KilljoysKilljoys Season 3: Green Is The New Black

Season Recap La storia legata al mito dei cosiddetti Level Six, dipanata già nella scorsa stagione, muta e assume la forma della più classica lotta per la sopravvivenza del genere umano, destinato ad estinguersi per mano degli Hullen, esseri umani superiori potenziati dal misterioso plasma verde senziente, guidati dalla folle Aneela. Oggi vi parliamo della terza stagione di Killjoys!

6.2

È settembre e come da consuetudine attendiamo già trepidamente la prossima estate; quest’anno però, alla voglia di mare, di sole e di ferie si aggiunge la curiosità di riprendere le vicende dei nostri Killjoys alla luce del cliffhanger degli ultimi minuti di Wargasm, l’episodio che conclude questa terza stagione.

Dopo due stagioni alquanto traballanti, Killjoys trova in questo suo terzo capitolo una sua precisa identità grazie alla piena metamorfosi da guilty pleasure scanzonato fatto di scazzottate e mise seducenti ad una serie con una più robusta trama orizzontale, dai toni senz’altro più sobri e maturi. La storia legata al mito dei cosiddetti Level Six, dipanata già nella scorsa stagione, muta e assume la forma della più classica lotta per la sopravvivenza del genere umano, destinato ad estinguersi per mano degli Hullen, esseri umani superiori potenziati dal misterioso plasma verde senziente, guidati da una folle Aneela, personaggio dalle fattezze identiche a Dutch, introdotto sul finale della seconda stagione. Se di certo non possiamo annoverare l’originalità tra i pregi di questa stagione, l’avere un filo conduttore ben preciso le conferisce quella robustezza che invece era mancata nei capitoli precedenti, in un crescendo di colpi di scena che ne rende molto facile la visione.

L'articolo continua dopo la pubblicità.

 

I nove episodi che precedono Wargasm raccontano di come Dutch e i fratelli Jaqobis debbano farsi portavoce della minaccia rappresentata da Aneela, di renderla palese a tutti, dagli altri Killjoys fino addirittura ai Nove. Quelle puntate ci parlano degli approvvigionamenti, del reclutamento di soldati ed esperti nel campio biotech, fino al finanziamento stesso di questa guerra. Sul fronte opposto assistiamo alle manovre di Aneela, alla sua spietatezza, ma anche alle macchinazioni che vengono messe in atto alle sue spalle. Unica pecca a livello di coerenza, tutto il segmento iniziale su Johnny e la sua avventura in solitario nel mondo degli hackmods alla ricerca di Olli: una divagazione questa che, seppur funzionale al percorso personale del giovane Jaqobis, occupa forse un po’ troppo spazio per quello che poi risulterà essere il suo apporto generale all’economia della stagione.

Killjoys Season 3 recensione

Indubbiamente, però, il faro di questa stagione è rappresentato da Aneela, un personaggio squisitamente dipinto in costante bilico tra la follia omicida e la perenne solitudine cui è stata condannata a vivere, che traspare in ogni singola scena. Il suo legame con Delle Seyah Kendry le conferisce poi quella traccia di umanità che la consegna al cuore dello spettatore. Un doppio lavoro dunque per Hannah John-Kamen, che si trova ad interpretare due personaggi totalmente differenti tra loro, a tutti livelli, mutando mimica e voce all’occorrenza, con un risultato pregevole, tanto da risultare quasi più convincente nei panni di Aneela che di Dutch, vuoi forse anche per la maggiore tridimensionalità della prima, che le permette di poter spaziare maggiormente a livello recitativo.

A livello di caratterizzazione dei personaggi, possiamo poi assistere anche ad uno sviluppo maggiore dei tre protagonisti all’insegna della maturità e della presa di coscienza. Dutch si ritrova a fare i conti con le conseguenze delle sue azioni, finendone per essere schiacciata, un carico aggravato dalle responsabilità derivanti dall’essere colei che ha dato vita a questa corsa agli armamenti in una guerra le cui probabilità di vittoria sono, sulla carta, quasi nulle. Una situazione emotiva, la sua, esasperata dall’inquietante scoperta della verità sulle sue origini e sul suo legame con Aneela, verità che la porterà allo svuotamento e al sacrificio per il bene di tutti.

