Grey's Anatomy14×19 Beautiful Dreamer

Grey's Anatomy affronta il problema dell'immigrazione e conclude con la partenza di una della matricole. Lasciamoci alle spalle gli episodi monotematici, tutti sono protagonisti con le loro piccole e grandi storie da raccontare.

6.2

Mettiamo da parte i flirt, i nuovi amori, i viaggi improvvisi in Germania e le crisi religiose che ci hanno accompagnato nelle scorse puntate, Beautiful Dreamer ha un sapore nuovo. Per una volta Grey’s Anatomy decide di lasciare da parte i retaggi del passato e di puntare su tante nuove storie, che trovano ciascuna il proprio spazio all’interno di un episodio corale dal ritmo decisamente incalzante. Beautiful Dreamer non annoia (e purtroppo ormai non è più così scontato) e riesce a trovare il giusto mix tra medicina e vicissitudini personali.

Delle tante storie che si intrecciano al Grey Sloan quella più rilevante riguarda la matricola Bello, che scopriamo essere una Dreamer, ovvero un’immigrata portata negli Stati Uniti quando era ancora bambina da genitori clandestini. Finalmente gli specializzandi non fungono solo da tappezzeria e se fino ad ora la love story tra la Bello e De Luca ci aveva lasciati indifferenti, per non dire annoiati, ecco che il problema immigrazione porta una ventata d’aria fresca e ci piace vedere come specializzandi e strutturati si chiudano a riccio pur di salvare “la matricola migliore“, a detta di Amelia. Buono a sapersi, pensiamo noi, che prima di questo episodio la Bello era nota ai più solo come la stalker/fidanzata di De Luca.

Un semaforo rosso e via, rispedita nel paese d’origine. Ci fa quasi ridere se non fosse una triste verità 

Ci fanno sorridere anche gli escamotage trovati per evitare il rimpatrio che vanno dall’idea del matrimonio (Meredith, cosa ti è saltato in mente?) all’esilarante proposta della Wilson di fingersi morta – Alex non poteva trovare compagna più adatta, ci viene da pensare. A risolvere il problema ci pensa la Yang, sempre presente nonostante l’assenza, che come un Deus Ex Machina arriva ed accoglie la matricola nella sua prestigiosa clinica in Svizzera . Soluzione affrettata certo, ancora ci domandiamo come Meredith abbia preparato tutti quei documenti nel giro di qualche ora, ma ammettiamo di aver gioito al solo sentir nominare Zurigo ancor prima che la Grey parlasse dell’amica.

Ci fa un po’ meno sorridere invece la storyline di Owen. Finalmente avrà (forse) il figlio che tanto desidera, ma c’era bisogno di far passare così tanto tempo per fare domanda di adozione? Certo, avere una compagna al suo fianco che condividesse con lui questa gioia sarebbe stato diverso, ma speriamo davvero che questa volta comprenda di non aver bisogno di una donna al suo fianco per definirsi. Le donne di Grey’s Anatomy l’hanno già capito da tempo tutto questo, toccherà anche agli uomini ora?

Come Owen, un altro uomo che siamo certi sarebbe eccezionale come padre è Alex Karev. Pare aver trovato la propria dimensione a contatto con i bambini, nella convivenza con Jo e nell’amicizia con Meredith e il bad boy che è in lui ha lasciato spazio ad un Alex più maturo, salvo rifarsi vivo nei momenti in cui la situazione lo richiede.

Un altro personaggio di cui abbiamo potuto apprezzare l’evoluzione è April Kepner, che da specializzanda intimorita si è trasformata in strutturata autoritaria. Di alti e bassi – diciamo veri e propri periodi bui – ne ha avuti e sebbene la sua uscita dal suo ultimo periodo di crisi sia stata francamente troppo affrettata e insipegabile (è sufficiente un rabbino in fin di vita per far passare tutto il dolore?), vedendola oggi aiutare la bambina dell’uomo che ha lasciato sull’altare capiamo davvero quanta strada abbia fatto quella ragazza di campagna.

come usciranno di scena april e arizona?

La domanda principale in questi ultimi episodi rimane sempre quella. Se ad Arizona improvvisamente è venuta l’idea di trascolare chissà dove con Carina, il futuro di April rimane ancora un mistero. Le strade possibili sono molte, tra cui quella di un possibile riavvicinamento a Matthew, che speriamo vivamente non accada. Non tanto per i due, che un po’ di serenità se la meritano davvero, quanto perché sarebbe una scelta alquanto forzata nonché affrettata – e di decisioni affrettate ne abbiamo viste fin troppe – oltre che far apparire priva di senso la storia dei Japril. Mancano pochi episodi e ci chiediamo come April possa trasferirsi altrove, presumibilmente con la figlia, senza che anche Jackson abbandoni  Seattle. Forse un finale tragico ci attende? Stile Lexie e Mark, per intenderci. La nostre ipotesi terminano qua, ci auguriamo di rimanere piacevolmente sorpresi a fine stagione.

Porcamiseria
  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 5.5/10
    Emozione - 5.5/10
6.2/10

In breve

Nel complesso sufficiente, il ritmo è buono e l’episodio non annoia. L’emozione, però, è ben altra cosa.

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Porcamiseria

6.2

Nel complesso sufficiente, il ritmo è buono e l'episodio non annoia. L'emozione, però, è ben altra cosa.

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