Serial Freaks ha deciso di chiudere quest’anno regalandovi un nuovo appuntamento con IdentiFreaks, dove i vostri personaggi preferiti prendono il sopravvento su tutto il resto e diventano gli assoluti protagonisti.
Parliamo di Charmed/Streghe, una delle serie più acclamate degli anni ’90 e 2000, che oltre ad essere diventata un vero e proprio fenomeno di ascolti è riuscita ad entrare nel cuore di milioni di persone che, ancora oggi, rimangono legatissime all’incredibile storia delle sorelle Halliwell. Sono passati ben nove anni dalla sua conclusione, ma ogniqualvolta salta fuori mezzo rumor di reunion i social network si ribaltano.
Le otto stagioni della serie hanno saputo dare alla storia un volto sempre diverso e, tra le mille evoluzioni dei personaggi e gli innumerevoli demoni da eliminare, Streghe si è imposta prepotentemente nel panorama televisivo statunitense e non solo – non è un caso se le repliche della serie vanno in onda in Italia da sei anni su ben due piattaforme diverse, Rai e Sky, merito della mai sopita nostalgia verso storia e personaggi.
L’esplosione di Streghe ha dettato criteri e modi del genere, tutti elementi ripresi dalle serie a tema sovrannaturale attualmente in onda, nessuna esclusa. I riferimenti alla serie in altre produzioni mediali sono tantissimi e anche la comunità dei social network discute in un modo o nell’altro della serie, nonostante il tempo passato. Ciò che più di ogni altra cosa è riuscito a far appassionare milioni di telespettatori è l’alchimia tra le protagoniste principali, ed è proprio a loro che sarà dedicato questo IdentiFreaks.
Prue Halliwell
Iniziamo con la sorella maggiore, la forza della famiglia, la tanto amata/odiata Prue Halliwell. Prue è senza ombra di dubbio il personaggio più complesso della serie, un personaggio che, a differenza degli altri, è stato regalato al pubblico a piccole dosi, quasi come se in ogni episodio si scoprisse una sfaccettatura diversa della sua personalità. La sua morte prematura alla fine della terza stagione – ancora oggi oggetto di discussione tra i fan, soprattutto per il trattamento post-mortem del suo personaggio – ha fatto sì che questo percorso alla scoperta della sua persona fosse bruscamente interrotto e che la sua storia fosse conclusa senza un finale degno di nota, causando grande rimpianto a tutti i seguaci della serie.
Prue è il pilastro della famiglia: dopo la morte della madre e della nonna e la fuga del padre ha dovuto fare i conti con le proprie responsabilità e, con estremo coraggio, decide di adempiere a tutti i suoi compiti di sorella maggiore proteggendo le sue sorelle minori. Prue diventa un sostegno morale, un sostegno economico e il mentore delle Halliwell. Tutto ciò compromette inevitabilmente la sua serenitàe la sua felicità: le troppe preoccupazioni ed il peso di un’intera famiglia sulle spalle finiscono col creare attorno a lei una sorta di barriera, che solo l’amore delle sorelle e una maggiore fiducia in se stessa riusciranno ad abbattere.
Scoprire di essere una strega cambia radicalmente la vita di Prue, non solo perché le permette di avere un rapporto più solido con Phoebe (la giovane sorella ribelle), ma soprattutto perché le permette di guardare alla vita in modo diverso. Possedere un potere temuto da tutti e il suo impegno nell’eliminazione dei demoni sono gli elementi che rendono Prue libera di essere se stessa ed imparare ad apprezzarsi.
La forza di Prue è un crescendo che la porta ad affrontare le sue paure più nascoste, ad elaborare finalmente il lutto per la perdita della madre e a cambiare drasticamente stile di vita seguendo la passione della fotografia. La storia d’amore con Andy e un breve flirt con un collega rendono Prue diversa agli occhi del telespettatore, in un percorso di crescita che, fin dove ci è stato possibile assistervi, riesce a vederla fuori dai suoi schemi, mentre abbraccia la propria vulnerabilità.
