SpecialiMarvel vs DC: ora lo scontro è in tv

Dalle pagine dei fumetti al cinema, fino al piccolo schermo: lo scontro tra le due più grandi case editrici di fumetti - ora colossi dell'intrattenimento a tutto tondo - è più acceso che mai. Due approcci differenti in una storia fatta di continue rincorse, una storia che SerialFreaks vi racconta in questo FreakOut speciale.

Nella cultura nerd – e se lo siete un minimo come il sottoscritto sapete di cosa parlo – sono sempre esistiti i grandi scontri a due: Mac vs PC (che poi è diventato iOS vs Android), PlayStation vs Xbox, Star Trek vs Star Wars; nel campo fumettistico, lo scontro è sempre stato Marvel vs DC Comics, e ogni geek che si rispetti è stato chiamato almeno una volta a schierarsi dalla parte di Captain America o da quella di Superman, o a litigare su quale sia il miglior supervillain tra Joker e Goblin, o ancora a discutere su quale evento editoriale sia migliore tra Civil War e Rebirth.

La sfida, spesso amichevole ma talvolta particolarmente accesa, tra le due case editrici – e tra i fan che le sostengono – va avanti da decenni, con i due colossi che cercano di predominare l’uno sull’altro, arrivando in alcune occasioni a copiarsi le idee a vicenda. Uno scontro, questo, che già da decenni si è spostato dalle pagine dei comics al grande schermo e che si è accentuato a partire dal 2008, in un infinito gioco di rincorse in cui, pur superandosi a vicenda più volte, nessuna delle due predomina sull’altra.

Marvel vs. DC Comics

Un anno fatidico, il 2008. Sul fronte Marvel, prendevano vita i Marvel Studios e con l’uscita di Iron Man – e i suoi storici titoli di coda dove la comparsa inaspettata di Samuel L. Jackson avrebbe cambiato per sempre il cinema di supereroi – si muovevano i primi passi di un Marvel Cinematic Universe che sarebbe esploso solo negli anni successivi. Nella stessa estate, invece, il fronte DC Comics era impegnato con uno dei più bei cinecomic mai realizzati, Il Cavaliere Oscuro, che macinava record e raccoglieva premi come mai nessun film di supereroi prima di allora.

Con l’uscita di “The Avengers”, cambiano completamente le regole del gioco

La DC era tutto sommato tranquilla: il primato al cinema era suo e, mancante dei diritti su molti dei suoi personaggi principali come Spider-Man e gli X-Men, la Marvel stava schierando – come diversi giornali titolarono all’epoca – i suoi eroi di serie B: chi, al di fuori degli appassionati di fumetti, conosceva Iron Man prima del 2008? E chi sapeva che Thor, oltre ad essere un dio della mitologia nordica, era anche un supereroe dei fumetti? Quasi inaspettatamente, però, negli anni successivi il successo del neonato MCU crebbe sempre di più, fino al 2012, quando con il crossover The Avengers la partita cambiò completamente.

Nello stesso anno, la DC/Warner concludeva con tutta calma la trilogia di Nolan con un The Dark Knight Rises che, per quanto a livelli comunque alti, non poteva competere con il suo predecessore. Ma ormai il dado era tratto, e la Marvel aveva lanciato un nuovo trend: l’Universo Condiviso diventò il nuovo must, con diversi personaggi e diverse pellicole collegati tra loro, pronti eventualmente a fondersi l’uno con l’altro nei modi più disparati. Quale enorme potenziale commerciale dietro tutto questo. Diversi produttori l’avrebbero seguita negli anni successivi, tentando di dare il via a diversi franchise – alcuni molto bizzarri – ma in pochi ci sono effettivamente riusciti. Ma nel frattempo, cosa succedeva dalle parti di Metropolis e Gotham?

