I Medici2×01 Vecchi Rancori – 2×02 Un Uomo Solo

Season Premiere Firenze, 1469. Un attentato dal mandante sconosciuto al patriarca Piero de' Medici riporterà a galla vecchie rivalità destinate a passare alla storia e spingerà un brillante giovane a farsi avanti per prendere le redini della banca di famiglia, diventando uno degli uomini più influenti del Rinascimento.

8.0

Sono passati due anni dalla chiusura di quell’esperimento televisivo chiamato I Medici e Firenze si prepara nuovamente ad accogliere il pubblico italiano e internazionale per una stagione che lo riporterà indietro nella storia al fianco di alcuni tra i più importanti protagonisti del nostro Rinascimento. Già con lo scorso season finale avevamo avuto la conferma della struttura antologica della serie, che torna sui nostri schermi – del pc per chi non ha resistito e ha visto gli episodi in anteprima esclusiva su RaiPlay o televisivi per chi invece ha preferito aspettare la trasmissione in prima visione mondiale su RaiUno – con un nuovo e nutritissimo cast, una nuova sigla e un sottotitolo che è già tutto un programma: Lorenzo il Magnifico (The Magnificent).

Un nome importante, per certi versi quasi pesante, che già ci era stato fatto pregustare alla fine della scorsa stagione, quando una giovane Lucrezia Tornabuoni rivelava di essere incinta e di voler chiamare il nascituro in onore dello zio acquisito Lorenzo de’ Medici, morto per mano dei Pazzi: Vecchi Rancori riprende trent’anni dopo quell’annuncio, nella data del più celebre scontro tra le due famiglie di banchieri, per poi fare un salto indietro di un decennio e cominciare un lungo flashback che ci porta nel 1469: la famiglia Medici è guidata da Piero, invecchiato e ammalatosi di gotta, e ripone nelle mani di suo figlio, il ventenne Lorenzo, le speranze per il proprio futuro, soprattutto in seguito al fallimentare attentato dal mandante ignoto che indebolirà ulteriormente la salute e l’autorità del padre.

La trama dei flashback è incentrata sull’ascesa del nuovo rampollo di Palazzo Medici e sull’acuirsi della rivalità con i Pazzi

Da queste premesse prende avvio la trama orizzontale, che si svilupperà in entrambi gli episodi sempre sul piano narrativo del flashback senza che tuttavia siano date ulteriori specificazioni cronologiche. Stando a quanto documentato dalla Storia circa la scena conclusiva del secondo episodio, tutto dovrebbe svolgersi entro lo stesso 1469, ma i leggeri anacronismi o lo stravolgimento di alcune biografie generano un accumulo di eventi poco credibile e spesso confusionario: tuttavia, come ci ha insegnato la prima stagione, non vale la pena lasciare che la massiccia – e sicuramente non sempre necessaria – infedeltà storica ci impedisca di godere a pieno di questo prodotto e l’unica soluzione è accettare di dover talvolta sospendere l’incredulità o mettere da parte le conoscenze storiche per lasciarsi invece trasportare dalla finzione della serie.

Oltre allo sviluppo della trama, incentrata sull’ascesa del nuovo rampollo di Palazzo Medici e sull’acuirsi della rivalità con i Pazzi, a prevalere in entrambi gli episodi è, ovviamente, l’introduzione dei personaggi e delle dinamiche che domineranno la scena nel corso della stagione. Alcuni, come i già citati Piero e Lucrezia, sono delle vecchie conoscenze rese inedite dal passare degli anni, dal cambio di status e dalla conseguente evoluzione personale; ma la curiosità maggiore era di certo indirizzata verso la nuova generazione, che non tarda a regalarci alcune soddisfazioni. Il giovane Lorenzo, ad esempio, dimostra sin da subito di sapersi reggere sulle proprie gambe: il suo subentro a Cosimo nel ruolo di leader  – tanto della famiglia quanto della serie stessa – avviene naturalmente, senza suscitare rimpianti. Anzi, il nuovo protagonista, un giovane carismatico e risoluto, dalla mente arguta e dal cuore nobile, amante dell’arte e della filosofia proprio come il nonno paterno, riesce almeno per il momento a mettere in ombra il personaggio di Richard Madden.

-A cosa sta pensando la tua mente straordinaria?
-Mi chiedo se sia necessario alcune volte fare del male per fare del bene.

Difatti, senza nulla togliere alla costruzione di Cosimo, resa sicuramente più difficile dalla necessità di partire quasi da zero in assenza di basi storiche sufficienti, la caratterizzazione di Lorenzo si fa forte, oltre che della credibile interpretazione di Daniel Sharman (Teen Wolf, Fear The Walking Dead), anche del fascino che aleggia intorno al suo corrispettivo storico nell’immaginario collettivo e dell’importanza che la figura del Magnifico ricopre nel panorama rinascimentale italiano. La scrittura illuminata della caratterizzazione dei personaggi, inoltre, investe anche altri comprimari quali Giuliano e Bianca de’ Medici, che insieme al fratello si preannunciano protagonisti delle storyline dal potenziale più alto; è ancora troppo presto invece per esprimere un giudizio su tutti gli altri personaggi, da Sandro Botticelli a Lucrezia Donati e Jacopo de’ Pazzi, che per il momento ancora non riusciamo ad inquadrare con precisione, anche se le premesse sembrano essere delle migliori.

Questo anche grazie al già citato fascino che nell’immaginario collettivo ricopre non solo le figure storiche cui sono ispirati, ma le stesse vicende in cui si muovono, vicende che sembrano nate per essere raccontate tramite una narrazione epica e avvincente. In realtà, per il momento la sceneggiatura si muove con cautela, con il duplice risultato di privare il racconto di quella patina “favolistica” ed edulcorata con cui solitamente lo si immagina e di proporre spunti molto simili a quelli che erano stati alla base della scorsa stagione: una ridondanza che per adesso è assolutamente comprensibile, dal momento che la storia si ripete e che le situazioni rappresentate erano all’ordine del giorno per la nobiltà dell’epoca, anche a distanza di un paio di generazioni.

La nostra speranza è che questo non impedisca alla seconda stagione de I Medici di trovare la propria strada con originalità e con una marcia in più rispetto al passato, senza tuttavia tagliare i ponti con esso, anche perché apprezzatissimi sono i camei di Contessina e Marco Bello, i riferimenti interni alla narrazione e, soprattutto, la ripresa dei temi principali dell’eccellente colonna sonora curata da Paolo Buonvino; adesso la serie non deve più guadagnarsi l’attenzione o la fiducia del grande pubblico e può quindi osare maggiormente e aspirare a soddisfare quelle ambizioni internazionali con cui era stata prodotta.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
8/10

Summary

Un ritorno in grande stile per I Medici, che getta delle ottime basi per questa seconda stagione introducendo personaggi affascinanti che sembrano reggere alla perfezione il confronto con i loro predecessori, mentre si muovono in vicende non inedite ma sicuramente degne di essere approfondite.

Porcamiseria

8

Un ritorno in grande stile per I Medici, che getta delle ottime basi per questa seconda stagione introducendo personaggi affascinanti che sembrano reggere alla perfezione il confronto con i loro predecessori, mentre si muovono in vicende non inedite ma sicuramente degne di essere approfondite.

Storia 7 Tecnica 8.5 Emozione 8.5
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