How to Get Away with Murder4×07 Nobody Roots for Goliath

Mentre Connor e Annalise sono alle prese con una class action che diventa un processo ad personam, Laurel, Michaela e Oliver sono costretti a gestire la rabbia di Asher e il coinvolgimento di Frank nel loro piano di vendetta.

7.3

How to Get Away with Murder si concentra, questa settimana, su Annalise e la sua crociata contro i più poveri e maltrattati, con un episodio che diventa un processo al suo passato e al suo problema dell’alcolismo.

In un momento particolarmente turbolento, Annalise dimostra di possedere un forte autocontrollo, prendendo nette distanze dalla persona che è stata e confermando una rilevante evoluzione del personaggio. A ogni colpo, si ribatte non più con la disperazione affogata nella vodka, bensì con la ricerca di aiuto e supporto. Il processo alle streghe diventa un pretesto per ricercare nuove insospettabili alleanze, in una tipica mossa alla Annalise, alla ricerca del nemico del proprio nemico. Un giocare sporco che sembra pressoché giustificato quando utilizzato per una buona azione. E con la partecipazione di un Connor quasi rinato, che si è lasciato alle spalle i rancori nei confronti della sua ex insegnante, e di un Nate quasi spinto a compassione per Annalise, la guerra si vince (con tanto di applausi) e la class action diviene una ratificata realtà.

Tanto aiuto anche da parte di Isaac Roa, sempre più emotivamente coinvolto nel caso di Annalise, con la quale intraprende un rapporto che non può che ricordarle quello con il suo defunto ex marito, e di Bonnie, che pare in apparenza metterle ancora i bastoni tra le ruote, ma che invece ha ben compreso la lezione degli scorsi episodi (per fortuna). Il rapporto tra Isaac e Annalise può dirsi tutto fuorché terapeutico: i traumi condivisi hanno mutato il rapporto in una preoccupante dipendenza, una compulsione a cui è impossibile resistere. Se Isaac riesce a catturare l’attenzione di Annalise grazie alla sua partecipazione al processo, Annalise ci ricade per debolezza, incapace di non interferire nella sfera emotiva di qualcuno che si è spinto a mentire per lei e sembra sinceramente interessato al suo benestare. Cosa più importante, Isaac la fa sentire come se non ci fosse nulla di sbagliato in lei, e per una persona che non può fare a meno di crederlo da sempre è probabilmente la droga più potente. Quando si parla del futuro di questo rapporto, non si può che camminare su una lama di coltello e ci sono i presupposti per strascichi potenzialmente fatali.

Congratulazioni vanno anche a Bonnie, che sorprende con un cambio di direzione molto più maturo. Riconosciuta la dipendenza da Annalise e l’amore che prova ancora per lei, interrompe la fase di negazione e si lascia andare al piacere di contribuire al successo di chi si ama, senza più riserve. Attenzione a un Nate fin troppo spione, che già si è accorto di tutto. Il suo ruolo in questa stagione è ancora poco chiaro; si direbbe che tenga costantemente sotto controllo la situazione nell’ufficio del procuratore, spiando senza dignità Bonnie, alla quale continua a dispensare consigli e perle di saggezza, e interferendo a suo modo nella vita di Annalise, senza un valido motivo.

Le buone azioni sono presto controbilanciate, però, dai piani segreti di una parte dei Keating 4, cui si aggiunge senza convenevoli Frank, al quale bastano le dolci paroline di Laurel per cambiare idea e imbarcarsi nell’impresa più avventata del secolo. Per chi restare in vita sembra quasi sopravvalutato, non conta rubare illegalmente tesserini o distruggere la vita del malcapitato di turno. Vendicare un caro amico, un amante, un ragazzo innocente è l’unico obiettivo. Ma seppur con un nobile fine, fino a che punto è giusto spingersi?

Laurel non ha pressoché alcun ritegno rimasto. Il sospetto attaccamento nei confronti di Frank sembra solo un’altra via per ottenere più facilmente quello che brama sin dall’inizio di questa stagione, l’unica vera ossessione che ha distrutto questo personaggio, riempiendolo esclusivamente di rabbia e bandendo ogni lucidità. Si ha l’impressione che, se anche il bambino fosse di Frank, il sogno di farsi una nuova vita con Wes, una persona lontana dagli omicidi seriali e le azioni illegali sia del padre che del suo ex fidanzato, sia difficile da gettare via. E’ questo quello che più induce a credere che Laurel non voglia realmente ricominciare e rifarsi una vita, ma solo tenere vivo quel sogno con la giustizia in nome del ragazzo.

In tema di relazioni amorose, la soluzione a tutti i problemi sembra essere la menzogna, anziché la sincerità. Nel caso di Asher e Michaela, le bugie di Michaela hanno aiutato a far venire fuori i sentimenti repressi e il bisogno di essere riconosciuto di Asher, che con coraggio le tiene testa e sceglie di perdonarla solo grazie a una vistosa dichiarazione di amore, con tanto di ketchup e abito da sposa schifosamente costoso rovinato. Oliver e Connor, al contrario, continuano a vivere da piccioncini felici, ignorando i problemi della loro relazione. La dichiarazione commovente del finale (che non avrà potuto non toccare anche gli spettatori più cinici) diviene, per Oliver, un momento di consapevolezza. Non è la prima volta che sceglie di agire alle spalle di Connor, col pretesto di proteggerlo – la scusa diventata il cliché del secolo – e stavolta, l’ha combinata più grossa del solito. A repentaglio non c’è più soltanto la relazione tra i due, ma anche l’equilibrio di Connor, che ha appena incominciato a sentirsi completo e con degli obiettivi.

La direzione di How to Get Away with Murder diviene più chiara quando il piano ideato per rovinare il padre di Laurel sta per prendere l’avvio, ed è prevedibile che manchi poco alla partecipazione di tutti i personaggi in gioco, compresa Annalise, che ci dà soddisfazione nel suo percorso di risalita e crescita personale, ma che vediamo nuovamente a pezzi nel flashback settimanale, che non riesce a darci più informazioni, se non quelle che avevamo previsto sin dalla première. Ci tocca soltanto iniziare a fare previsioni più concrete su chi sarà il prossimo ad abbandonare la banda.

(Se volete restare informati su tutte le novità e anticipazioni della serie, seguite gli amici di Le Regole del Delitto Perfetto!)

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

In breve

How to Get Away With Murder conferma la qualità della quarta stagione con un episodio che lascia ben sperare per Annalise, e che procura gatte da pelare ai Keating 4. Qualche personaggio meriterebbe sicuramente più attenzione, e i flashback continuano a limitarsi alle consuete briciole di suspense, ma l’attenzione è alta e il seguito delle vicende non può che essere atteso con ansia.

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Porcamiseria

7.3

How to Get Away With Murder conferma la qualità della quarta stagione con un episodio che lascia ben sperare per Annalise, e che procura gatte da pelare ai Keating 4. Qualche personaggio meriterebbe sicuramente più attenzione, e i flashback continuano a limitarsi alle consuete briciole di suspense, ma l'attenzione è alta e il seguito delle vicende non può che essere atteso con ansia.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 8
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