Marvel’s Cloak & Dagger1×03 Stained Glass – 1×04 Call/Response

Tandy e Tyrone come individui spariscono pian piano in questi episodi per mettere il luce il legame che li ha uniti indissolubilmente da bambini. Che loro vogliano o no, che fuggano o si ignorino, la connessione che c'è fra di loro sembra decisa a fargli seguire il suo piano.

6.3

Il primo e il secondo episodio li abbiamo conosciuti come Tandy e come Tyrone, individui con un tipo di percorso e di pensiero diversi, abbiamo scoperto cosa si nascondeva nella vita di ciascuno dei due – ora è tempo che lo facciano loro due.

Mentre Tandy sta cercando una via di fuga da New Orleans, fiduciosa nei suoi nuovi documenti, si ritrova davanti Tyrone, con una pallottola diretta verso di lei. Il ragazzo si rende conto che non ha tirato contro all’uomo che odia da tempo immemore e che ora si trova (in qualche modo) da tutt’altra parte davanti a una ragazza conosciuta ad una festa tempo prima. In un momento della loro vita in cui si ritrovano nuovamente in una situazione difficile, dove stanno per compiere azioni con un impatto enorme sulle loro vite, ricompaiono di nuovo una davanti all’altro, ma ormai non sono più bambini come l’ultima volta che è successo. Si riconoscono, riescono a parlare brevemente ma le loro strade si dividono di nuovo, o almeno tentano di separarsi.

I poteri misteriosi che li hanno uniti da bambini sembrano volerli riunire nuovamente a ogni costo

Ormai sembra un vizio della serie tv, i due personaggi non riescono ad avere un momento tranquillo per parlare e ogni volta che si incontrano finisce che devono correre/scappare/nascondersi. E allora come fare questa volta? La forza che li ha uniti da bambini e che ha dato loro i poteri sembra essere intenzionata a non lasciarseli sfuggire. Incomincia una serie di visioni intrecciate che coinvolgono Tandy e Tyrone che si vedono bambini e scoprono gli aspetti più nascosti dell’animo l’uno dell’altro. Iniziamo da Tandy, la quale dopo l’incidente sale su un autobus per andare fuori città e scappare, o almeno questo è il suo programma. Prima di tutto si ritrova in un campo da basket dove un piccolo Tyrone è insieme al fratello, nel giorno del furto della famosa radiolina che causerà la sua morte successivamente. Tyrone avrebbe voluto che il fratello Billy, fosse rimasto con lui a giocare, ma si sa come sono andate le cose e il senso di colpa del ragazzo per essere sopravvissuto mentre Billy è morto ci fa capire quale sia il problema di Cloak: lui non si sente degno di ricevere.  In seguito vediamo Tyrone che spara a O’Connor, il poliziotto responsabile della morte di suo fratello, arriva la polizia e vediamo il dolore dei suoi genitori, insomma un’occasione in più per Cloak di flagellarsi e di addossarsi nuove colpe. In questo momento però interviene Dagger nel sogno mettendo il suo pugnale sul tavolo delle armi. In mano al ragazzo esso si trasformerà in un paio di manette che potranno consegnare O’Connor alla giustizia. Tyrone ci mostra tutta la sua fragilità e piange la morte di suo fratello, ma forse questo circolo di autocommiserazione può essere finalmente spezzato. Portare O’Connor in tribunale non sarà facile, perché è protetto dal sistema, ma almeno non è più da solo. 

Mi manchi così tanto Billy. Sto cercando di assomigliare a te, ma non ci riesco.

Evita corre nuovamente in suo soccorso. La ragazza ormai sembra aver preso come missione personale lo spuntare nei momenti più opportuni e cercare di aiutare il ragazzo. E questa volta la soluzione è sua zia, il punto forte di questo episodio e, apparentemente, esperta di magia voodoo. Attraverso un bagno purificante consigliato da lei, Cloak sarà in grado di entrare in contatto con Dagger e la vede da piccola, vicino a un’insegna della Roxxon Corp. Vediamo poi lei in una chiesa, con gli uomini che hanno fatto parte del suo passato, da suo padre fino a Liam, che ricevono l’ostia dalle sue mani per poi stramazzare al suol.

Una buona rappresentazione del problema che Dagger cova in sé: è convinta di danneggiare chi viene in contatto con lei. Il viaggio nel subconscio di uno nell’altro in parallelo, mostra in contemporanea due narrazioni diverse ma legate fra di loro: questa scelta di regia è piuttosto complicata da mantenere, in quanto richiede fluidità da un passaggio all’altro e a volte in questo episodio questa fluidità viene a mancare e lo spettatore si trova spaesato, rischiando di non cogliere le due metafore sulla mentalità dei protagonisti, mentre esse sono il cuore della narrazione di questo episodio. Alla fine di questa sequenza, Tandy decide di rimanere in città e Tyrone (dopo aver dato un bacio ad Evita confermando la romance che era nell’aria) riesce a scovarla nella chiesa che usa come rifugio. Nel frattanto ci viene mostrata la zia di Evita con una nuova bambola voodoo che sembra avere le sembianze di Tyrone. Buone o cattive notizie? Dobbiamo aspettare per scoprirlo, ma almeno ora qualcosa di concreto è successo: i nostri eroi sono uno davanti all’altro, possono finalmente parlarsi dal vivo e capire qualcosa l’uno dell’altra, senza passare attraverso visioni complicate. Tutti e due sanno che le abitudini malsane che hanno avuto fino ad ora non li hanno aiutati: i sensi di colpa e le fughe sistematiche non produrranno nuovi risultati, sono loro a dover cambiare e a migliorare.

