Gomorra3×01 Episodio Uno – 3×02 Episodio Due

Season Premiere Mentre Genny Savastano è pronto a diventare il nuovo Re, non mostrando rimorso per la perdita del padre, Ciro l'Immortale crolla sotto il peso delle sue colpe e perdite. La première della terza stagione di Gomorra illustra bene le linee guida del nuovo plot building, soddisfacendo, ma allo stesso tempo, disorientando lo spettatore con scenari inediti.

7.0

Episodio Uno

A fine do juorn sta tutta cca…

La terza stagione di Gomorra inizia con una delle scene più iconiche della serie: Pietro Savastano inerme sullo sfondo marmoreo di un cimitero, coperto dal rosso vivo del sangue. Il cromatismo simbolico, la colonna sonora, la potenza delle immagini sono elementi che rievocano tutto quel groviglio emotivo legato allo scontro finale tra Ciro e Pietro e alla fine evidente di un capitolo importante della storia. Non si poteva non ripartire da qui. Anche se la première non rappresenta la confusione e lo sconcerto a livello generale e sociale che tale evento provoca, la morte di Don Pietro diviene la cifra identificativa del nuovo percorso di Genny e Ciro, nonché la causa principale di due piani di conoscenza. Da una parte Malammore e tutti gli altri che temono addirittura l’ira di Genny e cercano vendetta per il loro boss, dall’altra l’onniscenza che noi spettatori condividiamo con Genny e Ciro. I due piani si incroceranno solo alla fine dell’episodio, quando Ciro, con l’alleanza di Genny, ucciderà Malammore, vendicando sua figlia, e Genny confesserà ad Azzurra la sua responsabilità nella morte del padre. Tutto l’episodio è incentrato su questo meccanismo del sospetto, su questa tensione tra Malammore che diffida dell’inesistente cordoglio di un figlio per la morte del padre e Genny che finge, in modo poco credibile, di voler uccidere Ciro.

gomorra 3x01

La morte di Pietro è posta in primo piano, solo in correlazione al dolore di Patrizia, che, rifiutando di lavorare per il sistema, è l’unico personaggio che compie quei gesti rituali successivi alla perdita di un caro: l’ultimo saluto, le lacrime trattenute ma evidenti, la consegna dell’anello, la scelta del vestito. Genny, invece, accanto al cadavere del padre, non perde occasione per affermare se stesso e la propria nuova supremazia. Nell’ultimo discorso ad Azzurra, dalle sue parole non si evince nessun rimorso, nessuna incertezza, ma solo la sicurezza che tale gesto era necessario per non essere più l’eterno secondo, “il figlio di”. Ma già sappiamo quanto Genny sia stato incompetente al tavolo dei “grandi”. Il repentino passaggio dall’ingenuità adolescenziale alla violenza sanguinaria gratuita ha reso il suo personaggio privo di una solida struttura caratteriale, imprigionandolo in una sete di potere che lo acceca e, allo stesso tempo, lo esaspera.

gomorra 3x02

Per quanto riguarda Ciro, ottima la scelta di un suo allontanamento. La consapevolezza di aver ucciso sua figlia, di esserne il primo responsabile, il senso di colpa per Debora e gli amici persi sono i fattori che acuiscono la sua crisi esistenziale, evidente già nella precedente stagione. Il suo aspetto trascurato e gli abiti neri evidenziano esteriormente il suo declino. Dopo aver perso tutto, dopo aver contribuito alla distruzione della sua famiglia, neanche la vendetta eseguita su Pietro e Malammore è motivo di conforto. Prevedibili e in linea con il profilo del suo personaggio l’abbandono del contesto camorristico e le sue “dimissioni”. Anche se per pochi minuti e con lapidarie battute, il personaggio di Ciro, come sempre, è l’unico in grado di innescare nello spettatore una serie di riflessioni sulle tematiche proposte, e lo screen time dedicato alla sua storyline risulta essere sempre il migliore e il più convincente, proprio grazie alle contraddizioni, ai rimorsi, alla complessità caratteriale che rendono  l’Immortale l’unico grande protagonista di Gomorra.

Questa première, che possiamo definire anche come l’ultimo episodio della seconda stagione, permette di chiudere i punti lasciati in sospeso dal precedente season finale e di porre le basi per il futuro plot building, in un ritmo narrativo ben cadenzato e appropriato per scandire le dinamiche emotive dei personaggi: la frenesia di Genny, il dolore di Patrizia e l’alienazione di Ciro.

Episodio Due

Con un salto temporale di un anno, il secondo episodio di Gomorra rende la storyline di Genny Savastano centripeta e primaria. Dopo aver ucciso Pietro, Genny, per completare la sua ascesa al potere, deve esautorare definitivamente il suocero, grazie all’aiuto di Gegé, suo amico di vecchia data. Gegé presenta un background simile a Jorge di Narcos . Cresciuto in una famiglia umile, divenuto abile negli affari grazie agli studi svolti, accetta di collaborare con Genny per raggiungere quella ricchezza e quello status sociale mai avuti. La sua non appartenenza al mondo della Camorra lo rende, però, vulnerabile e sensibile alle atrocità che Genny e il suo socio dell’Honduras compiono in un supermercato, in una delle sequenze più macabre dell’episodio. Il vomito di Gegé, la sua riluttanza nel pulire il sangue, il terrore nel suo sguardo ci ricordano l’innocenza iniziale di Genny, incapace a impugnare una pistola e a veder svanire negli occhi altrui la vita. La paura di perdere tutto e l’incapacità di muoversi nella dietrologia camorristica sono i motivi che lo porteranno a confessare a Don Giuseppe il piano di Genny. A questo punto siamo pronti ad aprirci ad una nuova faida familiare, che opporrà, ancora una volta, padre e figli.

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L’episodio ha un ritmo estremamente e fastidiosamente lento e l’assenza di Ciro, per quanto sia una coerente ed ottima scelta narrativa, influisce sulla struttura della trama. Genny non è un personaggio catalizzatore e la ripetizione puntuale dei suoi schemi comportamentali, l’asfissiante retorica re-principe, il trash della sua vita rendono l’episodio claustrofobico, al pari della seconda puntata della precedente stagione. Il piccolo spazio dedicato a Patrizia e la ricomparsa della diatriba tra Marinella e Scianel riequilibra lo screen time e salva, in minima parte, l’episodio. Nonostante la lentezza espositiva e la dilazione degli eventi, questo episodio appare funzionale per delineare le nuove linee guida di Gomorra, che vedono da una parte i piani di conquista di Genny e dall’altra lo scenario napoletano, in cui Scianel, Patrizia e Ciro, personaggi dal carisma indiscusso, sapranno ricreare le loro sfere d’azione, nell’attesa che tutto si complichi.

Porcamiseria
  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
7/10

In breve

La première di Gomorra pone le basi per un solido e avvincente plot. Unica nota negativa: il rinvio e la dilazione e il protagonismo eccessivo di Genny nel secondo episodio.

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6/10 (4 votes)

Nota goliardica: Genny che parla in spagnolo con il suo socio e al primo “hijo de puta” è subito Narcos. Plata o Plomo?

https://twitter.com/leggimidentro__/status/931626491623985152

Porcamiseria

7

La première di Gomorra pone le basi per un solido e avvincente plot. Unica nota negativa: il rinvio e la dilazione e il protagonismo eccessivo di Genny nel secondo episodio.

Storia 8 Tecnica 7 Emozione 6
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