MacGyver1×01 The Rising

MacGyver era una serie cult degli '80 e '90, e tale sarebbe dovuta rimanere, perché questo reboot targato CBS dalla qualità scadente riesce solo a far rimpiangere l'originale. Un pilot dalle mille assurdità, che neanche James Wan riesce a riscattare.

0.0

Ammettiamolo: l’idea dietro questa recensione è stata, ancora prima di guardare il pilot, quella di distruggere il nuovo MacGyver targato CBS, non tanto a causa di una diffidenza legata ai fasti della serie anni ’80 di quelli che “non potrà mai essere come l’originale”, perché a noi dell’originale poco interessa – ricordiamo poco dalla tv di quando eravamo bambini e francamente la voglia di ricordare meglio proprio non c’è -, quanto invece, semplicemente, perché le premesse sono quelle di una serie dalla qualità scadente, dal trailer promozionale ai nomi dei responsabili, tutto sembra suggerire una serie basata sui cliché del genere, quello d’azione, che negli ultimi anni, per le produzioni artisticamente poco ambiziose, è andato sempre più appiattendosi attorno a quei quattro schemi narrativi che tutti conosciamo a memoria, e a delle dinamiche tra i personaggi fatte di battutine ironiche per distrarre dalla banalità del racconto.

MacGyver 1x01 the rising

Che questo MacGyver fosse una “cacata pazzesca” era quindi chiaro, se c’è una cosa che però ogni bravo telespettatore dei giorni nostri direbbe è che prima di giudicare una cosa: va vista, e dunque noi ci siamo buttati senza timori nel pilot di MacGyver, armati di tanta pazienza, pregiudizi, e quel barlume di speranza di essere smentiti data per lo più dal fatto che della regia si è occupato James Wan, apprezzato autore di horror da grande schermo, conosciuto dai più per il fresco Saw – L’enigmista – e per gli ultimi Insidious e The Conjuring.

La prima parte dell’episodio, prima della sigla per intenderci, vuole essere il racconto di una missione finita male che i personaggi poi si porteranno dietro durante la stagione. Ora, in questi 12 minuti ci sono tutti gli elementi per capire perché questa serie è stata scritta e girata a cazzo, e siccome a noi non piacciono le cose fatte a cazzo ma crediamo che anche gli show più spensierati debbano basarsi sulla qualità, vi spieghiamo perché potete (o potevate) anche non perdere tempo con i restanti 40 minuti dell’episodio.

Cerimonia elegante in una fastosa villa sul lago di Como, che però ha più le sembianze di una villa palladiana dei poveri, un giovane biondino parcheggia la sua fichissima automobile davanti alla villa, a caso in mezzo al giardino, d’altronde si sa che trovare parcheggio in Italia è sempre un bel casino; da quello che sembra il retro di un furgoncino allestito con non si sa quanti computer e almeno 5 monitor, (per farli andare ci immaginiamo il gruppo elettrogeno tipo gli stand delle fiere di paese) ci vengono presentate Nikki Carpenter e le sue doti strabilianti, che dal furgoncino illuminato da luci verdi e rosse, – perché evidentemente il fotografo ha pensato di andare sul sicuro abbinandosi col blu degli schermi – rigorosamente di tre quarti rispetto alla camera da presa, controlla in diretta il biondino con una connessione satellitare che neanche la CIA per trovare il peggio terrorista, e alla domanda del giovane riguardante il suo aspetto risponde con uno “Yummi” degno della sua brillante carriera fatta di lauree multiple e rifiuti a Google e Apple, seguono battutine sulla la passionale relazione dei due. Egocentrici e pure arroganti insomma, che siano i cattivi? Naaa, sarebbe troppo originale partire con i cattivi, lo spettatore si troverebbe spiazzato, non sia mai!

MacGyver 1x01 the rising

Jack Dalton invece è il tipo che copre le spalle, ma per noi sarà sempre il tipo di CSI. Si presenta pure lui, il biondino, e scopriamo solo che è più antipatico di quanto sembrava. La missione è prendere una non ben specificata arma da una cassaforte, senza un piano, improvvisando, 007 si trasforma in Mission: Impossible. La facilità con cui diventa invece “possible” è disarmante: la stanza della cassaforte si trova giusto vicino al salone principale, Mac trova quello gli serve incredibilmente nel primo cassetto della prima credenza della prima stanza in cui entra, la guardia che sorveglia la porta lascia immediatamente la postazione solo perché il suo auricolare pare non funzionare 2 secondi, Mac gira un quadro a caso su una parete e scopre una stanza segreta come neanche nel peggior episodio di Relic Hunter. Insomma la fiera dell’assurdo. A questo punto prestiamo più attenzione, perché potrebbe essere un sovvertimento delle noiose regole della verosimiglianza, un’operazione tra il trash ben fatto e la rivoluzione culturale, e invece no: MacGyver è semplicemente brutto.

Insomma il biondino si ritrova, dopo uno dei suoi trucchetti geniali sempre vincenti, in una stanzetta dove una custodia metallica, apribile senza alcuna combinazione, è su un piedistallo al centro della stanza, illuminata da un faretto, – un posto discreto per nascondere un’arma letale – all’interno un cilindretto metallico con una sezione trasparente da cui si intravede qualcosa di luminoso e verdastro, e dio solo sa perché tutte le armi biologiche di questi inscenamenti da quattro soldi vengono custodite in cilindretti illuminati internamente da LED verdi o blu come neanche gli addobbi natalizi sui balconi delle periferie. Scatta un allarme, – sirena lampeggiante rossa, non si sa mai, ci fosse qualche ladro sordo -, segue un po’ di azione, un’esplosione, e colpo di scena finale con tanto di “nooo” urlato al rallentatore, e il nostro eroe che si salva non si sa come da un colpo di pistola ravvicinato e un tuffo dal montaggio sballatissimo nelle acque del lago di Como.

MacGyver 1x01 the rising

Da notare che durante tutta la missione l’unica utilità di Nikki è stata urlare un “Mac, get out of there, now!” quando già l’allarme era scattato, e quella di Jack far partire il suo motoscafo. La regia di Wan è quanto di più banale mai visto, incomprensibile l’inutile split screen che divide lo schermo per inquadrare due volte la stessa cosa, e orribili le scritte sovraimpresse. Volevamo salvare la scena del selfie, per la grande innovazione dell’inquadratura sullo schermo del cellulare, ma non riusciamo proprio a capire perché tutti gli sceneggiatori statunitensi sembrano non accorgersi che nella realtà la gente non sviene per una botta in testa. In realtà abbiamo visto anche il resto dell’episodio, quello che succede è solo una versione più blanda dei 12 minuti iniziali, ad un certo punto però Mac sale su un aereo in corsa dal carrello delle ruote e riesce a farlo atterrare tagliando un cavo col suo coltellino, e allora ci chiediamo per quanti episodi ancora quelli di MacGyver possano andare avanti a prendere in giro gli spettatori così spudoratamente. Offensivo.

0.5

 

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