Una coppia di episodi dedicata alla storyline di Nathaniel Barnes, capitano del GCPD infettato dal sangue della defunta Alice Tetch. L’uomo si troverà a fare i conti con voci del suo passato mai sopite, che lo porteranno a trasformarsi da integerrimo paladino della legge ad assassino vendicativo.
Sangue amaro
Barnes non riesce più a contenere gli effetti del sangue di Alice, e alla sola vista di un criminale comincia a dare di matto, passando al lato oscuro della Forza e facendosi giustizia da sé. Comincia così una carriera da vigilante assassino, tenendo all’oscuro di tutto il reintegrato Jim Gordon e tutto il resto del dipartimento. Il detective deve affrontare intanto le conseguenze della sua relazione con l’ex Lee Thompkins, poiché lavoreranno nuovamente fianco a fianco. Edward Nygma continua la sua storia d’amore con Isabella, l’incredibile sosia di miss Kringle, suscitando ancora di più le ire del Pinguino, innamorato non corrisposto dell’Enigmista. Nonostante le minacce di Cobblepot, la bibliotecaria non rinuncia ad Edward, aiutandolo a superare il traumatico ricordo dell’omicidio di Kristen, ma, purtroppo per lei, Oswald troverà il modo di toglierla di mezzo. Blood Rush è fondamentalmente un episodio sull’inevitabilità del ritorno dei propri demoni quando gli si è lasciato uno spiraglio di porta aperta: Barnes porta in sé il tragico omicidio di un terrorista avvenuto in Iraq per mano sua, quando ha imparato il valore della legge e cominciato a puntare su una carriera senza macchia. Il contrappasso è evidente nella sua personale discesa agli inferi.
Nygma rappresenta in questo un barlume di speranza, grazie all’aiuto di Isabella, senza la quale non sarebbe riuscito a superare l’orrore della sue mani sporche del sangue della donna che amava. Un capovolgimento di ruoli, quello tra il criminale e il capo della polizia, che getta luce sull’importanza dell’avere qualcuno con cui dividere il peso del proprio passato. Da questo punto di vista Jim si muove su un terreno accidentato, complicato dalla tensione continua con Lee ma soprattutto col suo nuovo fidanzato, che non esita ad assestargli un bel destro.
In The Executioner fa il suo ritorno Ivy, che, inseguita da misteriosi assassini per aver rubato una collana, raggiunge Selina e Bruce, coinvolgendoli nella sua nuova vita. Barnes, messo alle strette da Gordon, lo sequestra e tenta di ucciderlo, ormai in preda alla follia e vestendo i panni di Judge, una sorta di Punisher in salsa DC. Jim riuscirà a liberarsi e a mandare ad Arkham il suo ex capitano, non senza aver prima dimostrato, in diversi momenti, una capacità d’organizzazione degna di un leader. Sconvolto dalla morte di Isabella, Nygma capisce che si tratta di un omicidio ma sospetta erroneamente, fomentato dal Pinguino, di una vendetta di Butch.
L’episodio chiude il cerchio aperto nella puntata precedente, sottolineando ancora una volta l’importanza di una figura di conforto nei momenti di necessità. Questa coppia di storie però pecca nel ripresentare argomenti già trattati, come quello della tentazione del male sull’eroe buono; Jim Gordon ha affrontato questo percorso la scorsa stagione, uscendone vincitore, Barnes invece cede, indebolito dal sangue di Alice. Ciò non toglie il retrogusto di déjà vu che sottende entrambi gli episodi, penalizzati anche da una stanchezza di fondo dovuta alla lunga periodizzazione dello show.
L’amore rende scemi
Ed, una volta eri intelligente #Gotham
— awake my soul 🍂 (@xUndermyskin_) November 17, 2016
Alcol a fiumi (per festeggiare, ovviamente)
Ora firmiamo una petizione per Bullock a capo della polizia di gotham #Gotham
— Marygrace; tizia o’brien (@stilesisahero) November 15, 2016
Ciao Isabella, insegna agli angeli a gridare aiuto quando si è chiusi in macchina in un posto isolato #Gotham
— Miss Peanutbutter (@blaadyhell) November 15, 2016