Avanza a piccoli passi la trama orizzontale di The Flash, in questa puntata che anticipa la pausa che ci porterà agli episodi finali della stagione (che non ha di certo brillato e per certi versi si è ridotta ai livelli della seconda, se non addirittura peggio).
Hogwarts is back
Come probabile omaggio a Tom Felton, il villain di questo episodio è Abra Kadabra, un criminale del 64simo secolo rimasto imprigionato nel passato, con delle abilità tecnologiche che lo rendono un mago agli occhi degli abitanti del XXI secolo, e colpevole di aver ucciso diverse persone nel multiuniverso, tra cui il partner di Gypsy, che lo insegue su Terra-1 dove è diretto a fare scorribanda. Kadabra vuole infatti rubare una fonte di energia del vecchio Thawne/Wells per costruire una macchina del tempo, ma nel farlo si scontra con Flash. I due saranno arcinemici nel futuro di Kadabra, che conosce ogni evento dell’attuale presente di Barry, compresa la morte di Iris per mano di Savitar, di cui lui conosce l’identità. Usando questo segreto come arma di ricatto, il mago convince Joe a liberarlo piuttosto che consegnarlo a Gypsy, ma il tutto si rivolverà in un nulla di fatto, dato che il criminale verrà riacciuffato e consegnato al suo destino nelle mani della ragazza, rifiutandosi, in un impeto finale di perfidia, di rivelare a Flash la verità sul dio della velocità.
Preso atto della virata iper-sentimentale della serie, che le costerà, da qui ad ogni volta che sarà presente, un porcamiseria in meno di penalizzazione (sulla [ir]rilevanza e la sovraesposizione di tale tematica all’interno di The Flash ci siamo espressi diverse volte nelle recensioni di questa stagione), resta comunque poco di cui parlare, per uno show di supereroi che non riesce a imboccare un percorso lineare e originale, affidandosi sempre ai medesimi schemi applicati a situazioni immutate. L’idea di Barry che andrà al futuro per salvare Iris (la cui morte viene riproposta sadicamente in ogni episodio) è solo una variante neanche troppo elaborata di ciò che ha portato a Flashpoint, portando la serie ad assomigliare a una copia sbiadita di Legends of Tomorrow, piuttosto che a una storia su un velocista.
L’impercettibile assenza di H.R. rivela inoltre più di quanto in realtà non volesse, rimarcando il pessimo lavoro sui personaggi secondari, ridotti a comparse monodimensionali. Potrebbe fare eccezione Caitlin, protagonista dimenticata da innumerevoli episodi, ridotta a mero oggetto amoroso in un’involuzione psicologica che ha seguito per coincidenza quella qualitativa dello show; col cliffhanger di fine puntata , sudatissimo e non privo di sbavature, Killer Frost promette di riappropriarsi di un ruolo di primo piano, nella speranza che non crolli tutto come nelle sue apparizioni precedenti. Questa variazione nell’intreccio, insieme al ridimensionamento di Wally e alla buona caratterizzazione del villain della settimana, salvano l’episodio da un’insufficienza scontata, ma Flash dovrà correre molto più velocemente se non vuole confermare una media al ribasso.
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Conseguenze del flashpoint
La ripetitività di questa stagione è imbarazzante. #TheFlash
— spacewalker. (@michela_1864) April 1, 2017
#einvece
Barry, no.
Non andare nel futuro.
Non mandare a puttane pure quello.#TheFlash #TheFlashSeason3 pic.twitter.com/WzUF8BPpYN— Cumbermiri 🎐 (@MiriamPiton) April 1, 2017
Sospensione Omicidio dell’incredulità
La scena dell'operazione di Catilin è un po' surreale… e poi perché c'è Iris, una giornalista,che "asssiste" Julian?😂😂#TheFlash
— Bea. (@bellisaldridge) March 31, 2017
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