Grey's Anatomy13×10 You Can Look (But You’d Better Not Touch)

Si può costruire un episodio senza la protagonista principale? Grey's Anatomy ci ha provato, e il risultato è quello di una premiere controversa e non del tutto convincente.

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Grey’s Anatomy apre le danze del primo #TGIT del 2017 in maniera poco convenzionale. Non sono ben chiare le motivazioni che hanno spinto gli autori a scrivere questo episodio, che potremmo facilmente definire collaterale, ma chi scrive è convinto che nel suo piccolo riesce a portare a galla luci e ombre di una serie TV così longeva.

Arrivata al suo tredicesimo anno d’età, Grey’s Anatomy può permettersi di mandare in onda un intero episodio senza la benché minima presenza della propria protagonista: fatta eccezione per i voiceover a ricamo dell’episodio, non c’è traccia di Meredith in You Can Look (But You’d Better Not Touch). Pur non essendo questa una novità, la scelta di lasciare in panchina la dottoressa Grey è indice dell’autonomia indiscussa degli altri personaggi, figure a tutto tondo che non sfigurano affatto quando vengono messe in primo piano. Al contrario, la scelta audace di dare più spazio a personaggi che, come Arizona, sono stati relegati per diverso tempo soltanto a qualche ritaglio di scene on-screen, permette agli autori di offrire al pubblico spettatore la possibilità di apprezzarne dettagli della loro personalità fino ad ora mai esplorati.

È il caso della Bailey, che ritorna con una intransigenza immotivata che non si vedeva da diverso tempo: di fronte a una ragazza e agli errori che l’hanno condotta a diventare una criminale pericolosa, Miranda non riesce a nascondere la paura che solo chi è privilegiato può provare. L’incontro con la detenuta diventa un’occasione per farci capire che anche chi si trova ai vertici più alti della fantomatica piramide sociale ha bisogno, di tanto in tanto, di toccare il suolo calpestato dai comuni mortali. Bailey riceve uno scossone interiore non indifferente, comprendendo anche che la verità taciuta non è mai d’aiuto né a chi la nasconde né a chi viene nascosta, e a fine episodio la troviamo quasi cambiata, come se fosse stata colta da una epifania.

Nonostante la speranza che una sorta di epifania colpisse anche Jo Wilson in questo episodio, l’unico contributo dato a Grey’s Anatomy dalla specializzanda è stato quello di paragonarsi maldestramente alla detenuta, raccontando ancora una volta la storia (presunta) della sua vita travagliata.

La presenza di Jo è sì servita a introdurre il colpo di scena finale e ciò che verosimilmente succederà nei prossimi episodi, ma il suo personaggio è diventato fin troppo ridondante: mentre altri trovano sempre e in qualche modo l’opportunità di tornare ad essere narrativamente interessanti, la monotematicità di Jo Wilson fa sfigurare il suo personaggio, qualora paragonato a Miranda Bailey e alle sue molteplici sfaccettature. Non si capisce perché la specializzanda continui a essere una presenza costante nel cast di Grey’s Anatomy quando, di fatto, non apporta nulla di sostanziale alla serie, nel quadro generale della trama.
A differenza di Arizona, che risulta credibile e convincente da sola, il personaggio di Jo non gode della stessa autonomia e lei sarebbe già sparita da un pezzo se la sua storia non avesse orbitato attorno a quella di Alex.

Grey’s Anatomy ritorna quest’anno con un episodio denso di emozioni, con una regia attenta agli scambi di sguardi tra i personaggi e ricca di primi piani per catturare l’aspetto emozionale del racconto a sfavore di quello fisico. Non a caso, viene dedicato ampio spazio alle riflessioni delle protagoniste e ai loro vissuti, sviscerando i loro sentimenti e distraendo l’attenzione dalle procedure mediche in corso.
Nel complesso, però, l’episodio non convince del tutto: essendo una winter premiere ci si aspettava che la storia sarebbe continuata dal cliffhanger del winter finale, ma l’unico esito di questa attesa è un ritorno non risolutivo, che ha finito per spezzare quel poco di tensione che si era creata prima dello hiatus natalizio.
Per questi motivi, 3 porcamiseria su 5 sono più che sufficienti.

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