How to Get Away with Murder3×01 We’re Good People Now

Trascorsi i mesi estivi in relativa tranquillità, i protagonisti di How To Get Away With Murder si trovano alle prese con nuovi misteri, dubbi e interrogativi. Tra salti temporali nel passato e nel futuro, scopriamo che un personaggio potrebbe non arrivare al midseason finale...

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Alzi la mano chi, leggendo il titolo della premiere di How To Get Away With Murder, ha alzato un sopracciglio pensando “Bitch, please“. Questa nuova stagione si apre con l’illusione che sia possibile fuggire dai fantasmi del proprio passato, e che basti una sola estate per pulirsi la coscienza, scaricandosi di dosso la zavorra morale di innumerevoli crimini. Ma chi ce crede, appunto.

Annalise: We’re goood people now, say it to yourself until you believe it.

Se non bastano quattro mesi per diventare cittadini modello dalla fedina penale intonsa, forse sono sufficienti ad aver instillato negli autori un pizzico di realismo, il che non può che giovare ad una serie come questa che ha spesso rischiato di uscire fuori dai binari della plausibilità. Annalise Keating è stata relegata da elemento di spicco del corpo docenti a una meno prestigiosa posizione da ricercatrice, meno dei risultati accademici non proprio eccellenti dei Keating 5, troppo impegnati a ingegnarsi per farla franca ed evitare la galera. Nonostante l’atterraggio non troppo morbido, per la cosca criminale il gruppo sembra essere iniziata una nuova fase di “normalità”.

How To Get Away With Murder 3x01 recensione

Tornano i tanto famigerati flashback di How To Get Away With Murder e ci portano direttamente in medias res, riprendendo le fila della trama da dove si era interrotta alla fine della seconda stagione: dopo aver assistito all’uccisione del suo vero padre, Wes indirizza tutti i suoi sospetti accusando Annalise – non c’è da biasimarlo, visti i precedenti della professoressa. Scopriamo invece che, surprise surprise, Annalise non ha nulla a che fare con l’omicidio (almeno, questo è quello che vuole far credere) e che Frank si è dato alla fuga, sparendo nel nulla – lo ritroviamo poco dopo in un bagno, intento a nascondere le proprie tracce spogliandosi dei vecchi vestiti e del vecchio look (se questo non è fanservice, ditemi voi cos’è).
Tornando a maggio, un incontro tra Laurel e Annalise sancisce definitivamente l’odio che quest’ultima prova nei confronti di Frank – e si sa, l’odio è il più comune movente di omicidi.

A proposito di omicidi, il primo mistero di questa nuova stagione di How To Get Away With Murder è il campus tappezzato da volantini con la foto di Annalise che recitano Killer. Uno scherzo di cattivo gusto o una minaccia, nemmeno troppo velata, di svelare alle autorità la verità sulle avventure illegali dell’avvocato? Continuando sulla falsa riga delle scorse stagioni, la serie non perde tempo per regalare ai telespettatori l’ennesima opportunità di scervellarsi tra dubbi e domande, montando l’interesse per l’identità nascosta dietro ai volantini fino alla fine dell’episodio, con la certezza che non passerà molto tempo prima di scoprirne l’artefice.

How To Get Away With Murder 3x01 recensione

La premiere si prende anche il lusso, in 40 minuti, di sondare la situazione sentimentale tra una delle coppie preferite dai fan di How To Get Away With Murder: dopo aver chiesto e ottenuto un lavoro da Annalise, dopo che questa aveva promesso a Connor di non farlo, Oliver decide che per i due è arrivato il momento di mettere la parola “fine” alla loro relazione. Il motivo della rottura non è immediato, e perciò vale la pena interpretarlo. Oliver sente di essere cambiato da quando ha conosciuto Connor, Annalise e il resto del gruppo: un cambiamento in negativo che non si allinea con le sue idee di morale. A Oliver serve qualcuno che gli faccia cambiare strada e che lo riporti al suo essere precedente. Se Connor si fosse arrabbiato alla notizia della sua espulsione pilotata da Stanford, Oliver avrebbe capito che Connor era ciò di cui aveva bisogno; ma no, Connor reagisce tranquillamente, anzi giustifica le azioni di Oliver, perché ormai non fa più parte dei buoni.
A un primo sguardo, la rottura tra i due sembra campata per aria: senza avvisaglie nella stagione precedente, i motivi addotti da Oliver sembrano decisamente inconsistenti, addirittura out of character, soprattutto se si considera il bisogno di un’interpretazione non immediata per tentare di comprenderli. In una serie che lascia molto spazio all’azione e poco alla riflessione sulla psiche dei personaggi, necessità dettata dal ritmo serrato degli episodi, questa mossa non è molto convincente, e personalmente ci ha fatto storcere il naso.

How To Get Away With Murder 3x01 recensione

Pensando ad Annalise, viene spontaneo farsi una domanda: fino a che punto è possibile giustificare le azioni di una persona?
Negli ultimi minuti dell’episodio scopriamo che la Keating non è esattamente diventata parte della brava gente – quale persona normale nasconde un telefonino irrintracciabile in un portagioie? Soprattutto, scopriamo che Annalise ha assoldato quello che sembra essere un investigatore privato, un vero e proprio hitman per seguire Frank durante la sua fuga, subito assalito da quest’ultimo.
C’era da aspettarselo: Annalise non riesce mai ad allontanarsi totalmente dal richiamo del crimine, esitando tuttavia davanti all’imperativo “Do or die”. Far fuori Frank una volta per tutte o aspettare che sia lui a farlo con lei?

Mentre ancora cerchiamo di capire come si evolverà il nuovo rapporto tra Frank e Annalise, veniamo catapultati in un futuro molto vicino: scopriamo che il cadavere sulla barella che avevamo visto a inizio episodio non è quello di Wallace Mahoney, ma bensì quello di qualcun altro, per cui Annalise si strugge mentre la sua casa è in preda alle fiamme.
Ci risiamo: abbiamo il nuovo delitto di questa stagione. Una novità interessante che vale la pena di far notare è che la vittima di quest’anno verrà svelata di episodio in episodio, durante il corso dei quali verremo a conoscenza dei fortunati sopravvissuti. Via al TotoMorto!

How To Get Away With Murder ritorna con una premiere che non delude: senza troppe pretese, costruisce la giusta cornice di hype e mistero che ci accompagnerà almeno al midseason finale. Senza svelare anticipatamente le dinamiche dell’omicidio di fine episodio, la suspense viene montata passo dopo passo, senza strafare, evitando l’inserimento di escamotage narrativi poco plausibili – cosa che è accaduta spesso nelle due stagioni precedenti. Nonostante la soddisfazione, c’è un però: rimane comunque il rischio, ma questa è solo una previsione, che gli autori si facciano prendere troppo dall’entusiasmo e calchino la mano in fatto di plot-twist poco credibili e sotto-trame inconsistenti, due eventualità molto realistiche quando si parla di How To Get Away With Murder. Il timore è che molte storie secondarie vengano lasciate a sé stesse, come già successo – per esempio, risulta difficile credere che la polizia abbia chiuso le indagini e che tutto sia stato risolto a tavolino, archiviando di fatto tutto ciò che è stato visto nei due anni precedenti.
Per questo motivi, assumiamo i panni della maestrina dalla penna rossa per dire che secondo noi la stagione può partire con 3,5 porcamiseria: le buone premesse ci sono, ma ci aspettiamo un impegno costante.

3.5

 

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