Mr. Robot1×04 eps1.3_da3m0ns.mp4

Lo aspettavamo da tempo, e il salto di qualità è finalmente arrivato. La quarta puntata di Mr.Robot ci regala un biglietto di sola andata per un viaggio nelle profondità della mente umana, tra allucinazioni e mostri di ogni sorta. “Da3m0ns”, questo il titolo. In campo informatico si tratta di programmi eseguiti in background, su cui […]

0.0

Lo aspettavamo da tempo, e il salto di qualità è finalmente arrivato. La quarta puntata di Mr.Robot ci regala un biglietto di sola andata per un viaggio nelle profondità della mente umana, tra allucinazioni e mostri di ogni sorta.
“Da3m0ns”, questo il titolo. In campo informatico si tratta di programmi eseguiti in background, su cui l’utente non ha controllo diretto. Ma i demoni in questo episodio sono quelli dell’astinenza e della tentazione, prendono il controllo delle parole, dei pensieri, e delle azioni dei personaggi. Le vittime sono Elliot da una parte e Angela dall’altra, in modi differenti si, ma entrambi sopraffatti dalle proprie preoccupazioni e le proprie ansie. L’intera vicenda si svolge nell’arco di una giornata, o più precisamente di una nottata. Domina il buio, l’oscurità fuori e dentro, elemento necessario al cambiamento e al superamento delle proprie paure.

Dark Army, dark plans

Il nostro viaggio parte dalla vecchia sala giochi della Fsociety. Come riuscire ad entrare nella struttura anti-terrorismo della Steel Mountain? Hackerare il sistema di climatizzazione sembra un’opzione intelligente, ma bisogna far presto, la Evil Corp sta infatti per copiare e spedire backup analogici dei propri dati a 5 diverse strutture negli Stati Uniti. E non basta, serve l’aiuto di quel “dark army” tanto pericoloso quanto nascosto.
I maschietti partono dunque per la Steel Mountain, le femminucce restano a casa. Darlene e i suoi occhiali a forma di cuore non vogliono starsene in disparte. La notte è breve, bisogna incontrare il suo contatto dell’esercito oscuro (non abbiamo ancora capito bene in che misura gli asiatici siano coinvolti nei piani della Fsociety). Si parte per una ricerca tra i luoghi più loschi di New York, e dopo un tentativo andato a vuoto una limousine nera abitata da due figure dalle maschere demoniache ci accompagna verso la conoscenza di Cisco, ex di Darlene, già finto cantante esordiente protagonista del ricatto a quel fessacchiotto di Ollie. L’esercito oscuro sembra fare sul serio, Cisco avvisa Darlene e la sua indifferente cazzutaggine.
Una nota: la musulmana Trenton si accolla a Darlene durante tutta la ricerca notturna di Cisco, non ci è per ora chiara la sua utilità di santarellina.

Scelte

Angela e Shayla; rispettivamente l’angelo (ma dai?) e il diavolo della coscienza di Elliot. Ma non lo avete ancora capito? I demoni vincono sugli angeli, e così una passeggiata con il cane Flipper si trasforma rapidamente in un trip nel bagno di un club. La notte di Angela è diversa da quella di Darlene, a differenza della hacker lei non sa quello che vuole, lo scopre. Si lascia andare all’ecstasy nonostante abbia fumato solo qualche canna in vita sua, si lascia andare ad un bacio lesbo con una Shayla in veste di guida spirituale, e si convince una volta per tutte sul da farsi.
La notte ha portato consiglio, i demoni hanno agito, e la mattina seguente Angela inserisce il CD di Cisco nel network della Allsafe senza pensarci due volte. Un passo avanti non da poco, il personaggio di Angela acquista spessore, si prende i suoi rischi, compie le sue scelte, prendendo le distanze dall’incapacità del suo (non per molto) fidanzato Ollie. Il carattere non manca, e la sua evoluzione è tutta da seguire.

Il Trip

Ma arriviamo alle cose serie: Elliot e la sua crisi. Niente più Fernando Vera, niente più Suboxone, e niente più controllo della dipendenza.
La morfina non basta più, la paranoia diventa un serio problema. Depressione, disturbo da ansia sociale, un lavoro diurno, un lavoro notturno, relazioni confuse, persone che dipendono da lui (chi esattamente?), Elliot ci elenca i suoi problemi, e in più si prende la responsabilità di distruggere la più grande società al mondo; un tantino stressante, vero? Se ci mettiamo anche l’astinenza poi ecco che la crisi diventa certa: nel viaggio per la Steel Mountain il nostro (anti)eroe crolla definitivamente. Ritirarsi in una stanza di un motel e aspettare che la notte passi sembra l’unica soluzione. Mentre il team della Fsociety ironizza su Hackers (1995) iniziando una metariflessione cyberpunk, Elliot inizia il suo viaggio tra i demoni, e noi ci perdiamo con lui nell’oscurità.

Si parte. Mr.Robot, unico a rimanergli fedele, lo aiuta a soddisfare il suo bisogno psicofisico. C’è una casa piena di tossici, una dose di qualcosa non ben specificato da iniettare endovena, c’è il piacere istantaneo, poi una sparatoria improvvisa. La natura violenta della Fsociety lo disturba, un altro annuncio video sullo scoprire la verità ed esorcizzare i demoni delle multinazionali, ma stavolta Elliot è spettatore e protagonista allo stesso tempo. Indossa la maschera (o forse finalmente la toglie). C’è una chiave, delle case in un pulito quartiere residenziale, ne manca una, “Error 404, not found”, è la sua, la sua infanzia.
Continua il piccolo Inland Empire di Sam Esmail. Il pesce parlante ci sorprende, il suo discorso metaforico sull’acquario simboleggia le idee di Elliot riguardo la società. Ecco Angela, avevamo quasi dimenticato l’attrazione che Elliot prova per lei. Ancora il pesce, ed ancora la chiave, una proposta involontaria e inaspettata, tutto ambientato in un ristorante/ufficio organizzato in tavoli a postazioni singole. Raggiungiamo l’apice dello straniamento, vita privata e lavorativa si mescolano così come gli oscuri piani di cambiare il mondo e la vita “normale” tanto auspicata nel precedente episodio.
La perplessità lascia il posto all’incanto quando parte “Queen” di Perfume genius; ci troviamo alla Fsociety con Angela, di nuovo i due elementi opposti che si mescolano. Questa volta affiorano le sue paure, la paura del suo mostro, di non voler cambiare veramente il mondo: “It doesn’t fit – Why not – Isn’t it obvious? Yuo’re not Elliot, you’re the…” La rivelazione di Angela si interrompe bruscamente, rivelazione per noi spettatori più che per Elliot, sempre più confuso dai suoi stessi pensieri.

“Is this the face of my only friend? Are you my monster?”

Quando Elliot si riprende Mr.Robot è ancora li. Il gioco di indizi sulla sua vera natura continua, e possiamo dire che arrivati a questo punto, dopo aver raggiunto questi livelli di astrazione, domandarsi se Mr.Robot sia reale o meno sembra abbastanza riduttivo. Ciò che invece è chiaro è che questa serie fa sul serio.

Fa strano vedere i nomi sconosciuti di Adam Penn e Nisha Ganatra rispettivamente sotto le voci sceneggiatura e regia. Il primo è un collaboratore di Ryan Murphy, responsabile del montaggio del celebrato “The normal Heart” di American Horror Story e del prossimo “Scream Queens”, la seconda è una canadese che cerca di sfondare da 15 anni ottenendo per ora pochissimi buoni risultati. Ci pare giusto però menzionarli per il gran lavoro effettuato su questo episodio, che conferma quanto di buono avevamo detto riguardo questo sorprendente Mr.Robot. 5 Porcamiseria meritatissimi e tanti applausi.

5

 


Ricordandovi la splendida colonna sonora che ci accompagna durante il trip di Elliot vi segnaliamo l’altrettanto allucinato video di “Queen” di Perfume Genius, realizzato dall’eclettico Cody Critcheloe con il progetto SSION . Un altro viaggione da incubo, lasciatevi trasportare dai vostri demoni e non perdetevelo.


 

 

Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a Mr. Robot