Legion2×07 Chapter 15 – 2×08 Chapter 16

La lentezza della narrazione comincia ad appesantire la serie, pur non intaccandone le velleità estetiche. Una coppia di episodi che non dice molto ma lo fa molto bene.

6.8

Mentre si rischiara il futuro, il presente dei protagonisti si fa più oscuro, nonostante ogni pezzo stia cominciando ad assumere la propria posizione. Dopo l’assestamento necessario ad approfondire le conseguenze della morte di Amy, la trama orizzontale riparte pur con la consueta lentezza.

Chapter 15

Farouk, mentre cerca di capire perché David abbia in prima istanza deciso di aiutarlo, incontra la Syd del futuro che gli rivela un’incredibile profezia: la sopravvivenza del Re delle Ombre è necessaria affinché qualcuno possa ostacolare il David del futuro, che sarà responsabile dell’apocalisse a venire. I due, nonostante la riluttanza della donna, decidono di accordarsi, dato che la morte di Amy ha spinto il giovane Haller a cercare vendetta verso il suo nemico. Nel frattempo, alla Divisione Tre, Ptonomy è completamente soggiogato dal mostro dell’illusione che l’aveva invaso segretamente, contagiando nella sua follia anche il resto del gruppo ad eccezione di David. Sarà proprio il potentissimo mutante a fermare appena in tempo i suoi amici dall’uccidere l’Ammiraglio Fukyama, vero obiettivo della manipolazione complottistica del mostro.

Ad aprire l’episodio pensa come sempre l’intervento didascalico di Jon Hamm, impegnato a riassumere le “lezioni” precedenti facendole confluire nel panico morale, il disturbo che attanaglia i protagonisti e genera la risposta smisurata a cui assistiamo. Anche in questo caso, come nell’episodio successivo, questo segmento è non solo particolarmente indicativo per leggere correttamente la trama degli eventi, ma anche interessante dal punto di vista formale, con un forte accostamento al Comics Code Authority, l’organo che negli USA degli anni Cinquanta era deputato alla censura dei fumetti, responsabili di deviare l’innocenza dei giovani lettori. Un metatesto ancora più permeante quando si manifesta esplicitamente nel fumetto col Diavolo dagli occhi gialli in copertina.

La contagiosità, che sembra essere un tema ricorrente di questa stagione, si mescola alla manipolazione e alla facilità con cui giusto e sbagliato possono mutare in questo orizzonte.

Farouk: The villain is the hero and the hero is the villain

Altamente significativo è al riguardo il confronto tra lo Shadow King e David, che riprende il tema pirandelliano delle maschere e getta nuova luce sul capovolgimento di fronte che (probabilmente) spetterà ai nostri. Non sembra essere un caso che, nello stesso episodio in cui ci viene descritto come futuro distruttore del mondo, David sfoggi la sua inquietante potenza in diversi modi (dall’alterazione della realtà alla distruzione del mostro dell’illusione).

Ineccepibili i dettagli tecnici, con fotografia splendidamente caratterizzata quasi una protesi dei personaggi, dialoghi da lode e interpretazioni di livello (stavolta è Navid Negahban a rubare la scena agli altri). Rimane tuttavia un’eccessiva lentezza che adesso non ha più la delicatezza narrativa né l’originalità formale degli episodi precedenti: la trama comincia ad arrancare in movimenti fin troppo appiattiti e giochi mentali eccessivi, che andrebbero ridimensionati in favore di un incedere più snello degli eventi.

Chapter 16

All’interno del mainframe, dove viene “salvata” la sua mente affinché non muoia, Ptonomy incontra dapprima Fukyama e successivamente il monaco Mi-Go, da cui riesce a estrapolare la posizione del corpo di Farouk. In maniera non poco inquietante riesce a comunicarla a David, che comincia a organizzare un piano per l’eliminazione dell’avversario. Abbandonato il resto del gruppo al proprio destino (forse), il giovane mutante si dirige da solo verso la bara di Farouk, ma viene prontamente raggiunto da Syd. La donna sta cominciando a manifestare dei dubbi nei confronti del fidanzato, avvertendo che qualcosa non torna. I due si perdono alla ricerca del corpo, mentre Farouk, venuto in possesso di informazioni chiave grazie alla Syd del futuro, è ormai a un passo dal ricongiungersi con se stesso.

L’Unleimelich è, nella formulazione freudiana ripresa in questo episodio, il perturbante, ciò che doveva rimanere nascosto ed è invece venuto a galla. È proprio questo intrigo di segreti rivelati a tenere unite le diverse storyline della puntata: da una parte abbiamo Ptonomy che viola il mainframe e rivela il segreto del monaco; allo stesso modo l’autista di Farouk rivela al Re delle Ombre la posizione del suo corpo. Una posizione che si vela e rivela, come il carattere di David, familiare e al contempo estraneo alla sua innamorata, che comincia a dubitare di lui dando forma a quel futuro che la vede così spaventata.

A Jon Hamm il compito di reinterpretare il mito della caverna di Platone, applicandolo al narcisismo della società contemporanea, incapace di dare reale valore agli altri perché troppo impegnata a specchiarsi sullo schermo di un dispositivo. Le persone diventano ombre, rafforzando il solipsismo su cui spinge la narrazione principale. Non è chiaro, ovviamente, dove voglia andare a parare il piano di David, apparentemente eroe solitario ma che noi abbiamo visto prendere in considerazione il resto del gruppo.

Torna ad avere un ruolo significativo anche Melanie, in disparte praticamente per tutta questa prima parte della stagione. Il suo ritorno in scena, per quanto non originale, è comunque d’effetto e apre a numerose ipotesi sulle strategie di Farouk. La fotografia passa dai toni freddi degli interni della Divisione Tre a quelli caldi del deserto, delegando allo split-screen la rappresentazione di quel senso di solitudine e spaccatura che nel gruppo sta avvenendo.

Non basta in ogni caso il fugace accenno a Xavier fatto dall’autista di Farouk ad accelerare gli eventi, e il difetto riscontrato nell’episodio precedente si manifesta anche in questo, con una puntata dedicata esclusivamente alla ricerca del corpo, senza un approfondimento reale né delle dinamiche tra i personaggi né del contesto che li vede protagonisti.

Porcamiseria
  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.8/10

In Breve

Il comparto tecnico di Legion è sempre stato il fiore all’occhiello della serie, cui si è accompagnato comunque un ottimo corrispettivo narrativo. La lentezza dell’avanzamento delle storyline comincia però a pesare, soprattutto a pochi episodi dal finale e con così poca carne sul fuoco.

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Porcamiseria

6.8

Il comparto tecnico di Legion è sempre stato il fiore all'occhiello della serie, cui si è accompagnato comunque un ottimo corrispettivo narrativo. La lentezza dell'avanzamento delle storyline comincia però a pesare, soprattutto a pochi episodi dal finale e con così poca carne sul fuoco.

Storia 6 Tecnica 8 Emozione 6.5
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