La strada verso la comprensione è lunga e tortuosa, come tortuosa è la strada verso un pieno superamento delle proprie inconsapevoli lacune affettive. Virginia rompe il muro della realtà illusoria che si era creata fingendo di essere sposata con Dan Logan; grazie ad un incontro semi-fortuito Bill scopre le menzogne di Virginia, e cerca di avvicinarsi a Libby come mai aveva fatto in diversi scialbi anni di matrimonio; Libby sfrutta la ritrovata emancipazione a suo vantaggio, diventando un uragano inarrestabile. Nella catena di relazioni causa-effetto di Masters of Sex, i nuovi assistenti Art e Nancy e i nuovi pazienti fanno la loro parte, spingono i tre protagonisti verso decisioni fondamentali, per una volta abbandonando il cinismo e verso una più sana riconciliazione.
Segreti di Pulcinella
I due grossi segreti introdotti a inizio stagione – il non-matrimonio di Virginia e il matrimonio aperto di Art e Nancy – vengono svelati senza troppi giri di parole. Ad aprire gli occhi a Virginia e a Bill (finalmente abbiamo trovato un senso al plot device delle riunioni AA) è nientemeno che la moglie di Dan Logan, Alice – Judy Greer grazie di esistere. Il meccanismo secondo il quale Dan si stanca delle sue amanti, finendo per preferire il rassicurante focolare domestico, ci era stato presentato nell’episodio Party of Four, senonché stavolta la grossa rivelazione riguarda le modalità della rottura tra i quasi-ormai-ex sposi: Virginia ha auto-sabotato la relazione con Dan, facendosi beccare a letto con un altro uomo.
Sfuggono i parametri che regolano le sinapsi di Virginia, a cavallo tra la perenne insoddisfazione, l’assoluta impulsività – e conseguente pentimento – ma soprattutto la sconfinata e implacabile voglia di cazzo. Ho sempre tenuto toni pacati durante tutte le precedenti recensioni di Masters of Sex, ma per una volta consentitemi di cambiare rotta: tra la rivelazione della rottura con Dan e la cliente alla ricerca dell’orgasmo multiplo, senza contare le one night stand degli scorsi episodi, Virginia sta vedendo più merluzzi del Mar Baltico. A poco servono le telefonate patetiche alla ricerca di un dialogo con Dan, tutto viene messo a tacere da Alice che la tratta con un atteggiamento a metà tra la pietà e la sincera comprensione.
Alice: Surely people like us feel we deserve a certain punishment or these things wouldn’t keep happening. What matters for me is Dan loves me, and I love him.
Bill: No. That’s not love… that’s torture.
Alice è la chiave di volta anche per Bill, incontrato durante una delle riunioni degli AA: la verità viene a galla, ma furbescamente lui decide di non sollevare la questione con Virginia, lasciando sottintendere di averla scoperta solo durante la discussione sui provvedimenti da prendere verso Art e Nancy – ovviamente, Virginia minimizza perché non le conviene rimestare in acque torbide.
Il secondo segreto di pulcinella, già che lo abbiamo introdotto, è la storia tra Art e Nancy, ma passa purtroppo in secondo piano di fronte alle disavventure di Virginia e Bill – e di fronte al caso della settimana. Gli sposi vengono perdonati, a patto che non tengano altri segreti verso i loro capi, e Art ammette candidamente di essere in un matrimonio aperto con Nancy, con motivazioni che saranno chiare solo successivamente. Probabilmente non ci sarà spazio per i flirt tra capi e nuovi collaboratori, ma intuiamo che il loro ruolo sarà ugualmente importante per i meccanismi narrativi di Masters of Sex.
L’unico neo è come gli sposi vengono scoperti: Lester passava per caso con una nuova macchina fotografica con teleobiettivo, e becca in pieno Art e Nancy baciarsi. Poteva essere l’episodio perfetto, non fosse per questo sgradevole deus ex machina.
Tough Love
Per Libby è tempo di mettere in atto gli insegnamenti del gruppo femminista a cui ha aderito, sovvertendo il patriarcato tramite un approccio più diretto con Abe, avvocato arrogante quanto basta e fatalmente coinvolto nel processo per sfruttamento della prostituzione a carico di Bill. Lui scopre l’identità di Libby in quanto ex moglie di Bill solo dopo il loro dialogo telefonico, per dire che a volte la sfiga ci si mette davvero d’impegno.
La ciliegina sulla torta sono i casi della settimana: la donna alla ricerca dell’orgasmo multiplo, per cui la soluzione adottata è creativa quanto basta da risultare estremamente spassosa, vuoi per il ritorno del passato da prostituta di Betty che quasi avevamo scordato, vuoi per la passione profusa da Virginia nella risoluzione del caso – si rimanda ai merluzzi di cui sopra. La coppia in crisi, con una moglie estasiata dalla visione di The Defiler e desiderosa di un’attività sessuale più estrema, e un marito cultore dell’amor cortese. Il sospetto che dietro alla loro disfunzione di coppia si celi una storia personale caratterizzata da abusi e violenze rende Bill particolarmente suscettibile e forse inadatto alla causa, ma soprattutto la strada intrapresa per risolvere il caso ha conseguenze inaspettate e pericolose.