Piper Halliwell
Piper Halliwell non è solamente il mio personaggio preferito all’interno di Streghe, ma probabilmente il mio personaggio preferito nel mondo delle serie tv, grazie a quello strano legame sentimentale che paradossalmente ti unisce a personaggi che non esistono in questo mondo.
Nel corso delle otto stagioni Piper riesce a ricoprire una vasta gamma di ruoli all’interno delle dinamiche della famiglia Halliwell: inizialmente sorella di mezzo, si sostituisce a Prue nel ruolo di sorella maggiore dopo la sua dipartita, in quanto guida e mediatrice del trio. La sua maturazione da donna innamorata a moglie e madre la rendono unica nella serie e nella famiglia di cui tiene le redini, nella sua costante ricerca di una dimensione personale che in parte confligge con il suo essere strega.
Piper è infatti l’unica che nutre perplessità sulle sue responsabilità per tutta la durata della serie: inizialmente la strega rifiuta il suo dono, sente di non averne bisogno e lo vede principalmente come una maledizione; successivamente, dopo averlo pienamente accettato, continua comunque ad interrogarsi su quale piega avrebbe preso la sua vita se la magia non fosse mai esistita e lo mette di conseguenza in discussione. Piper brama la normalità, ne ha bisogno per sentirsi come tutte le altre donne della sua età, eppure si rende conto che la magia è parte di lei e proprio per questo non potrà mai essere come tutte le altre.
Holly Marie Combs è eccellente nel rendere credibile ogni lato del carattere di Piper, dalla madre ossessiva alla moglie profondamente innamorata di suo marito, dalla strega potente alla sorella più fragile, in un ritratto della donna estremamente legato agli aspetti quotidiani della vita. Il lavoro, la famiglia, la lotta contro i demoni e le paure sul proprio destino sono tutti aspetti della vita di Piper che continuano inesorabilmente a ruotarle attorno, ma che la sorella riesce sempre in qualche modo a gestire e a risolvere.
Il suo è forse il personaggio che arriva dove non è arrivata Prue, con in più uno sviluppo del personaggio meno ermetico e più accessibile rispetto alla sorella maggiore. È infatti questa poliedricità accessibile e dal respiro quotidiano e semplice che riesce a conquistarci dal primo minuto in scena, e ci consente, otto anni dopo, di salutarla come una vecchia amica che siamo sicuri ci mancherà immensamente.
Phoebe Halliwell
Nell’ambito dell’evoluzione dei personaggi, Phoebe Halliwell dovrebbe combattere per il primato all’interno della serie con la sorella maggiore. Il suo passaggio da giovane sorella ribelle alla donna affermata e sicura di sé nelle ultime stagioni è emblematico di questa crescita caratteriale. Elemento centrale della sua vita, diventare una strega segna per Phoebe un nuovo inizio, un’occasione per cancellare gli innumerevoli errori del proprio passato e riabilitare la propria immagine agli occhi delle due sorelle.
Phoebe è la scintilla che tiene viva l’intera famiglia, la sua energia ed il suo umorismo riescono a trasformare anche le situazioni più oscure in qualcosa di diverso. La sorella minore riesce a prendere in mano le proprie responsabilità ed affrontare il proprio destino, andando incontro ad un’inaspettata maturità che le permetterà di fronteggiare gli ostacoli che incontrerà sulla sua strada. È infatti Phoebe che aiuterà Piper a rialzarsi dopo la morte di Prue, avrà la forza di uccidere l’amore della sua vita per evitare che il male si diffonda nel mondo e sarà determinante per l’integrazione di Paige all’interno di una sconvolta famiglia Halliwell.
