I Medici2×03 Ostacoli e Opportunità – 2×04 Il Prezzo del Sangue

La stagione dell'amore è arrivata a Firenze e gli abitanti di Palazzo Medici dovranno fare i conti, ciascuno a suo modo, con i propri sentimenti, mentre continuano ad intrecciarsi congiure politiche e inaspettate alleanze.

7.5

Dopo due episodi prettamente introduttivi, dominati dal fascino del nuovo protagonista e dall’evidente cambio di atmosfera dovuto al passaggio da una generazione all’altra, I Medici: Lorenzo il Magnifico sceglie di andarsi a concentrare con maggiore puntualità sulle singole storyline che coinvolgono i diversi comprimari, legandole tra loro in una narrazione corale attraverso il più classico ed efficace fil rouge: l’amore.

È il caso di Lorenzo, al centro di un triangolo che lo tiene sospeso tra il suo primo amore e una donna che ha sposato per convenienza e affari, ma che dimostrerà di avere molto altro da offrirgli. In realtà, a sentire il peso della situazione non sarà tanto il giovane, che nel frattempo si tiene impegnato negli affari politici, bensì le stesse Lucrezia (Alessandra Mastronardi) e Clarice (Synnøve Karlsen), che daranno vita ad un’interessante contrapposizione che ci permetterà di conoscerle meglio ed esplorare più a fondo il loro rapporto con il Magnifico. Entrambe dimostrano una salda determinazione, rivelando in realtà una sostanziale somiglianza: non c’è un dualismo netto, non ci sono un torto e una ragione, una buona e una cattiva fede. A differenza della scorsa stagione, in cui i tradimenti di Cosimo erano affrontati con una prospettiva limitata che prevedeva la colpevolezza dell’uomo e la vittoria morale di Contessina, in questo caso tanto la moglie quanto l’amante sono figure tridimensionali e sviluppate con pari dignità, entrambe spinte da sentimenti comprensibili e con cui il pubblico può empatizzare.

Tuttavia, per il momento il focus è su Clarice e sui suoi tentativi di ambientarsi a Firenze e di guadagnarsi il rispetto che il marito le aveva promesso durante il loro primo incontro. La nuova arrivata a Palazzo Medici diventa così la vera rivelazione di questi due episodi, dimostrando con le sue azioni di avere tutte le carte in regola per raccogliere l’eredità di Contessina – con la quale, sia per caratterizzazione che per aspetto, sorge spontaneo il paragone; sarà compito delle prossime puntate dimostrare che sotto questa immediata somiglianza si nasconde il potenziale per rendere Clarice un personaggio inedito e capace di muoversi sulle proprie gambe. Lucrezia, dal canto suo, può contare sull’impatto che i suoi consigli e il suo affetto hanno avuto sulla crescita e la maturazione di Lorenzo, e il margine di approfondimento riservatole, sebbene minore rispetto a quello dedicato alla rivale, non le impedisce di imporsi agli occhi del pubblico come un personaggio altrettanto interessante.

A proposito di amori proibiti, sembra proprio che la gioventù di Palazzo Medici provi un certo gusto per i rapporti più ardui e sfavoriti alle stelle. Bianca de’ Medici (Aurora Ruffino), sorella del Magnifico, è l’amante sfortunata per eccellenza, protagonista di una storia d’amore che non ha nulla da invidiare a quella dei veronesi Romeo e Giulietta con Guglielmo de’ Pazzi (Charlie Vickers). Con esiti fortunatamente più lieti, l’unione tra i due ragazzi riuscirà a superare l’annosa rivalità tra le due famiglie grazie all’intervento di Lorenzo: una storyline secondaria, quella di Bianca e Guglielmo, che da un lato poco aggiunge alla caratterizzazione della ragazza, la quale non si discosta molto da quella figura dal sapore shakesperiano conosciuta nella première, ma che dall’altro potrebbe avere grandi ripercussioni sugli eventi futuri.

GIULIANO: Non è la maschera ad attrarmi, ma quello che c’è dietro.

