Grace And FrankieSeason 4 Recap: Racconti di Vecchiaia e di Amicizia

Grace and Frankie stupisce ancora. Giunta alla quarta stagione, la serie riesce a rinnovarsi positivamente, affrontando anche tematiche importanti con la solita vivacità e ironia che contraddistingue lo show. I produttori Howard J. Morris e Marta Kauffman - già produttrice di Friends e che per l'occasione richiama Lisa Kudrow, nota ai più come Phoebe Buffay - creano una serie in cui la Fonda e la Tomlin sembrano aver trovato il proprio habitat naturale.

8.5

A metà tra il riso e il pianto, la quarta stagione di Grace and Frankie è più che mai una dramedy nella narrazione di tematiche impegnative intervallate da situazioni comiche, che conferiscono ad ogni episodio quella giusta dose di leggerezza a cui la serie ci ha abituati. Il tema della vecchiaia si fa spazio piano piano in un climax ascendente, per poi esplodere nelle ultime puntate in tutta la sua complessità. Infatti, se inizialmente era stato affrontato analizzando piccole problematiche personali – pensiamo al quarto episodio, in cui Grace, interpretata da una magistrale Jane Fonda, si mostra senza trucco e senza filtri davanti all’amato -, poi la posta in gioco si alza, passando per i funerali – “tutti ci muoiono intorno!” , compreso Phil, ahimè – per arrivare all’epilogo finale: la casa di riposo.

Toccante, a questo proposito, è il discorso che i figli rivolgono alle due donne, nel tentativo di convincerle a trasferirsi: arriviamo quasi a parteggiare per loro, che comunque sono mossi da preoccupazioni lecite, salvo poi scontrarci con la realtà e capire che, nonostante le difficoltà pratiche, farle rinchiudere equivarrebbe a farle morire prima del tempo. La loro sete di vita va affievolendosi man mano: Grace non mangia più, non può gestire la propria attività e lascia addirittura Nick, mentre Frankie non può dipingere o fare la sua fonduta. Solo quando scappano si respira di nuovo profumo di libertà e come ogni finale di stagione, o quasi, le ritroviamo sole sulla spiaggia. Solo loro due, proprio lì dove tutto è iniziato.

Ogni storia viene inoltre profondamente intrecciata con l’altra macrotematica della serie: l’amicizia che lega le due donne. Più che amicizia, si tratta anche di vera e propria complicità che è cresciuta man mano nel corso degli anni portandole infine a sacrificare la propria libertà per l’altra, quando sono state rispettivamente convinte che per il benessere dell’amica sarebbe stato meglio lasciare la casa al mare. Quella stessa casa al mare “dove abbiamo rimesso insieme le nostre vite” , e basterebbe questo a darci la misura dell’amore che le lega. Non sono più l’una contro l’altra, ma sono alleate ora e fanno fronte comune contro i figli.

La loro amicizia si è evoluta e con lei anche Grace, che in questa quarta stagione è ancora meglio di prima, se possibile: ha capito come stare con Frankie, si è aperta alle emozioni e sebbene continui a tratti a desiderare un vodka all you can drink ormai non è più “quel robot vuoto” che l’amica aveva lasciato. Frankie ha fatto un ottimo lavoro quindi: se prima era lei a prendersi cura – emotivamente, è chiaro – di Grace, ora la donna è cresciuta e riesce sempre più spesso a relazionarsi con i propri sentimenti. Non solo ha accettato la sua amica del cuore con tutte le sue splendide stranezze, ma è riuscita ad accogliere Nick nella sua vita: complici la morte di Phil ed un Robert piacevolmente maturo, che solo dopo il divorzio sembra aver iniziato a conoscere l’ex moglie, Grace si rende conto di non voler perdere un’altra occasione per essere felice e promuove l’amante segreto a suo compagno ufficiale.

Grace and Frankie hanno imparato a convivere, ed ora sono inarrestabili

Frankie invece, è rimasta sempre la solita hippie svampita che conoscevamo: talvolta un po’ too much, è a lei che sono affidate le parti più esilaranti della serie. Mettete insieme la comicità innata e genuina di Lily Tomlin e la scrittura geniale degli autori ed ecco che in men che non si dica sarete Frankie Bergesteinizzati anche voi. Passando per la sua finta morte ed arrivando fino in Messico, rigorosamente senza telefono, entriamo nel mondo di Frankie, tanto surreale quanto affascinante, ma mai banale. Attraverso battute più o meno spiazzanti – e sempre indiscutibilmente esilaranti – la stravagante 70enne è in grado di affrontare situazioni difficili con una maturità emotiva che riserva a quei momenti più delicati che la richiedono, come l’incontro con una sorella dimenticata per troppo tempo – e che, francamente, ci piacerebbe rivedere – o la rottura sofferta, ma inevitabile con il fidanzato Jacob. Tanto sembra essere superficiale – e maledettamente divertente – nelle faccende pratiche quotidiane, tanto riesce a scavare a fondo nei propri sentimenti, e spesso in quelli altrui.