Questo intero paese sta cercando di uccidermi ogni giorno

Ora si trovano in una situazione unica: sanno tutto del subconscio l’uno dell’altro ma non sanno nulla del contorno, della vita che hanno vissuto. Sembra essere finalmente arrivato il momento di conoscersi, di raccontarsi che vita hanno avuto, che rapporto hanno con i genitori ecc. I due sembrano girarsi attorno e studiarsi come due felini, e qualcosa comincia a cambiare a seguito di questo tanto atteso incontro: Tandy cercherà di affrontare sua madre e di dirle che se vuole risolvere il caso Roxxon, lo può fare con lei ma senza Greg, mentre Tyrone scopre il vero passato di suo padre. Tandy comincia a cercare di indagare su Greg, il nuovo fidanzato/avvocato della madre usando perfino i suoi poteri per la prima volta con consapevolezza, per capire se ha davvero cattive intenzioni o no, ma per fortuna l’unico sogno dell’uomo sembra essere avere una serena vita famigliare. Sembra essere a posto, un vero avvocato sposato si, ma nel bel mezzo di un divorzio. Ed è allora che decide di fidarsi di lui e di chiedergli di prendere parte nell’investigazione sulla Roxxon Corp. Peccato che non sia l’unica a sapere di questo. Qualcuno (e indovinate probabilmente per conto di quale azienda) sembra non approvare l’indagine ed è pronto a uccidere Greg per non fargli continuare le sue ricerche. Tyrone intanto scopre il passato di suo padre, una storia molto meno innocente di quanto uno possa pensare. Ma questo pensiero non è sufficiente per sostituire i sentimenti di vendetta verso  il detective che ha ucciso suo fratello. Per scoprire qualcosa di più, l’unica soluzione che resta è quella di infiltrarsi nella stazione di polizia, ma in questo momento Tyrone sottolinea un punto importante: un ragazzino nero che in America tenta di fare irruzione in una sede di coloro che dovrebbero (in generale) aiutare la legge? Questa scena diventa l’occasione per un dibattito su un concetto accennato solo in parte in Luke Cage. Tandy non vede il problema, ma non solo a causa del suo aspetto fisico, Tyrone si. Avere una pelle dal colore diverso dal bianco non è facile per chi vive qui, e i due finiscono per litigare.

 

 

I sentimenti negativi di Dagger tornano a galla ora più che mai in una tale situazione di crisi: un altro uomo con cui è entrata in contatto è morto, e ora ha litigato con Dagger, sembra che chi le vuole bene soffra a causa sua. Prima suo padre, poi Liam, poi Greg. La ragazza è pronta a farla finita, e a compiere l’atto finale, ma qualcuno non è d’accordo. La vediamo buttarsi coperta di catene nel Mississippi, un destino compiuto, coronato solo dalle sue speranze in frantumi… oppure il secondo tentativo di salvataggio del suo potere. Questa volta però accade qualcosa di diverso. Dagger stessa usa il suo pugnale per spezzare le catene: non vuole più cadere in questo meccanismo, compiangersi non è più un’opzione. Da dove si può partire per cambiare tutto e per venire a capo del problema principale, la Roxxon Corp? Dalla morte di Greg. Una Tandy diversa, consapevole e in pieno controllo dei suoi poteri e della sua vita decide di prendere in mano la situazione.

Alla fine, dopo 4 episodi, siamo riusciti a far iniziare almeno in parte la storia. I nostri due personaggi dopo questo incontro (anche se non del tutto andato a buon fine) potrebbero finalmente tentare di fare squadra contro un nemico comune, peccato che per ora sia inverosimile. Ora i due sono separati per loro volontà personale, e sembra difficile pensare che possano collaborare a breve. La storia fa fatica a decollare a causa della difficoltà nel far fare squadra ai due contro una stessa entità, e quindi si ha sempre una sensazione di stallo. Nonostante la bravura degli attori principali e il finale a sorpresa dell’episodio 4, per andare avanti con la trama abbiamo bisogno di premere sull’acceleratore e di passare all’azione, altrimenti la narrativa rischia di cadere solo su alcuni momenti di incontro/scontro fra i due e poi successivamente una separazione, perdendo così di efficacia.

Porcamiseria
  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.3/10

In breve

Siamo al quarto e episodio e la narrazione procede lentamente considerando il fatto che non è ancora ben chiaro quando gli sceneggiatori hanno deciso di iniziare a far collaborare i due eroi.

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Porcamiseria

6.3

Siamo al quarto e episodio e la narrazione procede lentamente considerando il fatto che non è ancora ben chiaro quando gli sceneggiatori hanno deciso di iniziare a far collaborare i due eroi.

Storia 6 Tecnica 6.5 Emozione 6.5
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