Sono ormai diverse settimane che Grey’s Anatomy annaspa a fatica: nonostante gli ascolti siano e rimangano buoni, in via del tutto eccezionale a fronte della longevità della serie, le storie seguono il trend opposto. A dir la verità, sarebbe più corretto usare il singolare, perché di storia ne è rimasta solo una, e questo episodio lo dimostra ampiamente.
Tutti contro tutti
Non c’è anima viva al Grey Sloan Memorial che non abbia almeno un motivo per avercela con un’altra persona: Meredith torna per riappropriarsi del suo trono, in barba a una April che, declassata, non può che tornare a pensare che una carriera lontana da Seattle, questa volta sotto l’ala protettrice e ingombrante di mamma Avery, sia proprio quello che farebbe al caso suo. A proposito di Avery, nemmeno tra madre e figlio sembra più correre buon sangue: Jackson non perde occasione di rinfacciare alla madre il suo comportamento opportunista e la sua presenza prevaricante, e lo fa con parole talmente dure e pungenti da farci pensare che il suo imminente viaggio in Montana sia ben più di una trasferta lavorativa lontano dalle grinfie di Catherine – basta guardare il promo del prossimo episodio per togliersi qualsiasi dubbio (attenzione, attenzione: forse la prossima puntata sarà interessante).
Il triangolo no…
Anche il duo Riggs-Karev è agguerrito come non mai in questo episodio: vittima (di nuovo) il povero DeLuca, i due chirurghi si fronteggiano in maniera poco professionale circa il miglior piano terapeutico da adottare. Che il cuore di un neonato, che i due cercano di curare ciascuno a proprio modo, possa essere la spinta che porterà i due allo scontro per il cuore di Meredith? Questa ipotesi non è da escludere: pur essendo la sua persona, non si può non pensare a un rapporto romantico tra la Grey e Karev, così come è plausibile un ritorno (o inizio?) di fiamma tra lei e Nathan. Questa situazione aggiungerebbe un po’ di pepe alla trama, considerando che andrebbe a complicare, qualora esistesse ancora, il triangolo Grey-Riggs-Pierce.
Una possibile contesa si profila all’orizzonte anche per Arizona e Richard: la coppia più improbabile di amici che Grey’s Anatomy abbia mai visto potrebbe presto venire ai ferri corti, infatti, ora che la Robbins si è lasciata abbindolare dal “nemico” Minnick, che per conquistare la bionda dottoressa sfodera il polacco come arma di seduzione. Ma come? Il trauma causato dalla morte accidentale di un ragazzino sul tavolo operatorio è già passato? Ecco, questo saltare di palo in frasca è tra le cose meno necessarie alla trama in questo momento. Per non parlare della posizione scomoda, dettata dalle esigenze di trama, in cui Arizona si è venuta a trovare. Chi sceglierà? La dottoressa dal fascino slavo o il suo amico un po’ attempato? Scherzi a parte – dateci pure dei nostalgici, ma questa nuova coppia di Grey’s Anatomy sembra davvero campata per aria, per non parlare dell’affronto verso Callie, la cui assenza è sempre più difficile da digerire.
Allo stesso modo, anche l’ennesimo tira e molla tra Amelia e Owen diventa sempre più noioso: il povero Hunt sembra essere destinato a una vita di insoddisfazioni dal punto di vista amoroso, questa volta per via delle paure della Shepherd al pensiero di una eventuale gravidanza e di una vita a fianco del marito. Se all’inizio l’insicurezza di Amelia era perfettamente in linea con il vissuto del suo personaggio, sia quello visto in Grey’s Anatomy sia quello raccontato in Private Practice, adesso è diventato soltanto un diversivo noioso e stantio per allungare il brodo, il che si traduce in una Amelia irrazionale e infantile, decisamente out of character.
Ormai, purtroppo, quando si tratta di Grey’s Anatomy a noi di SerialFreaks viene il blocco dello scrittore: 40 minuti di nulla totale sono difficile da seguire, figuriamoci da recensire. Manca quell’appeal, quello sprone a seguire l’episodio rappresentato dall’interesse suscitato dagli intrecci tra i personaggi e dalle storie stesse. Da 15 episodi a questa parte, tutto questo manca abbondantemente, quindi ancora una volta non ci resta che dare solo 2 Porcamiseria su 5.
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#GreysAnatomy ah beh ci mancava il padre assente di Avery.
Sempre in alto con le nuove trame. Una noia pazzesca pic.twitter.com/6FtxrRIOxl— Fridakahlo1987 (@FridaKahlo1987) March 10, 2017
Webber arrabbiato, Karev arrabbiato, Jackson arrabbiato e Riggs arrabbiato; oggi #GreysAnatomy era uomini sull'orlo di una crisi di nervi!
— Francesca ∞ (@FrancescaNevis) March 10, 2017
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