Grey's Anatomy14×08 Out of Nowhere

Un ospedale letteralmente paralizzato dall'impossibilità di accedere alle cartelle mediche, alle sacche di sangue e ad ogni tipo di tecnologia. Queste le premesse per il midseason finale della stagione numero quattordici di Grey's Anatomy.

6.0

Piazzare un buon episodio da midseason finale dopo l’ottimo episodio numero 300 non era impresa facile per gli showrunner di Grey’s Anatomy, eppure in un modo o nell’altro questo Out of Nowhere riesce a portarsi a casa la pagnotta, pur con qualche sbavatura di troppo.

L’idea di fondo è ottima e in linea con gli episodi di stile catastrofico marchio di fabbrica della serie: il Grey Sloan Memorial Hospital vittima di un ransomware non solo fa collidere le vicende della serie con la più stringente attualità ma ha tutte le potenzialità per conferire quel tono di ansia e terrore per la prossima vittima sacrificale di Shonda da cui siamo ormai ossessionati. Apparecchiature elettroniche fuori uso, l’impossibilità di accedere alle cartelle mediche, alle medicine o alle sacche di sangue, pazienti che devono essere trasferiti ad altre strutture a bordo di un elicottero: gli elementi per un finale ansiogeno c’erano tutti.

Grey's Anatomy 14x08 Out of Nowhere recensione

Se quindi sulla carta l’idea era sicuramente vincente, quella che è mancata è stata l’anima, facendo risultare l’episodio assolutamente sterile dal punto di vista emozionale, vuoi per non-volontà di osare, vuoi per una assurda incapacità di gestire un cast in continuo turnover, che ha come effetto collaterale quello di non poggiarsi sui personaggi storici e al tempo stesso di non riuscire a dare tridimensionalità alle grande quantità di new entry e personaggi secondari, perennemente sterili e/o macchiettistici. Il pubblico di Grey’s Anatomy è composto in stragrande maggioranza da chi si è appassionato alle vicende di Meredith e compagnia a suon di episodi strappalacrime, catastrofi e passioni sfrenate e che continua a seguirne le gesta da ben quattordici anni nonostante più di un passo falso. Negli ultimi anni, però, abbiamo visto avvicendarsi una pletora di personaggi senza anima, incapaci di far presa sul pubblico. Chi vi scrive non sa bene se la causa possa risiedere in un meccanismo fallato a livello di casting o una stanchezza creativa, ma il risultato è che di fatto stiamo vedendo un altro show.

Ergo, a chi vuoi che importi del riavvicinamento tra Arizona e Carina De Luca, dell’arruolamento di Ben Warren tra le fila del corpo dei pompieri, della vita sessuale dell’altro De Luca e della nuova specializzanda, o della storia tra Jackson e Maggie che stenta ancora a prendere vita e priva tra l’altro di qualsiasi tipo di alchimia papabile?

Grey's Anatomy 14x08 Out of Nowhere recensione

Neanche l’autorefenzialità dello show – che in genere si rivela vincente – riesce a sfuggire a tali problematiche. I nuovi specializzandi non hanno né anima né carisma, privi di quella fame da intervento che da sempre li caratterizza, sembrano più topi impauriti che medici con la voglia di diventare la prossima Meredith Grey. Per di più, il celeberrimo discorso della Bailey messo in bocca a Jo risulta davvero ridicolo, più di quanto fosse nelle intenzioni degli autori.

Se fin qui sembra che l’episodio sia tutto da buttare – prendetelo anche come uno sfogo da parte di uno spettatore delle prime ore – in realtà, come detto, Out of Nowhere riesce ad espletare la sua funzione da finale di metà stagione grazie proprio alla storia di base.

La totale dipendenza dalla tecnologia di oggigiorno non solo assume una funzione di messaggio sociale, passateci il termine, ma è anche un pretesto per ridare finalmente spazio alla medicina, una volta che dottori e specializzandi si trovano costretti a farne a meno. I metodi medico-diagnostici di Richard servono a mettere in luce un divario generazionale, tra medici che sanno fare affidamento sulle proprie conoscenze e il proprio intuito, e medici senza dubbio eccellenti ma che sono un po’ troppo dipendenti dalle tecnologie e da ogni tipologia di farmaci immaginabile. E poi c’è Meredith, che rifugge gli onori del suo Harper Avery Award, che preferisce rifugiarsi nella sua sala operatoria, e che torna il brillante chirurgo senza paura quando si vede costretta a cambiare il suo piano operatorio in corsa per l’assenza degli ausili tecnologici e procurarsi il sangue che serve alla sua paziente attingendo alle vene del suo specializzando. In quella piccola sala operatoria batteva il cuore del vecchio Grey’s Anatomy.

Grey's Anatomy 14x08 Out of Nowhere recensione

Anche il finale è infine soddisfacente, complici l’inaspettato arrivo del marito violento di Jo e Jackson e Maggie ricoperti di sangue a bordo di un elicottero. Le premesse per una ripresa con i fiocchi ci sono. Sperando di non essere nuovamente delusi.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 5/10
    Tecnica - 5/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
6/10

Riassunto

Un’ottima idea di base che riesce a ridare spazio alla medicina all’interno dell’economia dell’episodio e che ci regala una Meredith Grey molto simile al giovane chirurgo rampante degli albori. Purtroppo, una cattiva gestione del cast e una certa incapacità di osare privano l’episodio di anima e pathos.

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Porcamiseria

6

Un'ottima idea di base che riesce a ridare spazio alla medicina all'interno dell'economia dell'episodio e che ci regala una Meredith Grey molto simile al giovane chirurgo rampante degli albori. Purtroppo, una cattiva gestione del cast e una certa incapacità di osare privano l'episodio di anima e pathos.

Storia 7 Tecnica 5 Emozione 6
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