Sono proprio queste tragiche situazioni che innescano in Phoebe un cambiamento radicale: la donna sembra rinunciare alla possibilità di trovare il proprio lieto fine e decide di buttarsi a capofitto sul lavoro, ottenendo continui successi e una fama del tutto inaspettata, ma sacrificando allo stesso tempo la sua vita sentimentale. Le relazioni di Phoebe non funzionano, sono complicate, ostacolate e intrise di dolore. C’è chi muore, chi non riesce ad accettare completamente la magia, c’è addirittura chi la crede un’altra persona.
Tutti i travagli amorosi e il continuo paragone con Piper e Leo rendono Phoebe incerta sul suo futuro, la portano a chiudersi in se stessa rifiutando quell’amore che solo Coop nell’ultima stagione riuscirà a farle accettare. La dinamicità e la tenacia di Phoebe rendono il suo personaggio unico, la caratterizzano in quanto inaspettato elemento di equilibrio e contrapposizione alla rassicurante presenza delle sorelle maggiori.
Paige Matthews
Il ruolo di Paige Matthews è un molto delicato da trattare, specialmente dopo la morte di un personaggio amato da molti come Prue. È piuttosto naturale che un personaggio di rimpiazzo in un ruolo così centrale possa scatenare moti di disprezzo e risultare impopolare, ma il caso di Paige Matthews non rientra affatto in questa casistica.
La giovane, presentata al grande pubblico come la sorellastra ritrovata nata dall’unione tra la madre delle ragazze ed il proprio angelo bianco, è riuscita in pochissimo tempo ad accaparrarsi le simpatie del pubblico, dando Streghe un volto totalmente nuovo. Sebbene il paragone con Prue per forza di cose è esistito fino alla fine, Paige ha portato alla storia una ventata d’aria fresca, conquistando il pubblico statunitense in un ruolo decisamente lontano da quello ricoperto dalla compianta sorella maggiore. La storia cambia con il suo arrivo , la sua sola presenza come personaggio è ciò che porta Streghe a rivoluzionare completamente il suo assetto e renderlo una serie totalmente differente.
Diventare una strega è per Paige l’occasione della vita. Sebbene si presenti anche lei come una giovane ribelle dal passato difficile, Paige ha una grandissima voglia di imparare il suo nuovo ”mestiere” e, spinta da un’irrefrenabile curiosità, è colei che più di tutte cerca di migliorare le proprie abilità di strega attraverso incantesimi e pozioni, con un’attitudine più positiva alla magia rispetto a Piper. Paige si adegua facilmente alla lotta contro il male, ma soprattutto riesce perfettamente ad ambientarsi all’interno di una casa e di una vita che non le appartiene.
Aiutare gli innocenti diventa sempre di più la sua vocazione più grande ed amplia così la sua duplice caratterizzazione di strega ed angelo bianco. Questo personaggio potrebbe sembrare per certi aspetti banale a causa della sua semplicità, ma al contrario è proprio questa duplicità che ci permette di fare un’introspezione più approfondita della sua personalità e arrivare a capire i suoi punti di vista. Paige non è Prue, l’incredibile distanza caratteriale tra le due è qualcosa di estremamente voluto ed è l’elemento vincente che ci ha permesso di approcciarci a questo personaggio con occhi diversi, riuscendo a farci affezionare anche a quella che avrebbe rischiato di fare la fine della mera sostituta della Halliwell maggiore.
L’universo di Streghe ci ha regalato – e continua a regalarci – intrattenimento e riflessione, mostrandoci come dei personaggi ben costruiti siano sempre il fulcro di una serie televisiva, al di là di scelte di sceneggiatura opinabili. Ogni personaggio è un universo in perfetto equilibrio con gli altri, ed è proprio questo equilibrio a rendere la serie perennemente fresca, nuova, vicina al suo pubblico. Sicuri che Streghe sia già nella storia delle serie tv più iconiche degli ultimi decenni, riponiamo le nostre speranze di un ritorno delle Halliwell nei recenti venti di remake e riedizioni che si affacciano sempre più prepotentemente sull’universo telefilmico e cinematografico. Netflix, ci leggi?