Anche l’altro rampollo di Palazzo Medici, Giuliano (Bradley James), si caccia in una situazione sentimentale molto rischiosa, avvicinando con sfrontatezza Simonetta Vespucci (Matilda Lutz), già moglie di un influente mercante fiorentino, nonché colei che passerà alla storia come la donna più bella del Rinascimento o, più comunemente, come la Venere ritratta da Sandro Botticelli. Grazie a questa storyline, sicuramente più d’impatto di quella di Bianca, non solo conosciamo meglio il fratello minore del Magnifico, un giovane dal temperamento irrequieto e goliardico ma allo stesso tempo saggio e fedele alla famiglia, che continua a suscitare l’interesse e la simpatia del pubblico e ad arricchire la stagione con una sana dose di fresca spensieratezza, ma assistiamo anche all’ottima rappresentazione dell’inizio di una storia d’amore destinata ad essere resa immortale dall’arte e dalla letteratura.

Con un tale focus sui percorsi individuali dei personaggi primari, la narrazione delle vicende politiche passa quasi in secondo piano, mentre cambia le carte in tavola e prepara la strada a cruciali sviluppi nel rapporto tra i Medici e i Pazzi. Alla base delle trame verticali riguardanti i trattati con Milano e Volterra, dietro le quali in alcuni momenti si fatica anche a star dietro, c’è infatti l’intento di esplorare ulteriormente la rivalità tra lo spietato Jacopo de’ Pazzi e Lorenzo: in realtà, a parte il fugace momento d’accordo a proposito del matrimonio tra Bianca e Guglielmo, le dinamiche tra i due personaggi sono piuttosto ridondanti e banali, rese interessanti solo dall’interpretazione di Sean Bean nel ruolo di antagonista e dalla sapiente risolutezza di Lorenzo, che gli permette di tenersi in equilibrio tra le rigide esigenze della politica e i confini morali che non ha intenzione di superare.

Ben più interessanti, invece, sono le scene tra il Magnifico e Francesco de’ Pazzi (Matteo Martari), che ci permettono di assistere a un’inaspettata evoluzione del loro rapporto, nel momento in cui il secondo sembra allontanarsi dall’odio cieco dello zio verso i Medici e trovare un punto d’incontro con quello che è stato un suo amico d’infanzia, uscendone anche lui con la promessa di un matrimonio. Che questa improvvisa alleanza possa rimanere tale è molto difficile, ma per il momento ha il merito di essersi guadagnata la nostra attenzione, oltre quello di aver reso più sfumata la caratterizzazione di un personaggio apparentemente bidimensionale.

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In conclusione, quelli che ci troviamo davanti sono due episodi più avvincenti dei precedenti, in quanto ci permettono di entrare maggiormente nel vivo delle vicende e conoscere meglio i personaggi introdotti nella première. Di contro, in questo caso si fanno sentire maggiormente quei difetti tecnici che hanno caratterizzato anche la scorsa stagione: in particolare, la massiccia presenza di attori e attrici italiani che prestano la voce a se stessi, con risultati spesso mediocri senz’altro dovuti anche all’inesperienza nell’arte del doppiaggio e che stridono molto con la suggestività della fotografia, ci impedisce di godere appieno della qualità registica della serie.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.5/10

Summary

La seconda stagione de I Medici prosegue con due episodi più avvincenti della première, permettendo al pubblico di conoscere meglio i personaggi che vi erano stati introdotti. Tuttavia, se da una parte abbiamo figure dal grandissimo potenziale, dall’altro alcuni comprimari rimangono fissi su una caratterizzazione poco originale e spesso ridondante.

Porcamiseria

7.5

La seconda stagione de I Medici prosegue con due episodi più avvincenti della première, permettendo al pubblico di conoscere meglio i personaggi che vi erano stati introdotti. Tuttavia, se da una parte abbiamo figure dal grandissimo potenziale, dall'altro alcuni comprimari rimangono fissi su una caratterizzazione poco originale e spesso ridondante.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 8
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