Marvel vs DC Comics

La DC, intanto, stava tentando una strada diversa. Nel 2012, infatti, debuttò sulla CW Arrow. Personaggio già comparso nella defunta Smallville – che aveva portato gli eroi DC in tv ma in un modo troppo alla Dawson’s Creek e con una qualità spesso altalenante – Freccia Verde era pronto a tornare in una nuova veste, nemmeno troppo velatamente influenzata dal “cugino” cinematografico Batman Begins. La DC si buttò quindi sulla tv, e il successo di questa nuova serie le diede ragione: Arrow divenne subito molto popolare, soprattutto tra un pubblico di adolescenti e giovani, ovvero il target principale dell’emittente The CW. Il successo della serie spinse i produttori a dar vita, due anni dopo, a uno spin-off dedicato a un altro supereroe DC, The Flash, e con esso al primo storico crossover tra le serie. L’idea dell’Universo Condiviso – in questo caso ribattezzato Arrowverse, che presto sarebbe stato abitato anche dalle Legends of Tomorrow e, proprio quest’anno, da Supergirl – inizia così a farsi strada in tv e, soprattutto, nell’agenda della DC Comics.

Nel 2014 il colpaccio: la Marvel si accorda con Netflix per cinque diverse serie

Peccato che la Marvel non si accontentasse del successo stratosferico al botteghino, e decise quindi di espandere il suo Universo Cinematografico anche in tv, storicamente territorio dell’arcinemica DC. Nello stesso anno di The Avengers debuttò così Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., che espandeva quell’universo esplorandolo da una prospettiva nuova, ossia quella degli uomini “normali” alle prese con l’avvento dei superumani. Fu poi il turno dello spin-off Marvel’s Agent Carter, che esplorava le origini dello S.H.I.E.L.D. legandosi in maniera profonda al primo film di Captain America. E, infine, nel 2014, il colpaccio: la Marvel si accordò con Netflix per la produzione di cinque diverse serie, collegate sia tra loro sia con il resto dell’Universo Cinematografico. Sappiamo tutti com’è andata: Marvel’s Daredevil è diventata il punto di riferimento per i supereroi in tv, con un nuovo modo, crudo e realistico, di interpretarli e portando alla ribalta, anche qui, eroi “di serie B” come Jessica Jones e Luke Cage (mentre in primavera sarà il turno di Iron Fist).

Marvel vs DC Comics

Nel frattempo, dall’altra parte, la DC ci riprova e torna al cinema: con l’arrivo sugli schermi di Man of Steel, anche Superman si preparava al suo Universo Condiviso, che l’avrebbe portato a scontrarsi con il Cavaliere Oscuro in Batman v. Superman: Dawn of Justice e che presto porterà sullo schermo l’intera Justice League.

L’approccio della DC risulta troppo confusionario, quello Marvel più coerente e coeso

Come facilmente intuibile, però, nonostante lo scontro tra le due case sia un continuo rincorrersi sui diversi media e ancora ben lungi dal concludersi, l’approccio adottato da Marvel e DC è profondamente diverso. La prima punta a un unico, grande Universo: film e serie tv sono intimamente collegati, si svolgono nello stesso momento, presentano compenetrazioni e comparsate di personaggi di uno nell’altro (esempio lampante è la prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., la cui trama viene ad un certo punto profondamente sconvolta dagli eventi del film Captain America: The Winter Soldier). La DC, al contrario, di Universi ne ha due, l’Arrowverse e quello cinematografico, che sono e restano due entità ben separate ed autonome. Differente anche il target, con la DC che punta ad un pubblico più giovane mentre la Marvel, soprattutto con le serie Netflix, cerca di intercettarne uno più adulto e maturo.

Da queste parti, inutile girarci intorno, siamo #TeamMarvel: l’approccio della Casa delle Idee ci risulta più coerente e coeso, con più voglia di sperimentare (in questo l’approdo su Netflix ha aiutato molto). Quello della DC ci appare più confusionario, complice forse anche la qualità molto altalenante dei suoi prodotti televisivi (e in parte anche di quelli cinematografici): un’altra creatura, Gotham, non si capisce quale collocamento abbia, mentre le altre serie, prese dalla foga del crossover a tutti i costi, spesso si dimenticano della propria identità personale, fortissima invece in prodotti come Daredevil o Jessica Jones (ma anche Agents of S.H.I.E.L.D.). Con l’arrivo di Supergirl nella scuderia DC/CW crediamo che la situazione sia solo destinata a peggiorare, ma saremo felicissimi di essere smentiti. In ogni caso, la sfida Marvel vs. DC sul piccolo schermo è ancora accesissima e destinata ad inasprirsi, e saremmo ben felici se decideste di seguirla insieme a SerialFreaks.