NewsWednewsday #53 – Speciale Gomorra Stagione 2

Questa settimana nel Wednewsday di SerialFreaks tutte le novità dalla conferenza stampa per la seconda stagione di Gomorra, con gli interventi di Roberto Saviano, dei registi e del cast. Ma non solo: spazio anche per la nuova serie di Ryan Murphy, un ciclo di episodi sulle storie di Philip K. Dick, i rinnovi di The Path e The Mindy Project e trailer e teaser succulenti delle serie più attese.

Il mercoledì di SerialFreaks non è solo stress e caffè perché mancano ancora due giorni al weekend, ma è anche l’occasione per il nostro Wednewsday, la rubrica che leggete di nascosto in ufficio per conoscere le ultime news sulle serie TV.

Dopo due anni di attesa, ieri sera sono state trasmesse le prime due puntate della seconda stagione di Gomorra, in cui tutto appare sovvertito e rivolto a nuovi assetti. Noi di SerialFreaks abbiamo visto i due episodi in anteprima alla conferenza stampa di Gomorra, lunedì 9 Maggio al Teatro dell’Opera di Roma. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare i punti di vista dell’ideatore del libro e della serie Roberto Saviano, insieme a tutti i registi e al cast. Un’occasione importante che ci ha permesso di avere uno sguardo più lucido sul panorama seriale italiano.

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La sfida, dice Roberto Saviano, è essere diversi da tutto ciò che c’era prima non solo nel crime italiano, ma anche in quello internazionale e nello specifico americano. Gomorra infatti mostra, rispondendo all’unico principio della Realtà, i meccanismi della criminalità: come si apre una piazza di spaccio, come si falsifica un’elezione, come si pianifica un’esecuzione, quanto tempo dura un tradimento. L’obiettivo di questo progetto è andare oltre al semplice plot, al dialogo, alla relazione. In Gomorra, continua Saviano con un modus dicendi esperto e cadenzato, c’è qualcosa di diverso, perché vengono narrate le dinamiche. In tal modo, ci si emancipa dal giudizio morale e soprattutto da un altro tipo di logica che tende a confondere il racconto con la denuncia. In Gomorra c’è il racconto delle dinamiche reali, non c’è denuncia, si va oltre alla classica diatriba bene/male, buono/cattivo, qualsiasi fine didascalico viene annullato per rispondere al principio del Vero. Con Gomorra ci si emancipa anche da un altro tipo di logica: non si sta parlando della Camorra, non si sta parlando di Napoli, si sta raccontando una storia di potere. Napoli è solo il contesto referenziale di una cornice pragmatica più ampia, che ingloba Berlino, Mosca, Londra, Parigi. Napoli è solo la vetrina esterna di quel meccanismo di potere insito nella condizione umana e perciò ritrovabile in ogni luogo.

Conclude Roberto Saviano evidenziando la cifra identificativa del metodo italiano: non raccontare il crimine come storia, che potrebbe essere anche legittimo, ma come qualcosa che ti vada ad aprire moltissime altre strade, che ti permetta di spiegare cos’è la politica, quanto è profonda e pericolosa la dialettica dei sentimenti umani, come è impossibile gestire il potere senza fare crimini, senza tradire chi ti è vicino, in quanto è sostanziale al Potere il meccanismo del tradimento.

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Che Gomorra sia la chiave d’accesso per l’Italia alla serialità? Probabile. La messa a fuoco di un metodo italiano e la consapevolezza della serialità come nuovo mezzo di comunicazione potrebbero introdurre l’Italia in uno scenario da troppo tempo ignorato. Francesca Comencini, unica regista donna di Gomorra, precisa quanto la comunicazione tra forme letterarie sia stata fondamentale. Il cinema, la serialità e la letteratura vengono ora concepiti come vasi comunicanti, in cui ogni barriera di genere viene abbattuta. Una lezione che l’Italia ha imparato troppo tardi. Ma, come si suol dire, meglio tardi che mai.

La Comencini conclude il suo intervento con un accorato appello alle donne, in perfetto stile Shondaland: in Italia sono donne solo il 7% dei registi, aumentiamo questa percentuale, rivoluzioniamo il ruolo della donna sullo schermo, affranchiamola da una visione maschilista e patriarcale, tanto retrò quanto mistificatrice. Infatti i nuovi ruoli femminili di Gomorra, Patrizia e Scianel, eredi della potenza espressiva di donna Imma, sono state presentate come eroine post-moderne. Per la loro complessità e natura contraddittoria si configurano come le tante Medea, Fedra, Clitennestra, Antigone che hanno costruito l’alterità e la straordinaria bellezza e controversia dei ruoli femminili.

Gomorra si configura, quindi, come un prodotto di qualità che ci racconta il mondo, senza finzione e senza retorica, attraverso immagini in grado di innescare movimenti catartici importanti. L’ultima scena del primo episodio, interpretata magistralmente da Marco D’Amore, infatti, avvia una catarsi profonda nello spettatore che ha avuto la fortuna e, allo stesso tempo, l’ingratitudine di vederla. Dopo l’annuncio di una terza e quarta stagione, la conferenza stampa si chiude. Gomorra appare, sempre di più, avviato verso il successo. La seconda stagione verrà trasmessa in 130 paesi. Tutto ciò ci rende molto orgogliosi e speranzosi che l’Italia, in un futuro prossimo, potrà acquisire un ruolo predominante nel mondo seriale, elaborando la potenzialità concettuale insita nel nostro sostrato ideologico e culturale. Orgoglio Italiano.


