Game Of Thrones6×10 The Winds Of Winter

La vendetta è l'ingrediente principale di questo incredibile Season Finale di Game of Thrones, e la vendetta è donna.

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Sei stagioni, sei lunghi anni per arrivare a quello che è oggettivamente il finale più epico della storia di Game of Thrones: l’inverno è arrivato, e i corvi bianchi della Cittadella lo annunciano a tutto il regno. Questa ultima puntata frantuma l’attesa creatasi col tempo, virando tragicamente il corso del racconto del Trono di Spade, e lasciandoci a bocca aperta fino all’ultimo istante.

Scusa, Hai Da Accendere?

L’odore di bruciato era nell’aria, con i continui rimandi all’altofuoco conservato da qualche parte nei sotterranei di King’s Landing, da parte di Tyrion e Qyburn, e nei flashback del Mad King Aerys; nonostante sembrasse incredibile poter realmente arrivare a tanto, è successo l’irreparabile: Cersei fa saltare tutto in aria, polverizzando tutti i suoi nemici e dimostrando alla città il suo potere con una singola tremenda mossa. Nel Grande Tempio di Baelor solo una persona si insospettisce della mancanza di Cersei e di Tommen: Margaery.

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

Una incredibile e penetrante Natalie Dormer fiuta il pericolo, cerca di fuggire e di portare in salvo il fratello Loras, marchiato a vita (cioè per 5 minuti scarsi) dall’esaltazione religiosa di Lancel Lannister e dei suoi seguaci. La paura inizia a serpeggiare nei presenti, vogliono uscire, il panico e la confusione si scatenano, ma restano tutti bloccati dall’ostinazione dell’Alto Passero, che imperterrito deve continuare il processo a Cersei in contumacia. Non vi è neppure il tempo di gridare: la trappola scatta, il fuoco divampa e divora il Tempio e tutti i presenti in pochissimi secondi, distruggendo ogni forma di vita nell’edificio e nelle sue prossimità.

Dal Red Keep Cersei si gode lo spettacolo, bevendo una coppa di vino, assaporando le fiamme, il fumo, le urla, la vittoria. Allo stesso momento la vendetta continua nel laboratorio di Qyburn: Maester Purcel Pycelle viene attirato con l’inganno e pugnalato a morte da un’orda di bambini, gli “uccellini” informatori, lasciandoci a bocca aperta per l’efferatezza dei piccoli assassini.

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

Altri occhi però osservano inorriditi: sono quelli di Tommen Baratheon, il Re che non ha mai esercitato il suo potere, che cede sopraffatto dalla vista del suo regno colpito al cuore dalla propria madre, inebetito dalla scomparsa dell’amata moglie Margaery. Qualcosa dentro il giovane Tommen si spezza, e increduli e sconvolti lo vediamo deporre la corona e gettarsi dalla finestra. Una mossa repentina di un’anima gentile che non ha retto il peso del dolore, stanco di essere una pedina nelle mani di altri. La sua è l’ultima punizione verso una madre, che per quanto lo amasse, non ha mai esitato a servirsene per i propri giochi di potere.

Cersei dedica al cadavere del suo ultimo figlio pochi minuti, senza rabbia, senza lacrime, quasi annoiata e delusa dall’ultimo gesto di Tommen: forte è il contrasto con il dolore espresso per la perdita di Joffrey al purple wedding, o alla morte di Myrcella. La vendetta è molto più soddisfacente, soprattutto nei confronti di Unella, abbandonata alle violenti sevizie della Montagna e al tono beffardo di Cersei, che ripete laconicamente “shame!” alla septa incatenata. Il Re è morto, la religione è stata spazzata via, dentro il cuore di Cersei non c’è più nulla, e l’usurpazione del Trono di Spade è l’apice della pazzia e del delirio di onnipotenza della nuova, illegittima regina.

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

92 minuti di applausi per la glaciale interpretazione di Lena Headey, che riesce a comunicare la vacuità dell’anima del suo personaggio alla perfezione. Cosa farà ora Jaime, il Kingslayer, visto che la sorella gemella ha compiuto l’esatto delitto che egli stesso aveva impedito di commettere a Aerys II Targaryen, il Mad King? Come si comporterà nei confronti della nuova, ma ancora amata Mad Queen?

Re Del Nord

La teoria più chiacchierata di Game of Thrones ha avuto la sua conferma: R + L = J, ovvero Jon Snow è il figlio legittimo di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen, e il flashback di Bran – che è arrivato insieme a Meera alla Barriera, grazie all’aiuto di zio Benjen – toglie ogni dubbio a riguardo. Jon Snow è quindi nipote di Daenerys, e non un bastardo qualsiasi: forse è questo il “sangue reale” che ha percepito Melisandre, quando ha cercato di ingropparselo. A proposito della sacerdotessa di R’hllor, Davos ha scoperto il sacrificio di Shireen Baratheon, e a lei non resta che andare a sud, esiliata ma salvata da Jon, fuori dalla portata della spada dell’Onion Knight.