Killjoys Season 3 recensione

Toccherà a D’Avin prendere le redini dell’esercito messo su per contrastare gli Hullen, dimostrando così la sua fermezza e mettendo in evidenze le sue doti tattiche derivanti dalla sua precedente esperienza nell’esercito. Nondimeno, il dolore di Dutch e la sua netta volontà di immolarsi per contrastare Aneela lo porteranno a farsi avanti ed esprimerle finalmente i suoi sentimenti. E pensate, c’è una sola scena shirtless di Luke Macfarlane in tutta la stagione.

Infine, anche per Johnny viene tracciato un preciso percorso di crescita, rappresentato dalla propria fermezza di uscire dall’ala protettiva di Dutch e fronteggiare le avversità più in prima linea, noncurante dei pericoli. Il sentiero dell’indipendenza per il giovane Jaqobis era già stato battuto a dire il vero nella scorsa stagione, ma evidentemente nelle intenzioni degli autori c’era qualcosa in più da dire, non fosse che però il suo distacco iniziale da Dutch e D’Avin non abbia portato con sé dei mutamenti così visibili, tanto – come già rimarcato – da apparire una parentesi assolutamente superflua.

Promossa a pieni voti, infine, anche la gestione del resto dei comprimari, con una distribuzione dello screentime ben bilanciato, capace di dar fuoco ai vari personaggi che gravitano intorno ai nostri Killjoys senza sacrificarli come invece accaduto nella scorsa stagione. Una coralità che ben potremmo rappresentare con il fotogramma da Ultima Cena prima dello scontro contro gli Hullen in Wargasm.

Killjoys Season 3 recensione

Tra coloro che risiedono nella fila dei comprimari, vanno sicuramente menzionate la già citata Delle Seyah Kendry, in assoluto il personaggio più complesso e accattivante insieme ad Aneela, e la new entry Zeph, nel ruolo dell’esperta biotech che sostituisce prima e successivamente affianca Johnny all’interno del team, importante non solo per il suo fondamentale contributo alla scoperta della verità connessa ad Aneela e Dutch, ma anche perché a lei tocca il ruolo di comic relief di una stagione per forza di cose più seriosa delle precedenti, anche se il tono scanzonato di Killjoys emerge di tanto in tanto nelle battute assegnate a Luke Macfarlane e Aaron Ashmore.

Il bilancio di questa stagione non è però tutto rose e fiori. Dal punto di vista tecnico non ci sono note eclatanti e qualche effetto speciale lascia nettamente a desiderare, così come le scene di lotta: no signori, non basta una pennellata di slow motion per spettacolarizzare una sequenza di combattimento. Per quanto infine consci del contesto della serie, alcuni spiegazioni pseudo-scientifiche richiedono un notevole quantitativo di sospensione dell’incredulità per renderle verosimili.

Porcamiseria
  • 6.5/10
    Storia - 6.5/10
  • 5/10
    Tecnica - 5/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
6.2/10

In breve

Pur non brillando per originalità, la robustezza della trama orizzontale di questa stagione la rende godibile sotto più di un punto di vista, con un crescendo di colpi di scena che rende molto facile proseguire di episodio in episodio. Buono il lavoro su tutti i personaggi principali e non, anche se la menzione d’onore va senza dubbio ad Hannah John-Kamen e la sua caratterizzazione di Aneela, squisitamente dipinta in costante bilico tra la follia omicida e la perenne solitudine cui è stata condannata a vivere. Restiamo in fervida attesa della quarta stagione e dell’incontro di Dutch e Aneela con la famigerata e temibile The Lady. E no, Lory Del Santo non c’entra nulla.

Sending
User Review
7/10 (1 vote)

Porcamiseria

6.2

Pur non brillando per originalità, la robustezza della trama orizzontale di questa stagione la rende godibile sotto più di un punto di vista, con un crescendo di colpi di scena che rende molto facile proseguire di episodio in episodio. Buono il lavoro su tutti i personaggi principali e non, anche se la menzione d'onore va senza dubbio ad Hannah John-Kamen e la sua caratterizzazione di Aneela, squisitamente dipinta in costante bilico tra la follia omicida e la perenne solitudine cui è stata condannata a vivere. Restiamo in fervida attesa della quarta stagione e dell'incontro di Dutch e Aneela con la famigerata e temibile The Lady. E no, Lory Del Santo non c'entra nulla.

Storia 6.5 Tecnica 5 Emozione 7
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuta questa stagione?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo