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Prima o poi questo momento sarebbe dovuto arrivare. Il momento della verità, in cui tutte le aspettative, tutte le speranze, sarebbero state confermate tra le lodi o annullate da deludenti sviluppi. Oggi il verdetto è arrivato: Mr.Robot è una serie della Madonna! A due settimane dalla conclusione della prima stagione arriva uno di quegli episodi che […]

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Prima o poi questo momento sarebbe dovuto arrivare. Il momento della verità, in cui tutte le aspettative, tutte le speranze, sarebbero state confermate tra le lodi o annullate da deludenti sviluppi. Oggi il verdetto è arrivato: Mr.Robot è una serie della Madonna!

A due settimane dalla conclusione della prima stagione arriva uno di quegli episodi che ti lasciano a bocca aperta, di quelli che finiti i 50 minuti ti accorgi di avere il mal di schiena perché come un ebete non hai scollato neanche un attimo gli occhi dallo schermo. Precisiamo, non stiamo parlando tanto della rivelazione finale, che in molti forse si aspettavano (i “ma io l’avevo capito dall’inizio” teniamoceli per i gialli da quattro soldi), quanto piuttosto del “come” avviene questa rivelazione. Sembra che dopo averci confuso le idee con sensazioni, suggerimenti nascosti, montaggi intelligenti e dialoghi scelti con cura per 7 episodi, Mr.Robot voglia dirci “non ci interessa se l’hai capito o no, oggi ti raccontiamo la verità, ti raccontiamo una storia, quella di Elliot Alderson; buona visione”.

Inizia l’episodio e il primo “What the fuck!?” non tarda ad arrivare. Dopo un’introduzione con furto di pistola da parte di Darlene ai danni del suo amante, ci ritroviamo ad una lezione di danza classica. Darlene fa danza classica, si come no… E quella li non è Angela? No, non è possibile, loro due non si sono mai incontrate. E invece le due sembrano conoscersi da tempo, e noi ci ritroviamo a chiederci se abbiamo per caso saltato qualche passaggio, se per errore non stiamo guardando la 1×09 o cosa. Titoli di testa e già regna la confusione.

Avevamo lasciato quel furbetto di Tyrell in preda al panico per l’uccisione involontaria (si fa per dire) di Sharon, la moglie del CTO della Evil Corp Scott Knowles. Lo ritroviamo sempre più sconvolto, irriconoscibile in volto con le occhiaie e un inedito sguardo perso. Poche volte Sam Esmail e soci hanno utilizzato la camera a mano per riprendere i nostri personaggi (ricordiamo l’intensa scena della scoperta della morte di Shayla), questa è una di quelle volte: la camera segue Tyrell morbosamente, con primi e primissimi piani per sottolinearne lo sconvolgimento. Tyrell è messo male. Gideon lo rassicura sulla protezione che la AllSafe garantisce ai server della Evil Corp ma le sue attenzioni sono inevitabilmente concentrate sulla polizia, che non tarda a bussare alla sua porta di casa la sera stessa.

In questa occasione Joanna si dimostra il genio del male che ci aspettavamo, con Tyrell messo alle strette dagli ispettori decide di sfruttare il suo stato di dolce (mica tanto) attesa forzando di nascosto la rottura delle acque. Non sappiamo se tutto ciò sia biologicamente possibile e se serva a qualcosa al fine di sviare le indagini, ma intanto abbiamo avuto la conferma che Joanna ha le palle quadrate, e che al contrario Tyrell va in tilt quando le cose non vanno secondo i suoi piani.

Intanto la Fsociety riprende la sua attività, rinvigorita dal prossimo incontro con il famigerato hacker WhiteRose a capo dell’esercito oscuro. I dettagli dell’incontro vengono forniti da uno spaventato Ollie, che era stato incaricato da Cisco durante il precedente episodio. In questa occasione Elliot scopre il guaio in cui si è cacciata Angela, a cui segue un breve incontro tra i due senza troppe risposte: lei si lamenta che non c’è più dialogo ed Elliot, con tutta la nostra stima, non accenna neanche minimamente a tranquillizzarla. Le amicizie falliscono, anche nelle serie tv, facciamocene una ragione.

Segue il tanto atteso incontro con WhiteRose, in tre minuti inesorabilmente scanditi dal suo cronometro. L’hacker (donna, chiaramente transgender) si rivela infatti ossessionata dal tempo: la conversazione procede molto velocemente e l’unica informazione che Elliot riesce ad avere è che l’affare Colby ha fatto insospettire Gideon, che ha fatto del server infetto della E-Corp un honeypot (si tratta di una sorta di esca per monitorare gli attacchi informatici). Elliot deve entrare quindi nel cellulare del suo capo se vuole che l’attacco, previsto entro 50 ore e 20 minuti da quel momento, abbia successo.

Serve una distrazione. Darlene lancia un finto avvertimento video della Fsociety sugli schermi della AllSafe, Elliot ha il tempo per un piccolo hackeraggio, ma Gideon si insospettisce. Quello che segue è un altro di quei momenti che potrebbero determinare una svolta decisiva nella vicenda: anche se poi Elliot riesce a cavarsela, l’incalzare di Gideon è così inaspettato e determinato (e giustificato) che quasi vediamo Elliot cedere, un po’ come Tyrell alle domande degli investigatori. Non può inventarsi scuse plausibili ed è con le spalle al muro sul posto di lavoro per la prima volta. Proprio quando la tensione si smorza arriva il secondo momento “What the fuck!?”

Altri due personaggi che fino ad ora non avevano avuto niente a che fare l’uno con l’altro si incontrano: Tyrell e Mr.Robot, nel più classico degli incontri segreti, sul sedile posteriore di un’auto con i vetri oscurati. A quanto pare i due hanno un accordo, e Mr.Robot un segreto che non deve essere svelato. Una scena breve, in realtà poco sviluppata, ma che ci lascia di nuovo nella confusione, quanto basta da farci ricredere su molte delle congetture che avevamo sul personaggio di Christian Slater.

Arriviamo quindi carichi di perplessità a quegli 8 minuti finali tanto chiacchierati. Elliot, Darlene e una panchina sul molo. Tutto va come deve andare, l’attacco alla Evil Corp si farà, ci lasciamo andare anche noi ad un urlo liberatorio insieme a Darlene. Anche Elliot è chiamato ad una reazione, e sappiamo che Elliot proprio normale non è, ed ecco quindi il bacio che non ti aspetti. L’idea che Mr.robot sia un altro susseguirsi di storielle d’amore neanche ci sfiora, c’è qualcosa sotto. Elliot inizia a ragionare, a ricordare, scopriamo la verità nello sguardo di un sempre perfetto Rami Malek. Quello che segue è un delirio di immagini, di frasi sconnesse, di riflessi allo specchio, di fotografie. Il montaggio serrato sovrappone Elliot e Mr.Robot in un momento di pura alterazione mentale della realtà e dell’identità.

Per quanto incredibile sia stato quest’episodio ci aspettano ancora molte spiegazioni, ma verità sull’identità di Mr.Robot sta per essere svelata. La stabilità mentale di Elliot ci preoccupa non poco: il rapporto con Angela, l’attacco alla Evil-Corp, e non ultimo il futuro incerto di Tyrell, saranno punti decisivi per il complessivo giudizio di questa serie. Purtroppo non ci è permesso di andare oltre i 5 Porcamiseria, ma ci resta la consapevolezza che questo è stato senza dubbio il miglior episodio della stagione.

5

 


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