trama orizzontale.

Il carattere prettamente didascalico proprio di questo tipo di puntate si applica, in questo caso, alla background story della coinquilina di Jacinda, che scopriamo essere in realtà la principessa Tiana. Ignorando completamente la storia dei fratelli Grimm, gli autori questa volta preferiscono ricorrere al successo del cartone Disney e rivisitare quella versione e quei personaggi, senza cercare alcuna coniugazione con le peculiarità del materiale originale; il problema è che anche l’ispirazione al film d’animazione del 2009 risulta forzata e superficiale, così da dare come risultato una versione zoppicante e talmente stravolta da risultare confusa del racconto sulla principessa e il ranocchio.

Anche la caratterizzazione della ragazza nei flashback è lasciata al caso e, oltre a non essere affatto chiara, si collega a stento a quanto vediamo ad Hyperion Heights, quando invece una delle prerogative di questi episodi è sempre stata quella di mostrare come il background di ciascun personaggio si rispecchi nelle sue azioni nel presente. Quella che conosciamo sotto il nome di Sabine, infatti, è quasi un’altra donna, che si caratterizza per un’intraprendenza e un carattere sognatore totalmente assenti nei flashback: tuttavia, questi tratti distintivi permettono di affezionarci a lei e riconoscerne la necessità nell’economia della stagione, se non altro per alzare l’asticella delle scene con la nuova Cenerentola, la quale, vuoi per la pessima scrittura del personaggio, vuoi per la recitazione poco plausibile di Dania Ramirez, non riusce ancora a convincere.

A riscattare parzialmente Greenbacks è il prosieguo della trama orizzontale, che riesce quantomeno a movimentare l’episodio e far passare in secondo piano la noia che caratterizza la trama verticale. Sia chiaro: anche qui non ci troviamo di fronte a qualcosa di perfetto, ma le indagini improvvisate di Roni circa l’affidabilità di Ivy Belfrey e le conseguenze che ne derivano per entrambe sono di certo più interessanti dei bignè preparati da Sabine e Jacinda. In particolare, a catalizzare sempre più l’attenzione è proprio l’ambiguità di Drizella, alla quale era stato riservato un considerevole spazio già nell’episodio precedente: dopo essersi aperta con Henry e averci mostrato la sua fragilità, che si concretizza nel bisogno di riconoscimento da parte della madre, in Greenbacks scopriamo che in realtà Ivy è consapevole della propria identità e sta seguendo, insieme alla misteriosa donna incatenata, una propria agenda, senza schierarsi né dalla parte della crudele madre, né da quella degli eroi, come vorrebbe far credere. L’unico riserbo riguardo questo interessante ed enigmatico personaggio è dovuto alla possibile introduzione di un triangolo amoroso tra lei, Jacinda ed Henry, che rappresenterebbe l’ennesima soluzione narrativa scontata e superficiale di cui Once Upon A Time non sente certamente il bisogno.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 6/10
    Tecnica - 6/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
6.7/10

In breve

Mai come in questa doppietta fare la media forzata tra le puntate è stato così critico. Se da una parte abbiamo un episodio quasi eccellente, almeno per quanto riguarda scrittura, caratterizzazione dei personaggi e portata emotiva, dall’altra ci troviamo di fronte un filler dalla trama verticale poco convincente e a tratti noiosa, che va ad influire negativamente sull’ottima valutazione del precedente.

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Porcamiseria

6.7

Mai come in questa doppietta fare la media forzata tra le puntate è stato così critico. Se da una parte abbiamo un episodio quasi eccellente, almeno per quanto riguarda scrittura, caratterizzazione dei personaggi e portata emotiva, dall'altra ci troviamo di fronte un filler dalla trama verticale poco convincente e a tratti noiosa, che va ad influire negativamente sull'ottima valutazione del precedente.

Storia 7 Tecnica 6 Emozione 7
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