Non solo Gomorra, ovviamente, questa settimana, partendo da una succulenta chicca fresca di conferma: Sony Pictures Television e l’inglese Channel 4 produrranno una serie TV da 10 episodi autoconclusivi incentrati sui racconti brevi di Philip K. Dick, il mai troppo famoso scrittore di The Man in the High CastleMinority ReportDo Androids Dream of Electric Sheep? (da cui è tratto il film Blade Runner) e molto altro. Lo show si chiamerà Electric Dreams: The World of Philip K. Dick e vedrà tra i protagonisti anche mr. I am the one who knocks Bryan Cranston, talmente entusiasta da porsi anche nei panni del produttore. [Fonte]

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Il network via cavo Sify, di proprietà NBC-Universal, ha ordinato un pilot per la serie Krypton, che racconterà, sullo sfondo del pianeta natale di Superman, le vicende della Casa di El nella figura del nonno del supereroe. La buona notizia è che tra i produttori esecutivi ci sarà anche David S. Goyer, sceneggiatore delle più recenti avventure cinematografiche dell’Uomo d’Acciaio. Ok, forse non è una buona notizia, ma almeno è qualcuno che conosce il personaggio. Alla regia del pilot Colm McCarthy, regista scozzese che ha diretto parte della seconda stagione di Peaky Blindersed episodi di Doctor WhoSherlock. [Fonte]

In tema di novità la ABC ha scelto Kiefer Sutherland come prossimo Presidente degli Stati Uniti… nel serial appena ordinato Designated SurvivorLa star di 24 dovrà affrontare in 13 episodi un’ascesa politica sospettosamente repentina che lo coinvolge e rischia di immischiarlo in una cospirazione più grande di lui. Un piccolo assaggio ci viene fornito da questo breve teaser, in cui sembra che l’alone di Jack Bauer non riesca a staccarsi dall’attore:

Ha fatto notizia il futuro scontro (televisivo) sulla rete Fx tra due grandissimi attrici: Susan Sarandon Jessica Lange saranno infatti le protagoniste di Feud, il nuovo drama a firma Ryan Murphy che racconterà dell’ostilità tra Joan Crawford (interpretata dalla Lange) e Bette Davis (nei cui panni si calerà la Sarandon). Grandi nomi non solo tra i produttori – uno su tutti un certo Brad Pitt -, ma anche tra i protagonisti della serie, con Alfred Molina, Stanley Tucci, Judy Davis Dominic Burgess pronti ad affidarsi a Murphy. [Fonte]

A chiudere l’angolo novità una chicca seriale che però vedrà coinvolto il settore animazione. La Bento Box Entertainment, casa di produzione del gioiellino Bob’s Burgers, sarebbe in trattativa con Dan Aykroyd e la vedova di John Belushi per produrre una serie animata incentrata sui Blues Brothers. Siete pronti a indossare nuovamente i Ray-Ban? [Fonte]

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Dal comparto rinnovi ci sono buone notizie per The Path The Mindy Project, entrambi confermati per la prossima stagione da Hulu, che ha ripreso il secondo show dopo l’abbandono di Fox. [Fonte]

Buone nuove anche per Criminal Mindsil poliziesco della CBS ha finalmente avuto luce verde per la dodicesima (!) stagione. [FonteUSA Network ha intanto sciolto le riserve sulla data della premiere della sesta stagione di Suits. Per continuare a seguire il destino di Mike vi toccherà aspettare fino al 13 luglio; oltre a guardare il breve teaser qui sotto, avete tutto il tempo di recuperare anche le nostre recensioni. [Fonte]

L’attore Colton Haynes, fresco di coming out, ha confermato il suo ritorno per le strade di Starling City nella quinta stagione di ArrowLe motivazioni che lo avevano spinto a mettere in pausa i panni di Roy Harper sarebbero in parte dovute a un suo malessere psicologico che adesso, con l’ammissione pubblica della propria omosessualità, sembra essere passato. Bentornato, Arsenal! [Fonte]

A proposito di cast, viene quasi del tutto confermato lo squadrone di The Leftovers: Justin Theroux, Carrie Coon, Amy Brenneman, Christopher Eccleston, l’ambigua Liv Tyler, Margaret Qualley, Chris Zylka e Janel Moloney saranno ancora una volta protagonisti delle vicende incredibili del mondo dopo la Dipartita. A loro si aggiungo i Murphy, ovvero Regina King, Kevin Carroll, Jovan Adepo e l’inquietante Jasmin Savoy-Brown, promossa a regular. Stessa sorte anche per Scott Glenn, già visto come padre di Kevin, e che adesso ricoprirà il ruolo regolarmente. Non tornerà invece (almeno non ufficialmente) Ann Dowd, aka Patti Levine, a cui almeno in questa stagione è risparmiato di morire di nuovo. [Fonte]

Chiudiamo con il trailer della nuova stagione di Orange is the New Black: la serie, arrivata alla quarta season e con tre stagioni future già ipotecate da Netflix, tornerà sulla piattaforma di streaming dal 17 giugno prossimo.