Il Gioco delle Coppie
Fino a quel momento, il segreto di Virginia era stato scoperto solo da Bill e Betty – al momento confermata come unica sana di mente del cast. Ora, grazie ad una festa piccante – in gergo swinger party – a cui vengono invitati quasi tutti, ignari della natura sessuale della serata, anche Art capisce Virginia e il suo passato, ma non solo. (Nota a margine: sarò io a essere con la testa tra le nuvole, ma avrei dovuto capire tutto dalla battuta dei gemelli sulla circoncisione, e invece il mio spirito d’osservazione è peggio di quello di Virginia, capendo tutto troppo tardi).
L’unico a dare forfait è Bill, dovendo badare ai figli – almeno questi erano i piani iniziali – e a un cane troppo vivace. Libby ha la fortuna di non rimanere incastrata nel gioco delle coppie, con tanto di imbarazzo a dover flirtare con sconosciuti e la ricomparsa dell’avvocato Abe: Bill arriva giusto in tempo per portarla a casa e risolvere la querelle parentale.Assistiamo a una metaforica operazione a cuore aperto, con Bill e Libby pazienti ormai consumati dalla sofferenza.
Assistiamo a una metaforica operazione a cuore aperto, con Bill e Libby pazienti ormai consumati dalla sofferenza. La richiesta di Libby ci lascia interdetti, non si può fare a meno di adorare questa emancipazione: è lei ora a tenere le redini, e si merita a pieno titolo un Bill piegato ai suoi desideri. La nota amara di tutta questa situazione è il sentimento nostalgico che lega i due ex: se davvero Bill avesse ascoltato di più Libby, e se Libby avesse alzato la voce sin dall’inizio, forse non si sarebbe arrivati a questo punto.
La scena, a livello grafico, è contemporaneamente divertente (nella parte del rapporto orale preteso da Libby) e disturbante, nell’intimità ritrovata tra i due successivamente. La delicatezza nei gesti spoglia la sequenza dalla tipica patina da show televisivo, rendendola quasi troppo intima per essere guardata senza sentirsi leggermente a disagio.
Art: Your husband loves you, right? What makes you worthy of his love? […] Not your body in bed or your mind at work, but the secret you. The person you don’t want anyone to see, much less acknowledge yourself. A woman who is fucked up, and he loves you anyway. Isn’t that true love?
Virginia viene accoppiata dal gioco con Art – ovviamente lui la sceglie apposta, ma stranamente non finiscono a letto, se non come confidenti, sdraiati sulle coperte e con ancora addosso i vestiti. Entrambi parlano con sincerità delle relazioni interpersonali, Art forzato dall’amore per Nancy ad assecondare il suo desiderio e la sua inferenza per la monogamia, Virginia smarrita in un oceano di falsità, che annaspa in cerca di un salvagente emozionale.
Se la lezione dell’episodio precedente per Bill era sulla dualità amore-tortura, in questo episodio in contrasto si punta sulla purezza dell’amore in quanto capacità di rinunciare alle proprie regole morali per non perdere la persona amata. Lo spettatore può trarre le proprie conclusioni sulla buona riuscita di questa concezione di amore (Art è in evidente difficoltà nel portare avanti una relazione simile, al contrario di Nancy), ma Virginia ha la sua personale epifania, troppo tardi per essere rivelata a Bill, vista la sua riconciliazione con Libby.
Betty: I’m looking for some moral support from the only other homo at this party. Now take the goddamn coat!
Menzione d’onore per Lester, bistrattato al party a causa del suo carattere poco incline al flirt forzato, ma che riesce comunque a conoscere intimamente la cameriera – senza tuttavia riuscire a prendere il suo numero.
Altra menzione d’onore a Betty e al pianista della festa, che riescono a salvarsi a vicenda. Per lui c’è aria di promozione, per noi una nuova occasione per riflettere sul senso di isolamento delle persone LGBT nei tardi ’60, laddove il resto del mondo è libero di divertirsi e scacciare la noia con party dalla dubbia morale.
L’evoluzione dei personaggi e la voglia di sviscerarne minuziosamente i profili psicologici, assieme a diverse grandi rivelazioni – così presto! – sono ciò che rende Masters of Sex un piacere alla vista. Le guest star danno inoltre un sostanziale contributo alle vite di Bill e Virginia, mentre i casi della settimana esplorano sia il lato drama che il lato comedy della serie, accontentando tutti i palati. 4.5 porcamiseria su 5!
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Si informa la gentile clientela che la 4×04 di #MastersOfSex è una delle puntate più belle di sempre
— Anna Carineria (@Pepkins88) October 7, 2016
Le scene Libby e Bill insieme rendono la settimana (e il mese e l'anno) molto meno gravosi. #MastersOfSex
— Ceybermen (@Cey) October 4, 2016
Questa stagione di #MastersofSex procede benissimo, soprattutto nel gestire il rapporto tra Bill e Libby. Speriamo non si perda per strada.
— Alayne (@Immortalover89) October 3, 2016
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