How to Get Away with Murder3×06 Is Someone Really Dead?

Il ciclico ritorno di Annalise su stessa, il suo rapporto odi et amo con Bonnie, e la figura appesantita di Wes sono solo alcuni tra gli elementi che trascinano con pesantezza How to Get Away with Murder di settimana in settimana. Quanto potrà andare ancora avanti lo show se la narrazione non subirà una scossa in positivo è tutto da vedere.

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Non è nel nostro spirito editoriale essere brutali e taglienti nel recensire una serie TV, specie quando si tratta di una serie con dei buoni precedenti come How To Get Away With Murder, perché crediamo che in linea di massima ogni episodio abbia del potenziale nascosto, da qualche parte. Ogni tanto, però, occorre essere spietati e fare una critica costruttiva, il che richiede lo sforzo di essere impassibilmente obiettivi e di riconoscere il lento e inesorabile declino di uno show.

Agli occhi degli spettatori più pigri e meno attenti a uno stile più ricercato, How To Get Away With Murder potrà sembrare ancora un ottimo show: benché le premesse affinché la serie fosse interessante ci siano sempre state (basta guardare l’ottimo esordio che ebbe due anni fa) e, per un certo periodo di tempo, la maggior parte degli episodi della serie sia sia mantenuta ben al di sopra delle aspettative generali, ad un certo punto qualcosa in questo magico idillio televisivo si è incrinato. Abbiamo già parlato dei punti critici della serie (tanto per citarne uno, la frequente necessità di ricorrere alla sospensione dell’incredulità) nelle recensioni degli episodi delle passate stagioni e non ci siamo risparmiati di esprimere ulteriori perplessità all’inizio di questa nuova stagione: arrivati a questo punto, ci domandiamo se riusciremo a continuare a farlo ancora per molto.

benché le premesse affinché la serie fosse interessante ci siano sempre state […] ad un certo punto qualcosa in questo magico idillio televisivo si è incrinato.

Da due anni a questa parte siamo stati abituati a non aspettarci nulla da Annalise Keating che rientrasse anche lontanamente nei minimi della norma: avvocato sui generis, professoressa sopra le righe e amante volubile, Viola Davis è riuscita sempre a portare sullo schermo un personaggio interessante. A causa di una scrittura forse evolutasi troppo poco, troppo facilona e superficiale, Annalise ricade ciclicamente nella routine dei propri vizi: alcool e cibo spazzatura a parte, sembra radicata in Annalise la necessità di ricorrere a escamotage non sempre legali e credibili per districarsi da problematiche via via sempre più complesse. La parziale mancanza di credibilità, che all’inizio aiutava a rendere più godibile e avvincente l’intero contesto in cui la serie si svolge, alla lunga ha finito per trascinare Annalise in un vortice di nonsense. Che la Keating ritorni sempre sui propri passi non è indice di un attaccamento inossidabile alla struttura del personaggio, ma è sintomatico di una immobilità dello stesso. In questo episodio, infatti, ancora una volta Annalise riesce ad ottenere ciò che vuole con minacce (non troppo) velate, nonostante il caso settimanale la porti ad abbassarsi al volere della Legge e a rispettarla – una delle pochissime volte in tutte e tre le stagioni di How To Get Away With Murder.

How To Get Away With Murder 3x06 Is Someone Really Dead recensione

Sempre fedele a se stessa, Annalise continua ad intrattenere un rapporto burrascoso con Bonnie: entrambe hanno sufficienti motivi per amarsi e odiarsi contemporaneamente allo stesso modo, eppure il loro rapporto non sembra piegarsi di un millimetro agli evidenti dissapori tra le due, anzi sembra sempre uscirne più forte che mai. Nonostante questa descrizione possa gettare una luce di interesse sul rapporto tra le due avvocatesse, in realtà rivela come anche questa relazione sia vittima delle sabbie mobili della narrazione che non permette né ad Annalise né a Bonnie di affrancarsi l’una dall’altra, lasciandole a vomitarsi addosso le proprie frustrazioni e le delusioni a più riprese, in un loop infinito uguale a se stesso.

Tornata da Annalise (ancora) con la prova schiacciante della colpevolezza di Frank, che a quanto pare è seriamente intenzionato a tornare all’ovile con la coda tra le gambe, Bonnie coglie l’occasione per riversare tutta la propria frustrazione su Wes, che a suo dire (e anche nostro, perdonateci un momento di riluttanza nei confronti di quest’ultimo) sarebbe la causa di tutte le problematiche di Annalise. Non solo, Bonnie lo redarguisce con un inquietante “You have no idea of what goes on this house“, lasciando giustamente Wes senza possibilità di replica.

Questa è una delle pochissime note interessanti di questo episodio, seguita solo da un altro momento che vede protagonista Wes: il ragazzo viene attaccato verbalmente ancora una volta, questa volta da Connor, che lo accusa di tutte le disgrazie che sono successe ai Keating 5 e minaccia di ucciderlo, dovesse Wes mai andare a confessare qualcosa alla polizia. I toni si fanno accesi e danno un po’ di grinta ad un episodio altrimenti spento: la scarica di minacce ricevuta da Wes ci ricorda che in How To Get Away With Murder non c’è uno spirito di gruppo vero e proprio, in quanto sovrastato da quello più ancestrale di sopravvivenza a tutti i costi, e che quindi qualsiasi personaggio è passibile di attacco qualora dovesse rivelarsi fonte di pericolo per gli altri.

Data la posizione pericolosa in cui Wes è venuto a trovarsi, è impossibile non pensare che sia andato a costituirsi volontariamente alla polizia a fine episodio, salvo poi scoprire che ancora una volta lo zampino di Frank ha messo al sicuro Annalise, Bonnie e tutti i Keating 5.

How To Get Away With Murder 3x06 Is Someone Really Dead recensione

La terza stagione di How To Get Away With Murder rimane purtroppo ancora ancorata a se stessa: lo scheletro di questo episodio rimane identico a quello dei precedenti, per cui anche questa settimana sono pochi gli eventi degni di nota, in quanto l’interesse ruota tutto attorno alla scoperta del sopravvissuto (fatta eccezione, in questo caso, per la svolta di fine episodio).

Questa settimana abbiamo scoperto che è Asher il fortunato ad essere ancora vita, talmente fortunato che si chiede “Is someone really dead?“. Caro Asher, forse è lo spirito dell’intera serie ad essere morto: noi, da parte nostra, speriamo che i 2 porcamiseria e mezzo che assegniamo a questo episodio non siano il preambolo del futuro epitaffio di How To Get Away With Murder.

2.5

 

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