Sebbene i personaggi più sfaccettati, complessi e riusciti siano Grace e Frankie – e non per niente lo show porta il loro nome – anche gli altri membri della famiglia assumono sempre più forma rispetto alle stagioni precedenti. In particolare Sol, Robert e Brianna vengono promossi a coprotagonisti della serie, mentre tutti gli altri, nonostante anch’essi abbiano acquisito piano piano una propria individualità, ancora non sono in grado di sostenere autonomamente un’intera storyline. Consideriamo Brianna, il personaggio più cinico e divertente tra i coprotagonisti, nonché una Grace in fieri nonostante i continui battibecchi con la madre: è cresciuta molto in questa quarta stagione insieme – e grazie – al compagno Barry. Che stia seguendo anche lei le orme della madre ed imparando a convivere, almeno in parte, con i propri sentimenti?

Non ce n’è per nessuno: le scene veramente esilaranti ed emozionanti sono appannaggio esclusivo della Fonda e della Tomlin

Discorso a parte riguarda Robert e Sol, che in questa quarta stagione si trovano ad affrontare una crisi matrimoniale, causata forse dalla routine, forse da interessi diversi, forse inserita con l’unico scopo di dare anche a questa coppia una storia indipendente da quella delle ex mogli. E’ chiaro che i due uomini non reggono il confronto con la controparte femminile della serie e le loro vicende risultano in generale lente, e mai pienamente interessanti. Non ce n’è per nessuno: le scene veramente esilaranti ed emozionanti sono appannaggio esclusivo della Fonda e della Tomlin – e perché no a volte anche di June Diane, che interpreta Brianna -, che con il loro talento innato oscurano loro malgrado gli altri protagonisti.

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Analizzando ora qualche aspetto un po’ più tecnico, si può dire che la serie è ampiamente promossa anche sotto questi punti di vista. Oltre a sottolineare l’eccezionale lavoro delle costumiste che con la scelta degli abiti riescono a conferire alle protagoniste quel qualcosa in più che permette di delinearle ancora meglio, particolare attenzione richiede la colonna sonora. Da ben quattro anni i produttori, o chi per loro, ricercano accuratamente le canzoni che meglio si adattano alla scena sullo schermo, partendo dai grandi classici del passato (con Frank Sinatra, con la romantica Samba e Amor, utilizzata più volte, e con l’indimenticabile – letteralmente, nel caso di Frankie – Kenny Loggins) per arrivare al pop più moderno con The Passenger e Stuck in the Middle With You, la sigla che fin da subito è entrata in testa a tutti noi, passando talvolta anche per il rap di Push, sulle cui note le due donne escono da casa degli ex mariti al termine della seconda stagione, dopo la memorabilissima scenata davanti alla famiglia.

tra abiti ricercati e accurate colonne sonore, Grace and Frankie è un gioiellino di Netflix

Non solo costumi e canzoni, la quarta serie propone un’innovativa, e molto ben riuscita, tecnica narrativa basata sull’alternanza di comico e drammatico in tempi serratissimi. Prendiamo ad esempio l’episodio in cui Grace si trova al funerale con Robert, mentre Sol e Frankie mangiano tacos durante una loro gita un po’ sopra le righe. Durante il racconto, in particolare sul finale, la prospettiva si sposta dall’una all’altra scena in modo spiazzante tanto che non si sa più da che parte stare e se sia giusto ridere o piangere. Se a primo impatto potrebbe sembrare una scelta azzardata con il rischio di distanziare lo spettatore dalla finzione narrativa, il risultato finale è in realtà l’opposto. Lo spettatore si ritrova inaspettatamente più coinvolto ed attento e quest’angolazione dissacrante lo aiuta a mettere non solo più in prospettiva, ma paradossalmente anche più a fuoco le tematiche affrontate in contemporanea.

Su queste note quindi, non si può che concludere che Grace and Frankie è un vero e proprio gioellino di Netflix, che ancora dopo quattro stagioni sa rinnovarsi in modo positivo, addirittura meglio di come aveva fatto lo scorso anno. Riesce a non annoiare, giocando su battute conosciute, ma mai scontate – come l’alcolismo di Grace o le uscite spiazzanti e geniali di Frankie -, dosate attraverso tempi comici giusti, senza però perdere di vista tematiche importanti. Non ci resta che aspettare la quinta stagione, che ha molte cose da spiegarci. Che fine faranno le nostre due eroine? Riusciranno a riconquistarsi la libertà? Davvero la casa è stata messa in vendita? Che sia (è una rassicurante ipotesi trovata sui social) Nick l’acquirente?

In attesa di rispondere a queste domande vi lascio con una citazione che per me rappresenta la vera essenza della serie.

Sheree: Sapete quanto siete fortunate ad essere amiche?

Grace: Sì, penso di sì.

Frankie: Sono fortunata, sono molto fortunata.

Sheree: Ho avuto tante amiche nella mia vita, ma non ho mai avuto una Grace o una Frankie.

Porcamiseria
  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
8.5/10

In breve

Un fiore all’occhiello di Netflix. La serie ha saputo rinnovarsi: alle tematiche impegnative è stata data la giusta profondità, pur mantenendo i toni comici che la contraddistinguono. Jane Fonda e la comicità esilarante di Lily Tomlin fanno il resto.

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8.8/10 (5 votes)

Porcamiseria

8.5

Un fiore all'occhiello di Netflix. La serie ha saputo rinnovarsi: alle tematiche impegnative è stata data la giusta profondità, pur mantenendo i toni comici che la contraddistinguono. Jane Fonda e la comicità esilarante di Lily Tomlin fanno il resto.

Storia 8 Tecnica 8.5 Emozione 9
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