How to Get Away with Murder3×07 Call It Mother’s Intuition

Dalle storie d'amore alle scene in casa Keating e passando per i rapporti tra alcuni personaggi, anche questo episodio di How To Get Away With Murder non riesce a centrare il suo obiettivo, rivelandosi piuttosto banale, eccetto alcuni sprazzi di genio - e di fanservice - che lo rendono godibile, ma per nulla intrigante.

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Ci stiamo avvicinando sempre di più alla grande rivelazione del midseason finale di How To Get Away With Murder e i nodi stanno iniziando a venire finalmente al pettine, come è accaduto anche nelle stagioni precedenti: continua tuttavia, come detto nelle scorse recensioni, ad esserci qualcosa di fortemente insoddisfacente, che porta lo spettatore ad approcciarsi impassibilmente all’episodio, guardandolo più per un legame affettivo con la serie che per un effettivo interesse in ciò che sta accadendo.

Eh ma c’è il toto-morto da svelare! Dai, seguiteci ancora un po’ che questa metà stagione la chiudiamo col botto!“, risponderebbero i produttori a queste critiche. Peccato che non sia così: difatti, dalle prime puntate in assoluto, la serie si è indirizzata ad un pubblico attento ed intelligente, composto da persone che esigono ben più di un becero escamotage come questo per apprezzare il prodotto.

What a mother would do

Tema centrale dell’episodio è senza dubbio il rapporto madre-figli, che si fa strada sia nel caso della settimana, sia tra le mura di casa Keating, dove – come al solito – ogni personaggio non esita a lamentarsi della sua vita e a far esplodere il proprio rancore nei confronti degli altri.

Per quanto riguarda la prima situazione, troviamo l’appena reintegrata avvocatessa alle prese con un processo che ha i caratteri di un family drama: una madre opprimente e fastidiosa che si avvelena per far ricadere la colpa sui suoi figli, impartendo così loro una lezione circa l’importanza della figura materna. Non che il ragionamento abbia molto senso, ma come scusa per raccontare ciò che segue, possiamo anche accettarlo.

How to et away with murder 3x07

La scena più espressiva dell’episodio è infatti quella che mostra il momento in cui i Keating 5 (tranne uno) si lasciano andare nei confronti di Annalise, urlandole addosso quelle colpe e quegli errori da lei commessi che, nella loro ottica, hanno rovinato le loro vite. La trovata in sé non è per niente originale e sarà almeno la terza volta che si assiste ad una sfuriata del genere in questa serie, ma tuttavia l’efficace regia riesce ad essere di forte impatto, contribuendo a far assumere alla donna il ruolo di capro espiatorio e a marcare ancora di più l’immaturità e la rabbia bollente dei suoi ragazzi.

L’analogia con il caso che il gruppo segue nel corso pro bono non è difficile da intuire: oltre a venir rimarcata più volte dagli stessi personaggi o nuovamente da alcune scelte registiche, ricordiamo tutti le varie scene negli anni passati in cui Annalise rasserenava i suoi figliocci con un ambiguo: <<Let mommy take care of that>>, o in cui i giovani tornavano con la coda tra le gambe alla sua gonnella, pregandola di sistemare i propri casini, ma sempre senza mostrarle un briciolo di gratitudine.

Waiting List

L’unico che si lascia scappare, almeno in questo caso, l’occasione di prendersela con Annalise è Wes, sul quale questo episodio si concentra: in effetti è dall’inizio della stagione che il suo personaggio aveva perso un po’ la sua centralità all’interno della narrazione e forse era anche giusto così, ma questo focus sulla sua figura e sul caso Mahoney era sicuramente necessario.

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Peccato che la gestione di questa vicenda lasci piuttosto a desiderare. Le indagini e la testimonianza sull’omicidio del padre biologico, già viste nella puntata precedente, si rivelano per il ragazzo un’arma a doppio taglio nel momento in cui l’altro sospettato, il suo fratellastro, viene scagionato. Se in quel momento Wes si lascia andare al senso di colpa, pensando di aver messo in pericolo anche gli altri, possiamo ipotizzare che prossimamente cambierà idea e accuserà anche lui Annalise, arrivando a tradirla, come scopriamo a fine episodio: anche qui, un po’ di originalità non guasterebbe, dal momento che in ogni stagione siamo costretti ad assistere a questo malsano gioco mi fido-non mi fido tra lo studente e la professoressa.

Can you feel the love tonight?

Sul fronte sentimentale, grandi passi in avanti per tutti i personaggi: se già nella scorsa puntata Michaela e Asher si erano riavvicinati, in questo episodio l’attenzione è focalizzata sulla neo-coppia formata da Wes e Laurel, che, a detta loro, hanno l’occasione di consumare quell’attrazione che c’è stata dal loro primo sguardo. Okay, diciamo che ‘sta storia del colpo di fulmine regge e non regge, ma comunque la chimica tra i due è sempre stata palpabile e quindi si può pure chiudere un occhio.

Anche per quanto riguarda i Coliver ci sono finalmente degli sviluppi. Non se ne poteva davvero più di vederli provocarsi a vicenda e di ascoltare i discorsi assurdi e incoerenti dell’hacker che, dopo essere stato rifiutato per la sua sieropositività, si rende conto di aver commesso un errore madornale nel rompere con quello che potrebbe considerare il suo soulmate.

I’m a drunk mother

Un’altra figura materna presente nella puntata, seppur con un ruolo decisamente circoscritto, è quella del rettore Hargrove, che ricopre il ruolo di nemica-amica per Annalise e ha il suo momento di gloria durante l’incontro degli Alcolisti Anonimi.

How to get away with murder 3x07

Dal momento che la storyline della Keating difficilmente ci permetterà di assistere a delle scene di sano recupero dell’alcolismo, a meno che la morte della nona puntata non la porti ad aprirsi e a voler rimediare a questa sua addiction, il compito di trattare l’argomento è affidato ad un monologo della rettrice della Middleton, che però risulta decisamente noiosa e poco illuminante in questa scena.

Il rapporto tra le due donne era stato anticipato come un vero e proprio scontro tra titani, ma più si va avanti con la narrazione e più è evidente che in realtà si tratta semplicemente di una inimicizia a livello etico: la Hargrove è assolutamente giustificata sotto questo aspetto, ma dimostra di essere anche un personaggio poco forte e determinato, che non reca poi molta novità rispetto ad altre comparse delle stagioni precedenti.

Dunque, rispetto a non pochi nuclei tematici questa puntata presenta gli ormai consueti cali di originalità di cui How To Get Away With Murder sta soffrendo e l’unica scena davvero degna di nota si rivela essere il già citato confronto tra Annalise e i suoi beniamini: infatti l’identità della persona morta nell’incendio perde di interesse, mentre ne acquista un po’ di più la storyline di Wes introdotta nel flashforward: il puppy della Keating sta davvero tradendo la sua miglior alleata o c’è sotto qualche strano magheggio?

Lo scopriremo nei prossimi episodi, che speriamo vivamente essere più sorprendenti ed interessanti rispetto a questo, che intanto porta a casa appena 2 porcamiseria e mezzo.

2.5

 

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