Nella prossima stagione di Game of Thrones vedremo quindi Jon Snow come King in The North, acclamato a furor di popolo dalle casate del Nord – prima fra tutti la sempre cazzutissima Lyanna Mormont – decisione appoggiata dalla sorella Sansa, messasi momentaneamente da parte. Nonostante le rinnovate avances di Littlefinger, che addirittura sogna di sedere sul Trono di Spade con lei come regina, Sansa sembra accontentarsi di una posizione di supporto, proprio come lo era stata la madre Catelyn nei confronti di Ned Stark. Gli ultimi sguardi tra Baelish e la giovane potrebbero tuttavia voler dire altro…

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

Se una sorella si mette in disparte, l’altra si è già messa in azione: colti alla sprovvista, vediamo Arya Stark entrare nel castello dei Frey, mascherata da avvenente cameriera, e servire al vecchio Walder una torta salata con i pezzi dei due figli Lothar e Walder. Sgomento, disgusto e sorpresa sopraffanno il vecchio Lord Frey, che non ha nemmeno il tempo di chiamare aiuto: la sua morte è la stessa toccata a Catelyn Stark – momento di puro godimento –  e la vendetta di Arya si mescola con quella di Cersei, diventando nitidamente l’ingrediente principale di questo finale di Game of Thrones.

Vendetta bramata anche da Lady Olenna, convocata da Ellaria Sand per unire le forze dei Tyrell e dei Martell, e scatenare l’ira del Dorne e di Highgarden contro King’s Landing. Con loro a sorpresa anche Varys, in cerca di alleati per l’arrivo imminente a Westeros di Daenerys Targaryen. La matriarca dei Tyrell, unica sopravvissuta della famiglia, mantiene il suo spirito cinico e la sua caratteristica attitudine, nonostante la perdita di tutta la sua famiglia nell’esplosione a King’s Landing, subito pronta a cercare giustizia, fuoco e sangue.

Si Salpa

L’ultimo segmento è dedicato proprio alla nostra Dany, che finalmente lascia Essos per tornare a casa e conquistare il suo Trono. Assistiamo rattristati al freddo addio al toy boy Daario Naharis, ci emozioniamo alla nomina di Tyrion a Hand of the Queen, e finalmente è tempo di partire con l’esercito dei Dothraki, gli alleati Greyjoy, Martell e Tyrell e i draghi liberi di librarsi in volo tra la flotta diretta a ovest.

Emilia Clarke è riuscita a regalarci una Khaleesi tenace e determinata, anche se castigata da una regia che l’ha resa un po’ troppo prezzemolina, privilegiando il suo ruolo anche quando non necessario. Resta indefinito il ruolo di Euron Greyjoy ma, a giudicare da questo nuovo assetto geopolitico, non gli resterebbe che allearsi con Cersei per contrastare i nipoti e la regina della Baia dei Draghi.

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

Sono le donne le protagoniste di Game of Thrones, e le regine indiscusse di questa stagione – Cersei, nuovo villain, e Dany, la salvatrice – hanno paradossalmente alcuni tratti in comune: il loro cuore è stato svuotato dall’amore, sacrificato alla causa più grande del potere. Cersei non ha versato una lacrima per la morte dell’ultimo figlio per diventare Regina, mentre Dany non ha provato nulla nel separarsi dal devoto Daario, decidendo con freddo calcolo che l’amato innamorato potrebbe essere un ostacolo alle strategie politiche di Westeros. Gli uomini diventano marginali, e quasi tutti soccombono al confronto con la glaciale determinazione femminile.

L’unico uomo con più spirito di iniziativa e Samwel Tarly, arrivato a Gardaland alla Cittadella per diventare Maestro, per adesso ancora ignaro di quanto sta succedendo al nord: il suo ruolo sarà fondamentale per scoprire come sconfiggere i white walkers nella settima stagione, ora che l’inverno è finalmente arrivato.

Game of Thrones Wind of Winter Season Finale

Questo season finale di Game of Thrones è forse il migliore di tutta la serie: i 69 minuti scorrono velocemente, inghiottendo lo spettatore nel fuoco dello shock e dei colpi di scena, uccidendo metà dei protagonisti con un plot-twist annunciato, ma riuscendo a stupire e a gettare le basi per la prossima stagione senza lasciare troppi interrogativi irrisolti. Le uniche pecche nella realizzazione riguardano Varys che, complice il montaggio serrato, sembra teletrasportarsi da una parte all’altra del mondo, e Arya, stranamente in grado di utilizzare le maschere del God of Many Faces nonostante la fuga da Braavos.

Per l’eunuco si può chiudere un occhio, vediamo anche navi dei Tyrell e dei Martell nell’oceano, per cui si può presupporre che sia passato diverso tempo tra le nuove alleanze e la partenza di Daenerys; si può anche chiudere un occhio sul metodo di Arya Stark, ma solo perché i primi 30 minuti di episodio sono vero e proprio materiale da Emmy, con interpretazioni magistrali, regia da cardiopalma e colonna sonora impeccabile. Davanti al raggiungimento di tali vette nella narrazione, i 5 porcamiseria su 5 sono praticamente obbligatori.

5

 

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game of thrones recensione serialfreaks 610

Game of Thrones: (Breve) Bilancio della Sesta Stagione

All’intera Sesta Stagione non possiamo dare la lode, poiché spesso i segmenti narrativi sono stati troppo frammentati e con diverse incoerenze e imprecisioni, confondendo le idee allo spettatore. Si è dato spazio al sensazionalismo degli effetti speciali a discapito del vero Gioco di Troni: la politica e la diplomazia che avevano caratterizzato le stagioni precedenti, sono state messe quasi in secondo piano, a favore della violenza della guerra e delle morti spettacolari. Ciononostante, lo spettacolo che ci regala Game of Thrones non ha eguali nella televisione moderna, e quest’anno si può affermare di essere ritornati quasi ai livelli della terza e della quarta stagione.

4.5

Il bellissimo brano di apertura dell’episodio ci dà l’occasione perfetta per spedirci ad ascoltare tutta la colonna sonora della sesta stagione. Enjoy!


 

 

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