Non si può parlare del midseason finale di How to Get Away with Murder senza tornare con la mente alla scena più destabilizzante da quattro stagioni e mezza a questa parte. Lo shock value periodico fornito dalla serie è allo stesso tempo croce e delizia del suo apparato narrativo, spesso unico espediente utile a tenere incollato lo spettatore allo schermo; stavolta, coadiuvato da episodi solidi e coinvolgenti a prescindere dal cliffhanger sull’immediato futuro, il gruppo – alla deriva – di Annalise Keating convince a tutto tondo.
Stavolta l’intreccio non ruota attorno al presunto delitto della stagione, ma attorno a grossi eventi cardine quali la class-action di Annalise, giunta ad un decisivo passo avanti grazie all’aiuto contorto di Bonnie, e le indagini di Laurel, pronte a concretizzarsi dopo episodi passati girando attorno alla preda. In questo trafficato binario va a inserirsi il doppio shock della settimana, facendo convergere le due storyline quando ormai il motore del sabotaggio informatico ha già ingranato la quarta.
Il primo, grosso momento risolutivo è la scoperta della vittima, un Simon che gli autori hanno cercato in tutti i modi di intenerire, sperando di farci provare qualche sorta di dispiacere. Un DACA kid dalla sessualità repressa non costituisce di per sé un problema, anzi in altre situazioni sarebbe un’interessante aggiunta alla sceneggiatura; laddove tuttavia l’approfondimento di un personaggio collaterale è relegato alle ultime battute, utile solo al colpo di scena per dare contesto alla situazione sventurata di cui è vittima, il passo falso di Nowalk e soci è lampante.
Simon non ci ha mai interessato granché, e per quanto siano logiche le ripercussioni sui Keating 4, l’incidente goffo probabile causa della sua morte ci lascia esterrefatti per i motivi sbagliati. Il secondo evento destabilizzante compensa – fin troppo – l’idiozia della vittima designata di How to Get Away with Murder, con una Laurel protagonista della scena più intensa e raccapricciante finora vista nella serie.
Il parto anticipato e tutt’altro che sereno di Laurel è una di quelle scene che difficilmente troverà eguali in termini di intensità grafica ed emozionale. È quasi troppo da digerire, ci lascia increduli e ci proietta nello schermo, inebetiti dalla crudezza delle immagini. Le connessioni con il passato di Annalise sono lampanti, ovviamente inserite apposta da autori sadici oltre ogni limite – non per niente la tragedia è spesso magnetica più della felicità – si avverte un nodo allo stomaco a metà tra la nausea e il dolore durante la rianimazione del bambino fuori dalla cabina ascensore.
Il cliffhanger spezza bruscamente il filo che ci lega alla storia, ricatapultandoci violentemente nel mondo reale, impedendoci di assimilare altre importanti connessioni tra i protagonisti, dal sentimento di Bonnie al dolore di Isaac, passando per la mancata proposta di Connor. Eventi così polarizzanti, al limite del salto dello squalo, fanno pensare al resto solo in un secondo momento, a nebbia diradata. Altri impedimenti minori fanno storcere il naso, vuoi la facilità con cui Laurel raggiunge il resto del gruppo alla festa di Tegan, vuoi soprattutto il concatenarsi di flashback e cambi di prospettiva potenzialmente confusionari.
La fortuna di questo midseason finale è l’essere riuscito a farci accapponare la pelle, la sfortuna è che ha dovuto farlo sacrificando in parte la solidità raggiunta coi sette episodi passati. How to Get Away with Murder, in fin dei conti, nonostante una chiusura emozionante ma convulsa, ha giovato della sua ripartenza. Rimane solo da sperare che non si accartocci su se stesso come capitato in passato, ma sappia portare avanti una trama solida e dal giusto grado di complessità.
(Se volete restare informati su tutte le novità e anticipazioni della serie, seguite gli amici di Le Regole del Delitto Perfetto!)
Porcamiseria
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Storia - 6/106/10
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Tecnica - 7/107/10
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Emozione - 10/1010/10
In breve
Il midseason finale di How to Get Away with Murder ci scuote le viscere con un’intensità mai vista. A discapito del contenuto emozionale, l’apparato narrativo perde tuttavia lo smalto acquisito grazie alla solidità degli episodi passati. A mente fredda e a shock assimilato, confermiamo la rinascita della serie, sebbene sia necessario andarci coi piedi di piombo, sapendo quanto poco basti a rovinare tutto.
User Review
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Ma è così complicato ricordarsi di non toccare l'arma del delitto in una scena del crimine? #HTGAWM
— Andrea (@ndrvzz) November 17, 2017
"Live. Live. Live" non era il titolo dell'episodio, ma un incoraggiamento per chi l'ha visto!
Teletrasportatemi al 18 gennaio, SUBITO.#HTGAWM— VeroSha? (@ShaiGunGun) November 17, 2017
Porcamiseria
Il midseason finale di How to Get Away with Murder ci scuote le viscere con un'intensità mai vista. A discapito del contenuto emozionale, l'apparato narrativo perde tuttavia lo smalto acquisito grazie alla solidità degli episodi passati. A mente fredda e a shock assimilato, confermiamo la rinascita della serie, sebbene sia necessario andarci coi piedi di piombo, sapendo quanto poco basti a rovinare tutto.
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